(Evelyn Mayr – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Teodora Mircic b. Stefania Chieppa 75 36 63
Incontro epico, durato circa 3 ore e 30 minuti sotto un sole cocente. La Chieppa ha sprecato una grandissima occasione, dopo essersi trovato avanti 5-2 40-15 sia nel primo che nel secondo set. Il secondo parziale lo ha comunque conquistato, pagando però dazio alla fatica. Ad inizio terso set infatti, l’azzurra ha avuto alcuni giramenti di testa dovuti presumibilmente ad un colpo di sole. La partita è stata nervosissima, con le due avversarie che non se le sono mandate a dire. Fuori dal campo, da una parte l’allenatore della serba e dall’altra il padre della Chieppa, hanno iniziato una sfida nella sfida, urlando fortissimo “c’mon!” ad ogni punto. Alla fine ha avuto la meglio la Mircic, grazie alla maggiore freschezza atletica. Da sottolineare come la Mircici, al termine del match, non sia andata a stringere la mano all’azzurra. La Chieppa sta giocando comunque piuttosto bene in questo periodo, con entrambi i fondamentali. Dal punto di vista fisico è sempre in ottime condizioni e questo la favorisce anche rispetto anche ad avversarie più giovani. In questa stagione sta facendo bene, la attendiamo con fiducia ai prossimi appuntamenti.
(Stefania Chieppa – Foto Nizegorodcew)
Marya Irigoyen b. Carolina Pillot 60 62
L’argentina è la tennista più ostica vista in questi giorni sui campi del Tevere Remo. Mancina, dotata di ottima corsa e di una palla piuttosto pesante, riesce a non sbagliare mai senza però abbassare mai il ritmo. Ad inizio secondo set il match è stato in equilibrio, sino al 4-2 Irigoyen. La Pillot ha dimostrato di avere due fondamentali molto potenti, anche se contro l’argentina non ci si può permettere di commettere errori gratuiti. Una partita che arricchirà l’esperienza della giovanissima azzurra (classe 1992), in vista dei prossimi tornei.
(Carolina Pillot – Foto Nizegorodcew)
Elisa Balsamo b. Valentina Sulpizio 62 63
Valentina Sulpizio ha giocato al di sotto delle proprie possibilità, lasciando la vittoria alla Balsamo, che in questi giorni sta giocando un ottimo tennis. La romana ha tentato di mettere in difficoltà la sua avversaria attraverso i cambi di ritmo, ma la Balsamo non ha lasciato scampo a Sulpy. Elisa, soprattutto con il rovescio bimane, ha imposto un ritmo molto elevato allo scambio.
(Elisa Balsamo – Foto Nizegorodcew)
Estrella Cabeza-Candela b. Martina Di Giuseppe 63 64
Sconfitta con rammarico per la romana. Il punteggio non rispecchia pienamente l’equilibrio visto in campo. Digiu, a tratti, ha fatto impazzire la spagnola con il suo back di rovescio e con le precise ed efficaci smorzate, alternate ad alcuni attacchi a rete. Purtroppo Martina non si muove ancora benissimo in campo e, soprattutto, ha lasciato a desiderare per quanto riguarda la percentuale di prime, davvero bassa. Il primo set, dopo 4 break consecutivi, ha vissuto il momento di svolta sul 3-3, quando la Di Giuseppe ha sprecate alcune palle per il 4-3 sul proprio servizio. Nel secondo parziale invece, Martina ha avuto in mano il pallino del gioco, grazie anche ad un ottimo diritto, per i primi 7 giochi; purtroppo non è stata abbastanza concreta e, sommando le occasioni avrebbe potuto portarsi 5-2, invece che 3-4. Il break decisivo è arrivato sul 3-4. Sul 5-4 in proprio favore la Cabeza ha servito per il match, dovendo però annullare alcune palle break, prima di chiudere 63 64. Martina Di Giuseppe è apparsa migliorata nel diritto, mentre c’è ancora da lavorare sulla seconda di servizio (anche perché con una percentuale così bassa di prime, è importante avere una seconda solida); dalla sua altezza può e deve fare di più. Il rovescio e la smorzata sono colpi eccezionali come sempre, mentre è da rivedere evidentemente la mobilità in campo. Francesco Elia sta lavorando molto bene, così come il preparatore atletico (presente al Tevere Remo) Gianluca Pasquini.
(Amanda Carreras – Foto Nizegorodcew)
Federica Quercia b. Amanda Carreras 62 63
Federica Quercia ha superato la britannica (con cognome, allenatore e gioco “spagnolo”) Carreras in maniera piuttosto agevole, salvo alcune complicazioni giunte a metà del secondo set. La Carreras è molto bassa di statura e, nonostante riesca a dare forza alla pallina anche colpendola sopra la spalla, il diritto della Quercia, senza peso e molto alto, le ha dato parecchio fastidio. Federica è stata brava ad alternare “rotoloni” di diritto ad accelerazioni con il rovescio lungolinea (il suo miglior colpo). La Carreras ha sbagliato davvero tanto rispetto al match di primo turno con la Zanchetta, ma ha un discreto potenziale. Nel secondo set grande equilibrio sino al 4-3 Quercia (alcuni game infiniti), quando Federica ha piazzato il break decisivo, con relativo pugnetto di esultanza.
Evelyn Mayr b. Verdiana Verardi 61 21 rit.
Il match non è neanche iniziato. Verdiana, già molto dolorante alla spalla ieri, ha dovuto abbandonare per il dolore incessante. La Verardi, da quello che si è intuito, potrebbe dover ricorrere all’intervento chirurgico per risolvere definitivamente il problema. Abbiamo invece fatto due chiacchiere con Evelyn Mayr, che ci ha raccontato: “Nel periodo in cui sono stata ferma per infortunio, ho lavorato tantissimo sul diritto. Credo che sia molto migliorato; adesso, paradossalmente lo sento anche più sicuro del rovescio. Ho un piccolo problema alla gamba sinistra in questi giorni e non riesco a spingere come vorrei con il servizio. Domani gioco contro la Vongsouthi, non la conosco bene ma ho visto che tira molto forte; non sarà semplice.“
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