Non è ancora tempo di chiudere il sipario sulla stagione 2015 nel circuito Itf che, mai come nella passata settimana, ha regalato colpi di scena e spunti di riflessione interessanti. Primeggiano su tutti Soderlund (nella foto copertina) e Pervushina (nella foto qui sopra), ma attenzione anche a Lesedi Sheya Jacobs e alla collaudatissima “macchina da guerra” serba Tepavac/Krstin.
Prima settimana di novembre nel segno delle grandi sorprese nel circuito Itf, dominato dagli ultimi “colpi di testa” stagionali delle baby promesse internazionali. Partendo dal settore maschile precedenza al nostro Francesco Picco che finalmente rompe il tabù aggiudicandosi il primo titolo in carriera in quel di Santa Margherita di Pula, manifestazione che ha visto Edoardo Eremin sconfitto nel derby di finale per 62 63 e Sinicropi/Volante sbancare nel doppio. E dal 10k sardo da sempre portafortuna per i nostri colori, passiamo al torneo norvegese di Oslo (cemento), grazie al quale scopriamo la promessa Carl Soderlund, 18enne svedese appena numero 1121 al mondo ma capace di sorprendere tutti dopo essere partito dalle qualificazioni. E classe 1997 in grande spolvero anche sul duro di El Kantaoui con il secondo titolo dell’anno e della carriera dello spagnolo Bernabe Zapata Miralles, battesimo Future per il brasiliano Joao Menezes (18 anni), vincitore sulla terra rossa di Santa Maria (62 76 al connazionale Luz). In tutto ciò non sembra arrestarsi l’ascesa delle nuove leve di casa Serbia, con i classe ’94 Marko Tepavac e Pedja Krstin ancora una volta convincenti rispettivamente nei 10k di Sharm El Sheikh e nel 15.000$ di Maracay, entrambi su cemento.
Passando invece al circuito femminile impossibile non aprire il resoconto della settimana con la rivelazione meno attesa di tutte, vale a dire il clamoroso successo della russa classe 2000 Olesya Pervushina, capace alla prima finale di fare subito suo il 10k di Santa Margherita di Pula, dopo aver rimontato nell’atto conclusivo la nostra Anastasia Grymalska, prima testa di serie, 26 75 61 (doppio a Di Giuseppe/Grymalska). Rimanendo sulla linea dei grossi colpacci settimanali brilla il primo acuto della 18enne tennista della Namibia Lesedi Sheya Jacobs (senza ranking WTA!) nel 10k di Stellenbosh, ottima prova per la croata Jana Fett (classe 1996), brava a far suo il quarto trofeo complessivo nel 15.000 dollari di Loughborough. Salendo decisamente di montepremi si segnala il ritorno al successo dopo due anni dell’americana Asia Muhammad nel 50k su cemento di Canberra (64 63 alla Hozumi), la veterana Mathilde Johansson non si lascia scappare il ricco torneo di Nantes (50k, cemento), promossa infine anche la svizzera Viktorija Golubic, pronta a tentare per la prima volta il suo ingresso in top 150 Wta dopo aver messo tutte in fila nel 50k statunitense di Waco (ko in finale Nicole Gibbs 62 61).