Una finale a sorpresa, tra due giovani talenti. Un americano, Tommy Paul, 18 anni, e un italiano, il torinese Lorenzo Sonego, 20 anni. È la degna conclusione di un torneo altrettanto giovane e di altrettante belle speranze. La prima edizione del Futures Città di Lecco ha regalato un venerdì ad altissime temperature, vuoi per il sole già pre-estivo, vuoi per le belle prove dei quattro semifinalisti, vuoi per l’uscita di scena del n.1 e del n.2 del seeding. Ma su tutti è stato il venerdì del giovane azzurro, capace di sorprendere il primo favorito della vigilia, vale a dire Nils Langer, n.253 Atp. Sonego ha disinnescato la solidità del tedesco e la naturalezza del suo rovescio a una mano. E lo ha fatto con le sue armi, cioè col servizio e con il diritto, ma anche con buoni tocchi sotto rete, dove si è portato per monetizzare il gioco costruito da fondocampo. Ma anche con una bella dose di personalità: “Non ho mai sentito la tensione, è una mia caratteristica e oggi è servito”. L’epilogo dopo un primo set equilibrato e deciso da un solo break, e dopo un secondo parziale dominato, sulla scorta di due break a partire dal quinto gioco. E poi il brivido finale, tre match-point consecutivi non sfruttati. Buono il quinto, portato a casa con un ace che vale la prima finale in carriera a questo livello. Sono punti e fiducia per la salita, che dalla fine del 2014 ha preso velocità e che ora potrebbe trovare una svolta. “Sento di aver raggiunto un livello decisamente superiore rispetto alla fine dello scorso anno e anche rispetto all’inizio di stagione. Ora sono alla prima finale, contro un ottimo giocatore, ma me la voglio godere tutta”.
E in finale, il torinese, incontrerà la vera rivelazione del torneo, cioè l’americano Tommy Paul, yankee del Nord Carolina che ha vinto un gran match contro l’argentino Andres Molteni, secondo favorito della vigilia. L’americano, che si allena a Boca Raton, in Florida, ha messo in mostra un repertorio davvero interessante, specialmente se considerata l’età (ha compiuto 18 anni un paio di settimane fa). Molteni, che ha lontane origini italiane e proprio nel lecchese, era partito a razzo, sfruttando l’esperienza, le traiettorie alte e la troppa fretta del giovane avversario. Pure in avvio di secondo parziale, il canovaccio dell’incontro non sembrava essere differente: tanto che il sudamericano si è trovato sopra per 4 giochi a zero. Ribaltato in un amen, fino al 5-4 (quando Paul ha addirittura sprecato il primo set point sbagliando una facile volée alta di diritto sopra la rete). Niente paura, però, per l’americano che non ha subito contraccolpi, ha vinto il set al tie-break e nella partita decisiva ha continuato a muovere gioco e avversario specialmente con il rovescio bimane. Sabato la finale è in programma alle 14.30. L’ingresso al Tc Lecco sarà ancora gratuito come per tutto il resto della manifestazione. Concluso intanto il tabellone di doppio, che è volato in Australia insieme a Peter Luczak e Marc Polmans. Team di specialisti bravi a non farsi destabilizzarsi dalla “strana coppia” formata dal francesino Maxime Trabatruong, attorno al metro e 70 cm, e il lungagnone olandese David Pel, vicnissimo ai 2 metri d’altezza. 6-4 6-2 il risultato conclusivo di una finale quasi a senso unico, in equilibrio solo in avvio.
RISULTATI
Singolare, semifinali: T. Paul (Usa) b. A. Molteni (Arg, 2), 3-6 7-6(4) 6-2, L. Sonego (Ita) b. N. Langer (Ger, 1) 6-4 6-2. Doppio, finale: P. Luczak / M. Polmans (Aus) b. D. Pel (Ned) / M. Tabatruong (Fra) 6-4 6-2.