(Andrea Stucchi – Foto Nizegorodcew)
di Roberto Commentucci
Stucchi b. Zietsman 75 64
Il romano Andrea Stucchi dopo aver centrato ieri la sua prima qualificazione in un torneo professionistico, oggi ha guadagnato i suoi primi punti Atp, con una sofferta vittoria 75 64 contro il tedesco Zietsman, un altro qualificato, classe ’87 e n. 1400 del mondo. Un tennista piuttosto atipico, il tedesco. Piccolino, leggero nei colpi e nel servizio ma molto rapido, dotato di una buona mano, di una discreta intelligenza tattica e di un buonissimo rovescio, specie in lungolinea. Ma con un diritto davvero impresentabile, arrotato ma poco incisivo e sicuro. Per fare un paragone, una specie di Dudi Sela formato Futures.
Insomma, un avversario di livello inferiore a quelli sconfitti dal romano in questo torneo negli ultimi due turni di qualificazione. Ma Andrea, all’esordio assoluto in un main draw professionistico, ha sofferto ugualmente le pene dell’inferno: era tesissimo, rigido nel braccio e poco lucido nelle scelte tattiche.
Ha iniziato cercando di comandare il gioco con il diritto, ma finiva per andare invariabilmente a sbattere contro il rovescio lungolinea dell’avversario, lasciando troppo campo sulla sua destra o subendo precisi passanti. Il tedesco è così salito fino al 52, che poteva essere 51 senza una palla per il doppio break ben salvata dal romano con una combinazione servizio-diritto. A questo punto, Andrea ha finalmente capito che doveva alzare un po’ di più le traiettorie e soprattutto cercare prevalentemente il diritto del tedesco, chiaramente in difficoltà sulla diagonale destra. Il romano si è un po’ sciolto, e si è aggiudicato il set mettendo insieme un parziale di 5 giochi di fila.
L’azzurro ha avuto un fisiologico calo ad inizio secondo set, finendo sotto 3 a 1 con qualche errore grossolano, ma poi è stato bravo a rimettersi in carreggiata, favorito anche dal tedesco, che cercava in tutti i modi di uscire dallo scambio di ritmo ricorrendo a soluzioni estemporanee, come la palla corta o improbabili accelerazioni da fuori campo. Andrea ha così riguadagnato l’iniziativa, ritrovato la serenità e chiuso un match che, se si fosse trattato del primo turno di qualificazione, avrebbe probabilmente vinto più facilmente.
Ora per lui strada chiusa contro Matteo Marrai, finalista qui lo scorso anno, che ha sconfitto un Di Meo ancora convalescente.
Altri risultati
Giorgini b. Azzaro 36 rit.
Biasella b. Colella 62 46 64
Marrai b. Di Meo 64 64
Fabbri b. Iannuzzi 46 75 62
Prodon b. Giustino 62 63
Trusendi b. Gonzalia 64 16 75
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