di Sergio Pastena
Difficile immaginare altrimenti: a Pechino trionfa Novak Djokovic e quello che sorprende, semmai, è che abbia lasciato per strada un set. E’ successo al primo turno, contro il qualificato tedesco Berrer, che ha vinto il secondo al tie racimolando per il resto solo due games. Nessuna difficoltà ulteriore per il serbo: Berlocq, Melzer e Florian Mayer hanno offerto una debole resistenza, Tsonga in finale l’ha fatto penare per un set.
Il vero personaggio del torneo, tuttavia, è il cinese Ze Zhang, arrivato ai quarti di finale battendo Gasquet: Zhang ha perso più che onorevolmente 6-3 6-4 da Mayer, con qualche rimpianto considerato che ha sfruttato una palla break su undici concesse dal tedesco. Un cinese non arrivava così avanti in un torneo Atp dal 1995, quando Bing Pan arrivò in semifinale al Seoul Open.
Male gli italiani: Fognini subito fuori con Mayer, Seppi passa un turno ma si arrende a un ritrovato Querrey.
Protagonista un tennista di casa anche a Tokyo, dove a vincere è stato Kei Nishikori su Milos Raonic. Certo non una finale di tocco, complici le uscita di scena di Tipsarevic e Murray ad opera proprio di Raonic, che però in finale si è fermato di fronte al nipponico che, a sua volta, aveva eliminato Berdych. Bene Baghdatis, che arriva in semifinale e scala undici posizioni in classifica.
Questa settimana è di scena l’Atp 1000 di Shanghai, che segna il ritorno in campo di Roger Federer, atteso da un esordio non improbo contro il vincitore di Lu-Zhang. Più duro il primo turno di Murray, che pesca uno tra Tomic e Florian Mayer, una via di mezzo Djokovic che sfida Dimitrov. Seppi trova Berrer per poi eventualmente scontrarsi con Berdych, quarta testa di serie, mentre non è semplice l’esordio di Fognini con Baghdatis. Saranno della partita anche Brian Baker, qualificato, e Lleyton Hewitt, che ha ricevuto una wild card.
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