Di Paolo Angella
Con le belle vittorie conquistate in questa settimana da Matteo e Martina Trevisan e da Georgia Brescia si entra negli ultimi quattro mesi dell’anno, che, tennisticamente parlando, sono considerati quelli del riposo, dello scarico e poi dell’inizio della preparazione per il nuovo anno. Diretta conseguenza di questo, è il fatto che, molti tennisti e tenniste che hanno giocato tanto in tutto l’anno, ora si fermano per dedicarsi alla preparazione e agli allenamenti con i propri coach e magari partecipando alla serie A e alle serie minori dei campionati nazionali a squadre.
Di fatto, i tornei futures maschili e gli ITF femminili a basso prize money negli ultimi quattro mesi dell’anno scendono di livello, spesso le entry list non coprono nemmeno il torneo di qualificazione e comunque in molti casi si entra direttamente nel main draw anche senza punti in classifica, soprattutto nel femminile.
Ecco che allora questi mesi di abbassamento del livello dei tornei diventano una grande opportunità per tutte quelle tenniste e tennisti che sono a caccia dei primi punti nel circuito WTA e ATP. Il discorso vale soprattutto per i giovani e giovanissimi, ma anche per chi rientra ad esempio da infortuni o chi, per qualsiasi motivo, è calato molto in classifica e ora cerca di recuperare punti e posizioni nel ranking.
Vediamo ora nel dettaglio chi potrebbero essere le ragazze e i ragazzi che potrebbero provare a fare bene negli ultimi tornei dell’anno a basso prize money. Partiamo del circuito ITF femminile. Intanto ci sono le ragazze del 1998, che stanno concludendo la “carriera” Junior e quindi faranno il loro ingresso definitivo tra le pro. Le più brave hanno già giocato in alcuni tornei professionistici e conquistato punti WTA.
Liudmila Samsonova, impegnata in questi giorni per gli US Open Junior, aveva vinto a sorpresa nel 2014 l’ITF di Roma a soli 16 anni, creando molte, forse troppe, aspettative su di lei. Lo scorso anno si è dedicata quasi esclusivamente ai tornei Junior, anche se i due turni superati a Tarvisio e Schio le lasciano in dote 4 punti WTA, che cercherà di incrementare a partire da questo finale di stagione.
Lucrezia Stefanini, anche lei classe 1998, chiuderà la carriera junior in questi giorni partecipando agli US Open. Da pro ha giocato molto poco, ma lo scorso luglio è arrivata in finale al torneo di Schio da 10000 dollari. Dritto e rovescio a due mani, ora è il momento giusto per fare il salto di qualità.
Tra le altre ragazze del 1998, orami troppo grandi per i tornei Junior e quindi “costrette” a provare a cimentarsi tra le professioniste citiamo anche Martina Zerulo e Emma Lioi, che avevano fatto una buona impressione nelle prime esperienza negli ITF, ma sono state spesso fermate da infortuni.
Poi ci sono le tante ragazze del 1999, che hanno ancora un anno a disposizione per giocare nei tornei ITF Junior, ma che sicuramente cercheranno di sfruttare questi mesi di fine anno per accumulare esperienza anche nel circuito senior. Alcune di loro hanno già giocato e vinto molto partite tra le pro. Vediamo le più attese.
Tatiana Pieri, sorella di Jessica e figlia di Ivano Pieri, attualmente è la più forte junior italiana, al numero 35 del ranking giovanile, ha già vinto molto anche tra le pro. Quest’anno ha fatto finale nel 10000 dollari di Aprilia e nel 2014 era arrivata in finale in un 10000 di Santa Margherita di Pula a soli 15 anni. La prossima stagione credo si concentrerà soprattutto sull’attività pro, giocando anche i tornei junior di più alto livello, i grado 1 e grado A, comprendendo ovviamente le prove del Grande Slam Junior.
Faderica Bilardo: per lei discorso analogo a quanto appena detto per Tatiana Pieri, è attualmente al numero 57 del ranking junior, classifica che le permette di entrare nel main draw degli US Open Junior, ma ha già ottenuto importanti successi anche negli ITF pro, prima fra tutti la finale di Tarvisio di quest’anno. Un giusto mix tra tornei di alto livello Junior e tanti tornei professionistici sicuramente potranno farla crescere molto sia in termini di esperienza che di maturità tennistica.
Mi aspetto invece il debutto nel circuito professionistico di Maria Vittoria Viviani, ragazza del 1999, che in questa settimana dovrebbe riuscire a debuttare in una prova dello Slam Junior agli US Open, dove attualmente è la prima delle alternates nel tabellone delle quali. In Sud America a inizio anno aveva dimostrato di saper giocare alla pari con le migliori junior, quindi è il periodo giusto per accumulare esperienza partecipando anche a tornei senior.
Discorso analogo per Rosanna Maffei che aveva partecipato alla trasferta sud americana tra le junior e ora potrebbe accumulare esperienza contro ragazze più grandi. La Maffei in realtà ha già giocato alcuni tornei senior, arrivando ai quarti di finale ad Hammamet.
Un discorso particolare merita Monica Cappelletti: tra le ragazze più promettenti è stata fermata da un lungo infortunio. Per riprendere confidenza con il campo potrebbe essere un buon mix alternare tornei junior che potrà fare anche nel prossimo anno, e tornei pro.
Guardando le ragazze ancora più giovani, quelle nate nell’anno 2000, ci sono molte di loro che si stanno ben comportando a livello giovanile. Sicuramente la loro priorità sarà continuare a crescere confrontandosi con le loro coetanee, ma potrebbero sfruttare questi mesi per cercare di acquisire esperienza.
La più brava di tutte è Lisa Piccinetti, toscana, si è avvicinata molto alle top 100 junior che raggiungerà sicuramente a inizio anno, quando verranno depennate tutte le ragazze del 1998. Ha già disputato due tornei pro e potrebbe provare a fare bene in questo finale di stagione.
Nuria Brancaccio, tra le ragazze del 2000 è quella che ha disputato più tornei pro, tentando la strada delle qualificazioni diverse volte nel corso dell’anno. I tabelloni più semplici potrebbero aiutarla a entrare nei draw principali.
Giulia Peoni è la ragazza più sfortunata di tutte. Stava giocando benissimo a inizio anno e poi si è infortunata gravemente e ha subito un intervento chirurgico, dovendo restare a risposo per tutto il resto della stagione. Ora dovrebbe essere al rientro e forse è meglio proprio cimentarsi in tornei pro di basso livello prima di tornare nei campi per provare a vincere tra le junior.
Non hanno praticamente mai provato tornei professionistici, e questo potrebbe essere il momento per provarci, Enola Chiesa, Isabella Tcherkes Zade, Giulia La Rossa, Benedetta Ivaldi, Gaia Bandini e Costanza Traversi, tutte ragazze del 2000, che si stanno mettendo in evidenza nei tornei junior di grado 3 e 4.
Tra le ragazze nate nel 2001, abbiamo due tra le migliori in assoluto per la loro età, Federica Rossi e Elisabetta Cocciaretto. La situazione attuale delle due ragazze è molto diversa, perché Federica ha disputato un’ottima annata junior, andando bene anche in tornei di alto livello come il Bonfiglio di Milano, invece Elisabetta purtroppo è rimasta ferma a lungo a causa di un grave infortunio e sta rientrando proprio in questi giorni. Per entrambe potrebbe essere il momento buono per provare l’emozione di debuttare in un torneo professionistico a soli 15 anni.
E la stessa emozione dell’esordio in un torneo pro, potrebbero provarla anche due ragazze di un anno più giovane, Melania Delai e Federica Sacco, entrambe del 2002, tra le più brave al mondo della loro fascia di età.
Discorso assolutamente analogo vale per i ragazzi. I futures maschili forse hanno tagli più alti e per i giovanissimi non sarà facile entrare nei tabelloni senza avere classifica, però anche provare a fare qualche gare di qualificazione potrebbe essere un importante momento di crescita per i nostri tennisti.
Sicuramente dovranno provarci i ragazzi del 1998, che termineranno la propria attività nel circuito junior. i più bravi hanno l’onere e l’onore di rappresentare l’Italia agli Us Open Junior che stanno iniziando in questi giorni.
Liam Caruana, italiano trasferitosi con la famiglia negli Stati Uniti quando era piccolo, è il migliore tra i junior italiani. Ha già giocato una serie di futures in primavera e ora siamo curiosi di vederlo a tempo pieno tra i pro.
Riccardo Balzerani: anche per lui tante qualifiche già disputate nei 10000 dollari, ora potrebbe trovare tabelloni più agevoli per iniziare ad incamerare altri punti ATP.
Andrea Guerrieri, è il migliore, per ora, nella classifica ATP tra i nostri junior con i 14 punti conquistati è al numero 947 del ranking. Dovrebbe riuscire ad essere ammesso direttamente nel main draw degli Us Open Junior e poi provare ad iniziare definitivamente la carriera professionistica.
Enrico Dalla Valle: ha acquisito finora 7 punti ATP, guadagnati nei tornei italiani di Sassuolo, Gubbio e Foligno, ora dovrà provare a programmare la sua attività in tornei sparsi nel resto dell’Europa e del bacino del Mediterraneo.
Discorso analogo per Jacopo Berrettini, Luca Prevosto, Andres Gabriel Ciurletti, Giovanni Fonio, Alessandro Coppini e Corrado Summaria che si sono già cimentati in alcune quali di tornei pro, ma ora dovranno provare a fare punti per poi affrontare la prossima stagione senza dover partire sempre dalle qualificazioni.
Tra i ragazzi del 1999, che avranno ancora un anno a disposizione per poter giocare tra i Junior, possono vantare qualche breve esperienza nelle quali dei circuito pro Samuele Ramazzotti, Federico Iannacone e Francesco Forti. Nessuno di loro però è presente nel ranking ATP e quindi questo sarebbe il momento giusto per provare a entrare nella classifica, prima di tornare a cercare le qualificazioni per gli Slam Junior nel prossimo anno.
Nessuna esperienza invece tra i pro, finora, per altri due ragazzi del 1999 che si stanno ben comportando tra i junior, Mattia Frinzi e Andrea Trapani. Potrebbero provarci in questi ultimi quattro mesi dell’anno.
Tra i ragazzi, come dicevamo, è comunque più difficile entrare nei tabelloni dei futures, quindi per i ragazzi nati nel 2000, 2001 e 2002 sarà difficile provare in questi mesi l’esperienza di tennis professionistico, ma non è detto che non possano farcela, per loro sarebbe un’esperienza molto importante di crescita.
I più bravi del 2000, che quindi potrebbero tentare il debutto tra i senior sono Riccardo Perin, Riccardo Di Nocera, Federico Arnaboldi, Gabriele Bosio, Alessio De Bernardis e Leonardo Taddia.
Marco Furlanetto e Filippo Moroni del 2001 hanno dimostrato di sapersela giocare anche con ragazzi più grandi di loro e quindi potrebbe esserci anche per loro l’emozione del debutto nel “tennis dei grandi”.
Infine i due “fenomeni” del 2002, Lorenzo Musetti e Lorenzo Rottoli, nella top ten mondiale dei ragazzi della loro età, potrebbero provare la gioia di giocare con i professionisti a soli 14 anni almeno in un torneo.
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