da Ufficio Stampa Internazionale Regione “Piemonte”
Il tennis in tutte le sue sfaccettature. Sul 6-4 5-2 tutto in favore della testa di serie numero 2 degli internazionali femminili «Regione Piemonte» Polona Hercog (81 Wta), la partita sembra ormai finita. Invece la giovane croata inizia a balbettare, probabilmente l’inesperienza dei suoi 18 anni, la porta a rallentare troppo il gioco. Così Renata Voracova, buona tennista che da 10 anni gravita tra le migliori 200 tenniste al mondo, è brava a riaprire la sfida.
Sul 5-4 e servizio Hercog colleziona 5 match point (3 dei quali vanificati dal più classico degli errori gratuiti), salvo poi cedere la battuta. A questo punto gli eventuali scommettitori avrebbero potuto incominciare a puntare sulla ceca, a suo agio a Biella tanto da aver vinto in passato per tre volte il torneo di doppio. Sul 6-5 Voracova infatti la ventiseienne di Praga si costruisce 4 set point, ma è destino che questa partita debba regalare emozioni e così la sua naturale conclusione non può che essere il tie-break. E ancora una volta la trama sembra scritta da Alfred Hitchcock: nessuna delle due atlete sembra prendere il sopravvento, sul 5-4 Hercog ha due servizi a disposizione, ma li perde entrambi, il primo con un doppio fallo. L’8-7 concede alla slovena il sesto match point, finalmente sfruttato. Finisce così? Per niente, infatti Voracova protesta a lungo con il giudice di sedia perchè, a suo modo di vedere, il penultimo punto le sarebbe stato sottratto.
«Io mi sono fermata perchè ero sicura fosse fuori – racconta Hercog -. Mi ha dato della bugiarda, forse ha perso una attimo la testa. Ormai la partita era finita e non sono una giocatrice che ha bisogno di rubare i punti». Sulla sfida la giovane semifinalista aggiunge: «Potevo giocare meglio un paio di match point, ma bisogna anche riconoscere i meriti della avversaria. Avevo meno energie, faceva caldo e poi probabilmente hanno pesato i tanti match point accumulati e non sfruttati. Il mio colpo migliore? Senza dubbio il diritto, dove mi sento più sicura: l’anno scorso non riuscivo a giocare il rovescio, adesso ho nel mio bagaglio tecnico anche il back. Così la pallina si alza poco e nel circuito femminile, dove tutte giocano il due mani, può dare molto fastidio».
La semifinale più interessante di oggi, in programma alle 14, metterà di fronte le due amiche-rivali. Infatti Petra Martic (tra le 2 giocatrici c’è un giorno di differenza) ha superato per 6-4, 3-6, 6-2 Ekaterina Ivanova «Una partita dura, dove ho avuto tante chance, ma non riuscivo a breccarla – dice Martic -. Per la prima volta affronto Polona. Siamo sempre insieme, lavoriamo sodo, siamo amiche, ma oggi per due ore entrambe cercheremo di prevalere sull’altra. Ha un grande diritto, dovrò stare attenta a non metterla in condizione di farmi male». Le due giocatrici sono seguite da coach Zoltan Kuharszky (in passato allenatore anche della Szvay, ora 33 Wta), che in questa occasione non potrà preparare la tattica che di solito sceglie per le sue due protette.
La terza semifinalista è la diciannovenne canadese Sharon Fichman, che un po’ a sorpresa elimina la testa di serie numero 3 Patricia Mayr: 6-4, 6-2 lo score..
RISULTATI 2° Turno Tabellone Principale
Polona Hercog (2, Slo) b. Renata Voracova (Cze) 6-4, 7-6 (7)
Petra Martic (Cro) b. Ekaterina Ivanova (Rus) 4-6, 6-3, 6-2
Sharon Fichman (Can) b. Patricia Mayr (3, Aut) 6-4, 6-2
Ekaterina Bychkova (Rus) vs.Alexandra Dulgheru (1, Rou) b.
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