di Alessandro Nizegorodcew
Caregaro b. Di Giuseppe 63 61
Era sicuramente il match più atteso del giorno. Martina Caregaro è scesa in campo pensando di vincere, Martina Di Giuseppe ha probabilmente pensato di poter perdere. A livello psicologico la sfida è stata vinta dalla più giovani tra le tenniste allenate da Francesco Elia e Silvia Farina. Partenza razzo della Caregaro, che spara vincenti da tutte le parti; la Di Giuseppe, complice la tensione commette invece errori che in una qualununque altra giornata, contro qualunque altra giocatrice non avrebbe commesse (in particolare alcuni back di rovescio). La tennista romana ha provato a rientrare sul 3-5 ma qui un episodio alquanto bizzarro ha stoppato il tentativo di rimonta. L’arbitro, nel momento in cui la Di Giuseppe stava per servire ha esclamato a voce alta: “Una di voi dovrà pur vincere”. Martina Di Giuseppe, nell’unico suo buon momento del match, con un briciola di fiducia in più, ha perso la concentrazione, perdendo subito i primi 3 punti del gioco. Il secondo set ha visto la Caregaro andare facilmente 1-0. Di Giuseppe, sul proprio servizio, è andata subito 40-0, salvo farsi recuperare in maniera ingenua, cedendo la battuta. Da lì in poi monologo della Caregaro, brava a sfruttare le incertezze dell’amica/collega. Tatticamente e tecnicamente non crediamo di poter giudicare appieno un incontro giocato da due tenniste che si conoscono a memoria, peraltro molto emozionate e condizionate dal loro primo grande derby.
Virgili b. Thyssen 61 63
Nei primi nove giochi dell’incontro la Virgili ha letteralmente dominato la sua avversaria (61 20). Diritto profondo, accelerazioni di rovescio e palle corte giocate con entrambi i fondamentali. La Thyssen, che di certo non è un fulmine di guerra, ha subito il gioco della toscana, salvo provare a rientrare nel secondo set. Ma Alexia è stata molto brava a sedare in partenza le speranze di rimonta oranje. La Virgili ha messo in mostra, in particolare, uno strepitoso rovescio bimane in anticipo; impressionante la capacità di imprimere forza alla palla, anche quando questa è lenta e priva di peso. Sembra in buona forma. Queste le brevi dichiarazioni di Alexia sulla propria condizione: “Fisicamente sto bene, dopo tanta sfortuna posso dire di stare finalmente bene. Sto giocando bene e spero di riuscire a mantenere questa classifica a fine 2008, cercando magari di fare qualche punto in più. Giocherò quasi solamente tornei grossi nei prossimi mesi per fare esperienza e salire ancora di livello.“
Chieppa b. Kostova 26 64 64
Partita giocata in condizionali climatiche molto complicate. Tantissimo infatti il vento presente, che ha vistosamente disturbato le giocatrici. Non è stata una bella partita, con entrambe le tenniste costrette a giocare al centro, senza rischiare. La Chieppa, dopo un brutto primo set, è stata brava a rimanere attaccata mentalmente ad una partita che avrebbe potuto scapparle via facilmente. Grazie anche ai consigli di Gianluca Luddi in tribuna, Stefania ha portato a casa un bel match.
Giraud b. Vonsgouthi 76(4) 60
Vi è stata partita solo nel primo set. Nessuna delle due giocatrici ha mostrato doti tennistiche invidiabili. Entrambe giocano lungo, senza grande potenza. La Giraud è sembrata semplicemente più concreta e meno fallosa.
Moore b. Meddens 75 63
La giovane Moore, australiana classe 1990 e già a ridosso delle prime 200 Wta, è sembrata una giocatrice dal sicuro avvenire. Buon servizio, con cui prende in mano lo scambio; ottimo diritto con cui si guadagna la maggior parte dei punti; discreto rovescio, sul quale però c’è da lavorare, in particolare nella ricerca della palla. Ragazza davvero interessante. Molto grintosa e convinta dei proprio messi, oggi ha recuperato un situazione complicata (1-4) nel primo set.
In attesa del match di domani, abbiamo raccolto alcune brevissime dichiarazioni di Evelyn Mayr: “Ieri avevo giocato davvero male; oggi per fortuna è tornata un po’ di fluidità nei colpi e, nonostante la sconfitta in doppio, mi sembra di essermi in parte ritrovata. Vederemo domani se le cose andaranno ancora meglio..“
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