(Stefano Galvani – Foto Clemente)
di Alessandro Nizegorodcew (inviato a Todi)
Non è andata benissimo per i colori azzurri questo martedì umbro in quel di Todi. Marco Crugnola, Daniele Giorgini e Matteo Viola sono stati eliminati piuttosto nettamente, mentre c’è grande rammarico per Flavio Cipolla, che ha sprecato 3 match points, finendo per cedere 46 76(5) 64 a Semrajc. Bene invece Alessio Di Mauro, che ha superato El Amrani dopo una partita estenuante sul piano fisico. Il derby azzurro è finito nelle mani di Stefano Galvani, che si è imposto alla distanza (67 64 60) su Paolo Lorenzi. Da segnalare che tutti i match sono stati condizionati da un vento molto forte che ha colpito Todi nella giornata odierna.
Janez Semrajc b. Flavio Cipolla 46 76(5) 64
Tanti rimpianti per il tennista romano, che sino al 64 54 e servizio ha sempre avuto in mano la partita. Flavio, che non ha comunque disputato una delle sue migliori partite, grazie a grinta e tanta corsa, si era riuscito a garantire la possibilità di servire per il match. Qui però ha sbagliato tre diritti semplici in palleggio su altrettante palle match. Lo sloveno non si è fatto pregare, grazie al suo tennis fatto di accelerazioni improvvise potentissime sia di diritto (che ogni tanto gli scappa via) sia di rovescio (decisamente il colpo migliore di Semrajc. Nel tie-break Cipolla è stato anche un po’ sfortunato: sul 2-1 in suo favore, infatti, lo sloveno ha messo a segno una voleé stoppata (ma steccata) di rovescio, quando tutto il pubblico era già pronto ad esultare per il punto dell’azzurro. Nel punto successivo Semrajc è stato anche aiutato dal nastro. Janez è volato 6-4 con un servizio a disposizione, ma Flavio è stato bravissimo ad annullarglielo; ma purtroppo nel punto successivo l’azzurro ha messo in rete un comodo passante di diritto. Il terzo set ha visto partire bene lo sloveno, che si è subito portato avanti di un break, che non ha più ceduto sino al termine del match. Flavio ha avuto varie occasioni per rientrare, non rischiando più nulla, tra l’altro, sul proprio servizio. Ma Semrajc è stato bravo a rimanere concentrato nelle fasi calde del parziale decisivo. Flavio è apparso molto nervoso, a causa anche di qualche problema extra tennistico (confermato da papà Quirino) che non gli permette di essere tranquillo in campo. La speranza è che possa ricominciare presto a vincere partite, perché non è certamente questa la classifica che merita il suo tennis. Quirino Cipolla, padre e allenatore di Flavio, ha così commentato durante il match: “Non riesce ad esprimere in torneo quanto di buono sta facendo in allenamento. Il diritto comincia finalmente ad andare bene, ma non siamo ancora soddisfatti. Non lascia andare il braccio in avanti e colpisce spesso troppo dietro. Non è un momento facile. Questo 2010 è stato un anno piuttosto negativo; Flavio paradossalmente gioca meglio a livello Atp che Challenger, perché lì si gioca più a tennis. Direi che è quasi costretto a giocare a tennis e può così far valere il suo stile di gioco. Il livello medio però si è alzato tantissimo e tornare di nuovo nei 100 è molto difficile.”
(Janez Semrajc – Foto Clemente)
(Flavio Cipolla – Foto Nizegorodcew)
Gerard Granollers Pujol b. Marco Crugnola 63 75
Prestazione deludente del tennista lombardo e contemporanea ottima partita del fratellino di Marcel, che ha impressionato i presenti. Il primo set è iniziato subito con un allungo (2-0) dello spagnolo, che ha conquistato un secondo break sul 5-3 in proprio favore. Marco, come si suol dire in questi casi, ha giocato a tratti, sprecando però tante opportunità nel secondo set. In vantaggio 2-1 con break, ha subito immediatamente il ritorno di Granollers, sempre molto carico e grintoso (anche troppo, visto che ha spesso esultato urlando “vamos” anche sugli errori dell’azzurro, che, non è stato esattamente entusiasta di questo atteggiamento). Crugno ha avuto la possibilità di effettuare il break sul 4-4 e poi sul 5-5, quando si è trovato in vantaggio 15-40 sul servizio di Gerry (chiamato così in “panchina” dal fratello e dal suo entourage). Qui però è stato troppo timido, rimproverandosi anche con un “Non posso avere paura.. Di che cosa ho paura? Sembro un bambino di 11 anni!” Nel gioco successivo è arrivato il matematico break a 15 che ha sancito la vittoria del Granollers minore. Vedendo parte del primo set accanto ad Alberto Brizzi, ho avuto modo di chiedergli cosa ne pensasse di Gerard: “E’ la prima volta che lo vedo” – ha sentenziato Brizzo – “e mi sta davvero impressionando.. Mio nuovo idolo!”
(Gerard Granollers Pujol – Foto Nizegorodcew)
Maximo Gonzalez b. Matteo Viola 64 61
C’è stata partita sino al 64 11, quando Gonzalez si è staccato definitivamente dal tennista veneto, apparso un po’ scarico dopo una stagione disputata a livelli altissimi. Matteo al termine del match ci ha raccontato il suo momento: “Sono un po’ cotto. Ho giocato tantissimo e mentalmente non sono in pienissima forma. Oggi, con questo vento, bisognava rimanere attaccati al match con la testa, ma non ci sono riuscito. Sono tre settimane che perdo match che potrei vincere per questo motivo, come con Berlocq a Rijeka. In quel caso ho avuto davvero molte chances. Ho giocato il mio primo torneo dello slam qualche settimana fa, superando anche un turno delle quali a New York, ma poi con Rosol, che serve come un treno, mi sono dovuto fermare; nonostante abbia giocato un bel primo set, con varie occasioni. Ma nel secondo mi è salito sopra e non c’è stata storia. Quando Rosol è sopra nel punteggio può essere anche ingiocabile. Comunque sono molto contento di questa esperienza, davvero molto bella, e spero proprio di poter giocare anche gli Australian Open. Per quanto riguarda il mio tennis, posso direi, rispetto allo scorso anno, di aver migliorato molto il servizio e ancor di più il diritto, con il quale posso essere anche abbastanza aggressivo.”
Stefano Galvani b. Paolo Lorenzi 67 64 60
Vittoria in rimonta per il tennista patavino, che è tornato alla vittoria dopo una lunga serie di tornei negativi. Lorenzi è invece apparso piuttosto in crisi e il 60 rimediato nel terzo set ne è la testimonianza più evidente. Stefano ha giocato un buon match, solido e concentrato. Queste le parole di Galvani a caldo dopo il match: “Venivo da un periodo colmo di sconfitte. La fiducia in questo momento non è molta, ma credo che la stessa cosa possa dirsi per Paolo. Durante il terzo set ha praticamente fatto tutto lui; mi bastava tirare la palla di là, per provocare un suo errore, anche con il diritto che è il suo colpo migliore. Ai campi di campo l’ho visto piuttosto giù. Mi dispiace… Spero si riprenda presto.”
(Marco Crugnola – Foto Nizegorodcew)
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