di Gianluca Dova
Karin Knapp viene da un gran numero di incidenti seri e da anni è condizionata da operazioni molto gravi che avrebbero stroncato chiunque. Prima l’operazione al cuore per correggere dei difetti congeniti e pericolosi, poi quella al ginocchio che fatica ad essere assorbita in maniera completa, quest’ anno ha ripreso a giocare senza classifica protetta per la superficialità del suo precedente staff, ma gli infortuni hanno continuato a farsi sentire condizionandone la stagione. Alessandro Piccari, coach di Karin, ci ha raccontato le difficoltà di questa stagione: “Adesso Karin sta facendo una ecografia al polpaccio e molto probabilmente non potrà giocare Ciampino, però penso che il lavoro che stiamo facendo sia quello giusto. Sono però dovuto diventare io personalmente un esperto in materia e le decisioni le prendo faccia a faccia con il mio atleta. Sai prima ognuno diceva la sua dal dottore al preparatore. Dico io adesso al preparatore cosa si può fare e cosa no. Ho deciso di dedicare più tempo a Karin per risolvere tutte queste situazioni, ne ha bisogno. Ho dovuto quindi dire a Francesco (Piccari, il fratello) e a Damiano (Di Ienno) che a loro dedicherò meno tempo. Mi è sembrata la decisione più corretta. Da venerdi andrò con Karin a Madrid per giocare un torneo da 75000 dollari se tutto va bene, il problema al polpaccio non dovrebbe essere un problema grave.”
Come giudichi la stagione di Karin?
“Vorrai dire la stagione del ginocchio di Karin?! Pensavo fosse più semplice risolvere questo problema onestamente, pensavo di riuscire a farla giocare di più. Per fortuna allenarla è più facile che con altre, ha una grandissima volontà e da questo punto di vista è sicuramente una campionessa. Questa è stata una stagione di transizione, c’è stata anche l’infiammazione alla rotula del ginocchio che da agosto l’ha bloccata due mesi, ma mai come adesso penso che siamo sulla strada giusta.”
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