Tennis Magazine. I Love this game
di Lorenzo Cazzaniga
Da fanatico lettore, giornalista, appassionato di tennis, l’obiettivo finale era chiaro: creare una nuova rivista, ricca di quei contenuti che possono interessare ed essere utili a chi ama questo sport. Nasce così quest’avventura editoriale che nel 2009 ci porterà a essere nelle edicole per due volte (la prossima uscita è in programma a fine novembre), con una nostra personalissima road map che prevede una rapida crescita nella stagione successiva. Ho avuto il piacere di poter pubblicare in questo numero d’avvio, articoli di colleghi celebri, a partire da quelli storici che Gianni Clerici inviò a La Repubblica per raccontare l’impresa di Michael Chang a Roland Garros nel 1989. L’aiuto di Gianni mi è sempre stato prezioso, da quella prima volta che citò il mio nome in un articolo che fece scalpore (non per la mia citazione, s’intende: vi ricordate l’episodio con Ronald Agenor al torneo di Milano nel 1994?). Insieme a quelli di Gianni, troverete un articolo di Rino Tommasi sui dieci momenti che hanno cambiato la storia del tennis Open. La parte centrale del magazine punta sulla terra battuta, la superficie regina alle nostre latitudini ma non troppo amata da alcuni grandi campioni, mai capaci di imporsi a Parigi. La loro storia l’hanno raccontata, in rigoroso ordine alfabetico, Dominic Bliss, Elis Calegari, Corrado Erba, Vincenzo Martucci e Stefano Meloccaro. La sfida Nadal-contro-Federer è stata rivisitata dalla penna sempre affilata di Andrea Scanzi, mentre le bellissime storie degli Eroi per caso sono state scritte da Milton Gallesio. Per la parte tecnica ci siamo affidati a coach del valore di Emilio Sanchez, Riccardo Piatti e Massimo Sartori. Non mancano i test dei migliori prodotti del mercato, dalla nuova Pure Drive alle rinnovate palle Dunlop. Il sottoscritto si è dilettato soprattutto con i reportage, per illustrare alcune realtà nostrane particolarmente attive e il lavoro dei top incordatori in alcuni dei migliori negozi specializzati d’Italia. E poi sono volato in Spagna per parlare con diversi coach che mi hanno aperto le porte delle loro accademie per cercare di scoprire i segreti di un movimento che sforna un fenomeno dietro l’altro. E a proposito di fenomeni, non scordatevi di leggere Stefano Semeraro su Fernando Verdasco e le parole di zio Toni Nadal. Lo faranno sicuramente Cosimo e Stefano Napolitano, padre e figlio impegnati in un’avventura stupenda che raccontiamo a pagina 202. Infine, abbiamo voluto chiudere con il capitolo di un nuovo romanzo, ambientato nel mondo del tennis. L’ha scritto Martino Gozzi. Ci vuole coraggio a voler fare lo scrittore. Ma basta dargli una lettura per capire che ha fatto la scelta giusta.
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