Sono sempre stato (e sono tuttora) un appassionato di tennis “minore” e la mia ammirazione è sempre caduta lontano dai Big Four. Il mio “amore” più profondo si è materializzato verso un giocatore ben lontano dall’elite del tennis mondiale, con un best ranking di 184 nell’ormai lontano 2006.
Sto parlando di Ivo Klec, tennista dal gioco classico e pieno di stile: rovescio ad una mano, ottimo slice, gran tocco, discese a rete e…tweener come questo contro Andujar pochi mesi fa.
La scintilla è scoccata durante le quali di Umago nel 2012, il primo dei miei 5 anni consecutivi allo splendido torneo croato. Lo avevo adocchiato nel primo turno e me ne ero andato dopo un’orribile partenza contro Yann Marti (0-3*), match che poi avrebbe vinto 64 60.
Visto che i miei amici mi avevano parlato di un gran match giocato dallo slovacco decidemmo di seguirlo anche il giorno dopo contro l’uruguaiano Marcel Felder: giocò un match splendido, vinse una dura lotta grazie anche al nostro supporto sugli spalti e l’indomani si qualificò battendo Matteo Viola dopo un’altra epica battaglia sotto il sole.
Da allora sono sempre rimasto in contatto con lui e ci siamo visti spesso in giro nei tornei: l’ultimo nostro scambio risale a poche settimane fa quando gli ho scritto se ci saremmo visti di nuovo nel mio e suo torneo preferito, Umago, ma mi rispose che si era iscritto per sbaglio (!) al Challenger di Granby da cui aveva dovuto cancellarsi e che le regole ATP non gli avrebbero permesso di giocare le quali in Croazia.
Oggi purtroppo ho appreso la ferale notizia: “Tennis Integrity Unit suspends Slovak Ivo Klec two years for “failure to cooperate” with anti-corruption investigation. No details given”. Cercherò di parlare con lui appena possibile (immagino voglia essere lasciato solo in questo momento).
La TIU non fornisce mai dettagli sui casi trattati ma a memoria è il primo caso in cui non viene addebitata l’infrazione di una delle regole come aver alterato o tentato di alterare il risultato di un match ma viene citata solo la sua non volontà di collaborare, nei prossimi giorni spero riusciremo a saperne qualcosa di più: in caso venga confermata penso che questa squalifica ponga fine alla sua carriera visto che ha già 34 anni.
Mi ricordo ancora un post comparso su MensTennisForums in cui nel 2011 si diceva:
Ivo trains sometimes here with us in Switzerland (as well as Dodig and Veic); Our coach says:” What a life he is living, gambling, drinking, prostitutes…”.He has little motivation. He collects some points to keep his ranking, especially during futures, but if he gets the chance to cheat, he does it. He has some good Eastern European bookies.
Non so quanto di vero ci fosse e spero che Ivo possa dimostrare la sua innocenza appellandosi alla sentenza della TIU, l’unica cosa di cui sono sicuro è che mi mancherà molto il suo tennis, una vera gioia per gli occhi quando giocava motivato al 100%.
Un’ultima curiosità relativa a lui e che fa capire come fosse un giocatore fuori dal comune: durante la settimana dal 29 giugno al 5 luglio ha giocato contemporaneamente l’ITF di Busto Arsizio e l’Open di Valmadrera: giocava di mattina su terra e di sera sul cemento, finendo la settimana con la finale ITF ed i quarti nell’open.
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