di Mattia Capone
Giunge al termine, dopo una bellissima settimana di sport, il torneo di tennis Macroarea centro-sud circuito giovanile F.I.T by Lotto, ospitato dall’Avellino Tennis Country Academy. Questi i risultati e le considerazioni sui ragazzi visti in campo.
Nella categoria under 10 maschile ad imporsi è stato Gammariello Alexander, pugliese del Match Point Sporting Club. Il simpatico Alexander ha lasciato davvero poco spazio agli avversari portandosi a casa il trofeo senza indugi. In finale a opporsi ci ha provato Bonaiuti Giuseppe, anche lui ottimo prospetto. In semifinale ci sono arrivati invece Pasquariello e Caprioli.
Nella categoria under 10 femminile si è imposta la piccola Alvisi Eleonora del circolo tennis Barletta, in una delle più belle finali del torneo, sulla pari età Cuomo Lorenza dell’Accademia Tennis Napoli in una finale al cardiopalma terminata solo per 10-8 al super tie-break , che in questa categoria sostituisce il terzo set. A detta di tutti i maestri presenti, entrambe le ragazze hanno mostrato un tennis completo ed una grande maturità tennistica a dispetto della loro giovanissima età. A giungere invece in semifinale sono state Valletta e Formicola.
Nell’under 12 gran bel successo di Mauro De Maio, il giovane irpino classe 2001 e classificato 4/2, accreditato della 3 teste di serie ha lasciato poco o nulla agli avversari. Mauro, dotato di un rovescio naturale con il quale passa facilmente dalla fase di difesa a quella di attacco, si è dimostrato troppo forte per i suoi concorrenti riuscendo a non perdere neanche un set nell’intera settimana, dimostrando anche grande attitudine al cemento e una intelligenza tattica fuori dal comune. Ad affrontarlo in finale ci è arrivato il romano Marco Matteoli, dotato di un fisico imponente per la sua età che gli permette già di tirare molto forte soprattutto con il servizio e con il diritto. Inoltre Matteoli è stato protagonista di una bella partita nei quarti con Sangiuolo, uno dei favoriti per la vittoria all’inizio del torneo ma che, a mio parere, non si è riuscito ad adattare al meglio ai campi veloci, anche se ha mostrato a tratti una grande grinta. Tra gli altri mi ha colpito molto anche Chersoni Davide, un classe 2001 dotato di un’ottima tecnica. Il giocatore, tesserato per il T.C. Caserta, ha mostrato un gioco d’attacco e una buona sensibilità soprattutto con il back di rovescio.
Nell’under 12 sempre femminile, a portarsi a casa il trofeo è stata invece Sacco Federica, classe 2002, del T.C Fireball che ha messo in mostra un bellissimo rovescio e ottime qualità tattiche con le quali è riuscita a imporsi in tutto il torneo e contro la quale nulla ha potuto la seconda classificata Bozzaotre Carmen, tesserata per il Sixteen Cup di un anno più grande che ha messo in mostra una grande grinta lottando fino all’ultimo punto con determinazione. La Sacco, classe 2002, mi ha davvero colpito: ha solidissimi fondamentali e una grande organizzazione di gioco, a dimostrazione di questo basta pensare che Federica su 4 partite ha lasciato solo 5 game alle avversarie.
Nell’under 14 invece a farla da padrone è stato Iannaccone Federico che ha mostrato una netta superiorità nella categoria. L’atleta tesserato per il Circolo Tennis Castel di Sangro ha lasciato per strada pochissimi game. Ottimo comunque, il torneo del finalista Boccafresca Diego del circolo tennis Acquasanta, autore di una fantastica settimana e capace di estromettere dal torneo giocatori più accreditati di lui quali Manola e Taraborelli. A fermarsi in semi-finale Taraborelli e Moretti, quest’ultimo autore di un ottimo torneo e dotato di buone doti da fondo e un buon servizio, soprattutto slice da destra con il quale è riuscito a portare a casa tanti punti.
Nell’under 14 femminile a trionfare invece ci ha pensato Di Carlo Ingrid, anche lei pugliese, che ha sconfitto in finale Cuomo Ludovica. Le due ragazze, accreditate delle prime due teste di serie, hanno rispettato il pronostico arrivando in finale con tranquillità nella quale ha prevalso la maggiore costanza della Di Carlo. Entrambe ad ogni modo sono dotate di un ottimo fisico e di solidi fondamentali con i quali riescono a manovrare il gioco da fondo. Buona anche la prova della De Santis Elena che si è fermata in semifinale e , nonostante la poca prestanza fisica, ha dimostrato un ottimo gioco e una buona potenza nei colpi.
A concludere la nostra carrellata di vincitori, per quanto riguarda il maschile, c’è Brancaccio Raul che ha vinto nella categoria under 16, bellissima la finale con il pugliese Narcisi Luca con continui rovesciamenti di fronte e terminata solo 6/2 al terzo set in favore di Brancaccio.
Nella categoria under 16 invece ,poca la concorrenza opposta alla talentuosa Leone Elisa del Tennis Club 2002 che ha vinto a mani basse il torneo. In finale a fare le spese della beneventana è stata Pochesci Priscilla la quale però, non accreditata di alcuna teste di serie, è riuscita comunque a spingersi fino alla finale e a battere in semifinale, in una bella partita la meglio classificata Picardi Stefania.
Il torneo, terminato addirittura sabato con un giorno di anticipo, ha visto una discreta qualità di gioco anche se, sfortunatamente poche sono state le finali degne di nota. A portarsi a casa il trofeo sono stati, in quasi tutte le categorie, oltre ai più forti sicuramente i ragazzi che maggiormente hanno dimostrato una certa attitudine ai campi veloci.
Purtroppo però, sono ancora tanti i ragazzi visti in questi giorni che non riuscivano a prendere le giuste misure su questo tipo di campi. Vedere giovani che dopo un ottimo servizio fanno due passi indietro la linea di fondo e incominciano a “remare”, denota una certa mancanza di capacità tattica che è fondamentale nel tennis moderno.
Proprio per questo i due ragazzi che mi hanno colpito di più sono sicuramente: Federica Sacco, under 12 primo anno e capace di una regolarità e una pulizia di gioco fuori dal comune e Mauro De Maio, sempre under 12 questa volta secondo anno, che nonostante un fisico non proprio devastante ha mostrato capacità tattiche sorprendenti. Un gioco il suo, tra le altre cose, molto divertente, capace com’è sia di difendersi molto bene che di attaccare, inscenando più volte un serve and volley di tutto rispetto con una volèe di grande qualità. Questi due ragazzi mi hanno colpito particolarmente perché nonostante la loro giovane età hanno dato dimostrazione di saper fare, quasi sempre, la cosa giusta al momento giusto e questa è la cosa che secondo me conta di più.