di Sergio Pastena
Negli Usa giocare sulla terra a tennis è un’eventualità piuttosto rara, anzi diciamo unica. Il torneo in questione è quello di Houston e ci tengono a farlo sapere fin dal nome: “ US Men’s Clay Court Championship”, della serie “C’è questo e poi abbiamo già dato”. L’evento, peraltro, si colloca in una fase di stanca dopo i due Masters Series sul cemento, ed è quindi logico che rimanga preda di “reduci” che ne approfittano per farsi un giretto, principalmente americani. Tra le prime quattro teste di serie, quindi, non sorprende vedere Fish, Querrey e Isner. E’ possibile però anche che il vincitore non esca da questo trio: c’è Garcia-Lopez e ci sono altri tennisti a caccia del primo scalpo come Cuevas e la stellina Dimitrov, mentre mancherà il detentore Juan Ignacio Chela. Houston sarà anche una buona occasione per verificare l’avanzamento dei lavori di un altro talento come Harrison, che ha ricevuto una wild card: le altre sono andate a James Blake e Ryan Sweeting, mentre altri due giovanissimi come Kudla e Collarini non hanno passato le qualificazioni pur non sfigurando. Non ci sono italiani e non sapremmo dargli torto: molto più comoda Casablanca, tanto poi si attraversa il Mediterraneo e, fino a giugno, chi vorrà giocare a tennis ad un certo livello dovrà venire in Europa.
Parliamo quindi del torneo marocchino, che storicamente non è mai stato avaro di soddisfazioni per i nostri connazionali: qui ha vinto nel 2006 Bracciali e prima di lui c’erano riusciti Andrea Gaudenzi nel 1998 e Renzo Furlan nel 1994. Tre finali, tre vittorie, rispettivamente contro Massu, Calatrava e Alami, più una finale di Narducci quando il torneo era ancora un Challenger e tre vincitori di doppio (Gaudenzi, Nargiso e Artoni). Anche in questo caso il detentore del titolo, Stanislas Wawrink, mancherà, quindi la testa di serie numero uno spetterà ad Albert Montanes. Ok, non è proprio il massimo della vita, ma dietro di lui troviamo giocatori come Baghdatis, Golubev, Chardy e Hanescu, non proprio pizza e fichi. Soprattutto, però, ci interessa il fatto che tra le teste di serie ci siano anche Potito Starace (al numero 5) e Fabio Fognini (al 7). Il tennista di Cervinara avrà al primo turno il tedesco Daniel Brands, mentre Fognini attende un qualificato. In tabellone anche Volandri, impegnato contro Benneteau, e Bolelli che contro Gil non parte favorito. Non è riuscito a qualificarsi invece Thomas Fabbiano, estromesso al primo turno delle qualificazioni da Granollers-Pujol.
Col cemento abbiamo pazientato, in fondo bisogna essere realisti: la speranza è che ora arrivi qualche risultato migliore con la tanto amata terra rossa.
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