da Ufficio Stampa Internazionali Regione “Piemonte”
Petra Martic (classe ’91, numero 137 Wta) e Sharon Fichman si sfideranno domani alle 15 per aggiudicarsi la decima edizione dei campionati internazionali femminili «Regione Piemonte». Oltre 1000 spettatori hanno seguito le appassionanti semifinali, che promuovono due giovani tenniste, di cui sarà facile sentir ancora parlare nel circuito professionistico.
Il 7-5, 6-3 con cui Martic ha eliminato la compagna d’allenamento Polona Hercog (hanno 1 giorno di differenza) è arrivato al termine di un match in cui la croata è entrata con più difficoltà nel match (sotto 5-1, ha dovuto annullare ben 3 set point), ma ha saputo cambiare marcia, sfruttando la relativa debolezza del rovesci dell’amica-avversaria. «All’inizio giocavo troppo piano e sul suo diritto, il colpo che sapevo dover evitare – spiega la tennista di Spalato -. Sotto di 2 break ho deciso di essere più aggressiva: volevo sfruttare le chance quando giocava il back, sono entrata di più nel campo e lì è girata la partita».
Per la prima volta Martic e Hercog si incontravano nel circuito Itf: «Non avevo particolare pressione: ci conosciamo così bene, siamo amiche, è ovvio che volevamo entrambe la finale. Nel secondo set il break mi ha dato la possibilità di giocare più sciolta: ha fatto troppi errori e io li ho sfruttati».
Oggi pomeriggio Martic se la vedrà con Fichman «Non ho mai giocato contro di lei, ma è facile studiare una tattica perchè avendo un coach così esperto come Zoltan Kuharszky, che conosce bene il circuito e tutte le tenniste, mi basta fare affidamento sui suoi consigli».
La sconfitta è stata metabolizzata bene dalla Hercog: « Non posso tagliarmi le vene solo perchè ho perso una partita. All’inizio sono partita alla grande, ma lei mi regalava tanti punti. Poi non ha sbagliato quasi più nulla, giocava palle lunghe, che non riuscivo a controbattere con efficacia. Quando ho cercato di spingere sbagliavo con il diritto. Forse ero più tesa all’inizio: è sempre strano affrontare un’amica, poi in campo provi a dimenticare tutto. Ora farò il tifo per lei».
Hercog ha vanificato nel primo set un vantaggio importante. «Nelle ultime tre partite ho consumato molte energie: preso il break nel secondo set ho perso un attimo la testa. Non ho grossi punti da difendere, sono sicura di entrare all’Australian Open, per cui posso giocare più rilassata. Adesso andremo a giocare altri 100 mila, prima a Sofia poi in Francia, in modo da raggranellare qualche altro punto».
Le due giocatrici sono seguite da coach Zoltan Kuharszky, già allenatore in passato di Huber, Ivanovic e Szavay. «Polona doveva giocare più aggressiva, soprattutto con il diritto. Ho due ragazze molto brave, entrambe possono arrivare tra le top 20. La finale? Petra dovrà cercare di fare la partita contro una tennista che si difende bene, dovrà creare lei il gioco. E’ la sua prima finale in un 100 mila, ma sono fiducioso».
Nella seconda semifinale la rivelazione del torneo Sharon Fichman ha lottato per tre ore prima di avere ragione della numero 1 del seeding, la rumena Alexandra Dulgheru (6-3, 6-7, 6-2 lo score). Nel primo set la ventenne di Bucarest spinge, ma sbatte contro il muro di regolarità della piccola canadese, maestra nello sfruttare ogni situazione: dalla palla corta all’attacco in controtempo, Sharon ha fatto vedere agli appassionati di tennis un repertorio davvero ricco. Nel secondo set l’equilibrio sembra rompersi sul 3-3, quando Fichman opera il break, ma subito dopo perde a sua volta la battuta. La partita arriva così al tie-break, dove la numero 76 vola 6-1 e poi chiude 7-2.
Il terzo set scivola via: dal 2-0 Dulgheru la canadese infila una sequenza di 6 game consecutivi che la proiettano alla sua prima finale in un torneo da 100 mila dollari. «E’ stata una partita molto dura, ma alla fine penso di essermi guadagnata un posto in finale» racconta esausta ma felice Sharon Fichman.
RISULTATI SEMIFINALI
Petra Martic (Cro) b. Polona Hercog (2, Slo) 7-5, 6-3
Sharon Fichman (Can) vs.Alexandra Dulgheru (1, Rou) 6-3, 6-7 (2) 6-2
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