(Alice Savoretti – Foto Nizegorodcew)
di Renato Lugarini
Primo giorno di qualificazioni al torneo ITF di Firenze. Arrivo al Circolo Tennis, situato nella splendida cornice del parco delle Cascine, verso le tredici. Gli incontri sono iniziati alle 10,30 eppure nell’unico campo su cui, al momento, si sta giocando siamo già all’inizio del terzo e penultimo incontro in cartellone. Una serie di accoppiamenti piuttosto squilibrati ha fatto scorrere velocemente il programma. Martina Caregaro, una delle protagoniste più attese e reduce dalle pre-quali di Roma, ha disposto facilmente della wild card Maria Letizia Zavagli 61 62. Per il resto il tabellone riporta tutti risultati molto netti: Barbat-Lehner 61 60, Soler Sola-Lombardi 61 60, Burgic-Mastellone 64 60, Zander-Bianchi 61 62 e Simic-Kawa 63 61. Intanto scopro che uno dei match più interessanti della giornata, quello che vedeva opposte la giovanissima Parmigiani (16 anni da compiere a giugno) e
Francesca Mazzali non verrà disputato. Martina si presenta troppo tardi al circolo fiorentino, complice anche il traffico di questo 1° maggio, e perde l’occasione di giocarsi le quali nel tabellone di un torneo di buon livello. Ecco spiegato, quindi, il motivo dei campi vuoti al mio arrivo. Molto gentilmente la direzione del torneo mi mette a disposizione una postazione in sala stampa e mi preparo a seguire l’incontro tra la promettente Alice Savoretti e una delle giocatrici più calde degli ultimi itf italiani, Milana Spremo, reduce dalla vittoria di San Severo.
Milana Spremo b. Alice Savoretti 36 61 63
L’italiana parte molto forte e si porta velocemente sul 3-0. Per tutto il primo set Alice prende letteralmente a pallate la serba, dal gioco poco appariscente ma solido e regolare, mettendo a segno numerosi vincenti soprattutto di dritto, un colpo veramente notevole. Sul 5-2 non realizza due palle break che valgono il set, ma riesce a chiudere nel game successivo alla prima occasione. L’inerzia del match cambia, però, con l’inizio della seconda partita. Persi i primi games la Savoretti perde fiducia, non riesce più a spingere e quando lo fa sbaglia regolarmente. Il lungo passaggio a vuoto prosegue fino a metà del terzo, quando, sotto 4-1 finalmente Alice riprende a macinare gioco e soprattutto, seguendo le indicazioni di coach Albarella (accanto al quale sto seguendo la partita), a variare un po’ il ritmo. Nonostante i suoi sforzi la solidità della Spremo ha la meglio e il 6-3 finale arriva al secondo match point. “Doveva essere più attenta all’inizio del secondo set – sostiene Albarella, a cui chiediamo un commento a fine partita – quando ha iniziato a sbagliare e a perdere fiducia . Alice quando riesce a imporre il proprio gioco è forte e sa attaccare bene, fisicamente è potente, mentre quando subisce diventa vulnerabile, anche a causa di alcune carenze negli spostamenti. Il suo è un gioco particolarmente adatto alle superfici veloci, che predilige”. Non posso che concordare e ringraziare il disponibilissimo Massimiliano.
Intanto, sul campo 1, Beatrice Parolai, giocatrice priva di ranking WTA, sta sorprendentemente dando filo da torcere a Courtney Dolehide, numero 459 del mondo. Perso nettamente il primo set 6-2 l’italiana si impone 6-4 nel secondo. Il suo tennis regolare innervosisce la più quotata avversaria, portandola a commettere numerosi errori. Tuttavia la sorpresa sfuma sul filo di lana e l’americana vince 64 al terzo.
Dalla terrazza dell’ufficio del giudice arbitro, adibita anche a press room, mi appresto a seguire il derby tra Indra Bigi e Paola Cigui.
Paola Cigui b. Indra Bigi 63 61
La partita non offre grandi spunti agonistici. Paola è una giocatrice di buon talento ed esperienza che sta attraversando un momento di forma poco positivo, Indra è una giovane (classe ’92) alla ricerca dei primi punti nel circuito itf. Il divario resta netto e la partita rimane sempre saldamente in mano alla Cigui, che con geometrie pulite e precise non lascia scampo alla Bigi. In ogni caso le due ragazze mettono in mostra un bel tennis e danno vita a scambi piacevoli, soprattutto quando si gioca sulla diagonale di rovescio, un colpo fluido e naturale per entrambe.
In chiusura di giornata mi resta da seguire un altro derby, quello tra Anna Giulia Remondina e Elena Burrone.
(Giulia Remondina – Foto Nizegorodcew)
Anna Giulia Remondina b. Elena Burrone 63 61
Sostanzialmente si ripete il copione del match precedente. Giulia è reduce dai quarti di Brescia, giocati ieri. Un po’ di stanchezza è inevitabile, ma anche in questo caso il maggior spessore della testa di serie n. 5 del tabellone di
quali riesce a prevalere piuttosto agevolmente. Brava la Remondina a contenere le buone accelerazioni di dritto di Elena. L’inizio del secondo set è stato, in realtà, piuttosto combattuto, con diversi giochi finiti ai vantaggi. Giulia,
pur non al massimo, ha espresso un tennis di buon livello, così come ha fatto vedere buone cose la Burrone, che ha dato l’impressione di essere scesa in campo non del tutto convinta dei propri mezzi.
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