Roberto Marcora supera Benoit Paire con il punteggio di 6-3 6-2 nel match valido per il secondo turno del Mouratoglou Open di Sophia Antipolis (torneo challenger dal montepremi di 69.280 euro), mettendo a segno la prima vittoria conto un top 100 Atp, la più importante della sua carriera.
Ogni partita di tennis è come un’opera teatrale. C’è il prologo, che ci consente di mettere a fuoco i protagonisti analizzando precedenti, caratteristiche tecniche ed atteggiamenti; c’è il corpo, lo spettacolo vero e proprio garantito dai contendenti; ed infine l’epilogo, l’ultimo atto della vicenda, la conclusione del dramma o del trionfo. Con annessi e connessi del caso.
Se ci si fermasse solamente alle crude statistiche offerte dai livescore, difficilmente riuscirebbe a venire a galla il microcosmo che vive dentro e dietro ogni match, ogni set, ogni singolo “15”. Roberto Marcora, in esclusiva per Spaziotennis.com, ci ha raccontato come è andata questa memorabile giornata.
“Sono molto contento per la grande vittoria di oggi – ha dichiarato l’attuale numero 207 del ranking – in particolar modo per la concentrazione che sono riuscito a mantenere per tutto l’arco del match. Sto giocando bene da diverse settimane, però sapevo che sarebbe stata una partita difficile. Paire è un giocatore imprevedibile, in ogni situazione di punteggio. Sono stato bravo a spingere sempre e a tentare di sorprenderlo con il rovescio lungo linea, un colpo che oggi ha funzionato bene”. L’abbondante pioggia ha costretto gli organizzatori a ritardare l’inizio di diversi incontri e ad usufruire di una copertura particolare. “Sento di aver avuto qualche vantaggio grazie alla copertura utilizzata per ripararci dalla pioggia – prosegue il ventinovenne di Busto Arsizio – il rumore dell’acqua era così forte che quasi non si riusciva a sentire il rumore della pallina e ciò ha innervosito non poco il mio avversario”. Come spesso accade, il carattere fumantino del francese non ha tardato nel venire a galla. “Le condizioni di gioco e l’andamento del match hanno fatto saltare presto i nervi a Paire, tanto da dover litigare al termine del primo game. Il francese ha iniziato a lamentarsi di tutto, minacciando di smettere di giocare sulla situazione di 1-0, 40-40. L’intervento del supervisor ha messo le cose a posto solo per un attimo, prima di una nuova interruzione. A quel punto mi sono fatto sentire ed il match è proseguito sul filo del rasoio fino al match point, quando non mi ha nemmeno stretto la mano“.
Ora il derby in ottavi di finale con Alessandro Giannessi non prima di aver analizzato la programmazione. “La stagione sul rosso è appena cominciata e mi sento carico – conclude Marcora – devo prendere ritmo e giocare partita dopo partita. Con Francesco Aldi, Francesco Cinà e tutto lo staff sto lavorando bene. Sono grandi professionisti e grande persone, aspetto che semplifica molto ogni cosa. Sarà bello disputare le qualificazioni a Parigi e a Wimbledon. Devo allenarmi e godermi questo momento. Guai a sentirsi appagati però, voglio dare il massimo senza pormi limiti”.
Nell’audio le parole dell’azzurro dopo il successo odierno a Sophia Antipolis
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