(Elisa Salis – Foto Nizegorodcew)
di Nicola Corrente
Elisa Salis b. Gioia Barbieri 75 16 51 rit.
In un primo set estremamente equilibrato, notiamo certamente le migliori doti delle due giocatrici, che nei primi 8 games esprimono un tennis di ottimo livello. Una Barbieri molto in palla, che con i suoi colpi piatti sposta l’avversaria a destra e sinistra aprendosi campo per tirare il vincente, ed una Salis davvero molto solida sia negli spostamenti che nei fondamentali, in grado di far sudare davvero tanto i punti alla giocatrice emiliana. Dopo uno stop di 3 minuti per l’intervento del fisioterapista richiesto dalla Barbieri sul 5-4 Salis avanti di un break, il primo set molto lottato si conclude con il punteggio di 7-5 in favore della tennista sarda che sfrutta molto bene il momento no della Barbieri, causato da un fastidio alla schiena. Nel secondo set la storia cambia completamente: la tennista emiliana entra in campo decisamente più grintosa e riconquistata la fiducia nei propri mezzi, portando a casa il secondo set in poco più di mezz’ora col punteggio di 6-1, approfittando di una Salis decisamente più fallosa e meno mobile del primo set. Nel terzo set sembrano tornare i problemi fisici per la Barbieri, che vediamo spesso e volentieri non arrivare bene sulla palla trovandosi a sbagliare colpi che fino a dieci minuti prima erano per la maggior parte vincenti e provare strane soluzioni come un dritto al volo quasi tra i piedi a metà campo, quando chiunque altro avrebbe giocato una semplice voleè. Spinta invece dal buon momento e da una forma atletica apparentemente ritrovata, la Salis domina il set variando anche un po’ il suo atteggiamento tattico, proponendosi spesso con i piedi dentro al campo e costringendo la sua avversaria a difendersi da attacchi sia di dritto, che di rovescio in back, ai quali seguiva spesso una voleè vincente sempre ben giocata. La Salis si è così aggiudicata la partita, con il ritiro della sua avversaria sul 5-1, sicuramente innervosita ed infastidita dal mal di schiena e dal suo gioco, che per lunghi tratti non è stato brillante.
(Benedetta Davato – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Benedetta Davato b. Stefania Fadabini 64 63
Il match tra Benedetta Davato e Stefania Fadabini è stato piuttosto equilibrato, ma la giocatrice laziale ha fatto prevlaere la maggiore varietà di colpi. In termini di potenza e profondità, la bresciana ha lasciato intravedere ottime soluzioni, ma la Davato ha ancora molto tennis in più e questo fattore è risultato poi determinante. La Davato ha un gioco che si basa sun un diritto molto arrotato e profondo (quando è in giornata..) ed un rovescio ad una mano tra i più belli visti nel circuito Itf. Sinceramente mi chiedo ancora come sia possibile che la Davato non sia ancora riuscita ad arrivare quantomeno tra le prime 400 Wta.
Pavla Smidova b. Alessia Bertoia 62 62
Se mettiamo insieme la superiorità in termini di potenza della Smidova e la brutta giornata dell’azzurra, possiamo comprendere, in due battute, il risultato del match. Poco da aggiungere.
(Stefania Chieppa – Foto Nizegorodcew)
Stefania Chieppa b. Nadia Lalami 26 64 61
Abbiamo assistito solamente a metà del primo set tra le due contendenti, notando comunque come fosse una sfida dall’altro livello tattico e tecnico. La giocatrice marocchina, classe 1990, è molto alta ed ha un tennis piuttosto potente; la Chieppa, dal canto suo, ha dimostrato gli ottimi miglioramenti messi in mostra in tutta la stagione 2009, che se non fosse stata rallentata dagli infortuni, l’avrebbe portata ben oltre il 447esimo posto che occupa tuttora. Dopo un primo set di impronta marocchina, Stefania ha lottato nel secondo set, prima di avere vita facile nella frazione decisiva.
Altri risultati:
Petra Krejsova b. Giulia Bruzzone 60 62
Morgane Pons b. Valentina Sulpizio 63 76
Carolina Pillot b. Paola Cigui 76 62
Federica Quercia b. Lisa Sabino 62 67 61
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