(Teodora Mircic – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Teodora Mircic b. Giulia Gabba 62 36 63
I primi giochi dell’incontro sono stati molto combattuti, ma sono stati tutti appannaggio della serba. La Gabba si è trovato avanti 0-30 nel primo gioco e 40-0 nel secondo, salvo poi perderli entrambi. Il primo set è filato via velocemente, con la Mircic sempre molto attenta ed aggressiva. Nel secondo set la musica non è cambiato, almeno sino al 3-1 Mircic, quando la piemontese ha messo in fila una serie di 5 giochi consecutivi, aggiudicandosi il secondo parziale. Giulia Gabba è apparsa anche più asciutta rispetto a qualche mese fa, ma evidente è la desuetudine all’incontro e ai momenti salienti dei match. Il terzo set ha visto la Mircic prendere un break di vantaggio nel terzo gioco, concludendo vittoriosamente grazie ad un secondo break sul 5-3. La Mircic, classe 1988 e già top-300 nel 2008, ha messo in mostra un repertorio piuttosto completo, anche se l’azzurra avrebbe sicuramente potuto fare di più. Il servizio della piemontese ha lasciato a desiderare; l’aspetto positivo sono alcune ottime accelerazioni con il rovescio lungolinea. La sensazione è che, anche mentalmente, Giulia sia meno vicina al campo da tennis. Speriamo ovviamente di sbagliarci, perché le potenzialità rimangono, a nostro avviso, elevatissime.
(Giulia Gabba – Foto Nizegorodcew)
Amanda Carreras b. Erika Zanchetta 62 63
La partita è stata più equilibrata di quanto dica il punteggio. La britannica ha però dimostrato una maggiore completezza tecnica. Il diritto è certamente il colpo migliore della Carreras che, nonostante non sia aiutata dalla statura, riesce ad impattare la palla sempre alla giusta altezza, grazie ad un’ottima velocità di piedi. In campo non sbaglia una mossa dal punto di vista tattico. Non è un caso che abbia vinto 19 delle ultime 23 partite disputate. La Zanchetta, dopo un primo set piuttosto scialbo, ha tentato l’allungo nella seconda frazione (2-0), ma la britannica ha subito ripreso in mano le redini dell’incontro (2-3), prima di effettuare l’allungo decisivo con un break sul 4-3 in proprio favore. Amanda Carreras, classe 1990, è una ragazza da tenere d’occhio.
(Amanda Carreras – Foto Nizegorodcew)
Valentina Sulpizio b. Melissa Missaglia 63 61
Melissa Missaglia è entrata in tabellone a causa del ritiro dell’ultima ora di Greta Arn. Valentina si è portata avanti 3-1, salvo farsi rimontare sul 3-3. La romana ha chiuso il set 63, giocando però piuttosto male. Nel secondo parziale si è sciolta maggiormente, tentando più spesso possibile la via della rete. La Missaglia, classe 1994, ha messo in mostra un bellissimo rovescio, in particolare lungolinea, ma il diritto è da migliorare moltissimo.
(Valentina Sulpizio – Foto Nizegorodcew)
Altri Risultati:
Pinto b. Totò 60 75
Quercia b. Laisne 61 46 60
Pillot b. Rutigliano 60 61
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