di Alessandro Nizegorodcew
Abbiamo scambiato qualche battuta con Sergio Palmieri, direttore degli Internazionali d’Italia, durante la presentazione dell’edizione 2013.
Parliamo di prequalificazioni: è stato aumentato il numero dei giocatori…
Sì, le abbiamo allargate passando da 16 a 24 giocatori e il numero dei tornei selettivi è passato da 7 a 14: quindi avremo 14 giocatori qualificati dai tornei, 2 che verranno sorteggiati tra coloro che avranno raggiunto almeno i quarti di finale e, come sempre, 8 invitati tra i nostri giovani più promettenti.
Senza fare nomi, potrebbe esserci spazio anche per alcuni tennisti del ’95 e del ’96…
Non abbiamo ancora deciso, ma ad esempio un Quinzi potrebbe decidere di giocare il Challenger. Noi però non vogliamo mettere pressione a nessuno.
Chiaramente è presto per parlare di wild card in tabellone, ma siete orientati per gli italiani?
Certo, anche perché tutti i giocatori più forti del mondo sono iscritti, non hanno bisogno di wild card. Quindi, tra dare la wild card a un ipotetico numero 50 e a un italiano, preferiamo darla a un nostro giocatore.
Tra l’altro nel maschile c’è anche buona scelta, perché due ne abbiamo in tabellone.
Due li abbiamo in tabellone e tra quelli che sono fuori ci sono giocatori italiani di livello alto, ai quali vogliamo dare assolutamente la possibilità di giocare.
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