di Sergio Pastena
Rep.Ceca-Kazakistan (2-3): clamoroso ad Ostrava, Repubblica Ceca eliminata dal Kazakistan. Prima Golubev tira fuori una prestazione superlativa e supera in quattro set Berdych riportando in parità il punteggio tra cechi e kazaki, poi Kukushkin regola in quattro set Hajek (6-4 6-7 7-6 6-0) firmando il clamoroso passaggio del turno per gli ospiti.
Austria-Francia (2-3): per buona parte del day 3 l’Austria ha creduto alla clamorosa rimonta: prima Melzer ha superato Simon rimontando un set di svantaggio e poi Fischer si è trovato avanti un set e un break contro Chardy. Il francese, però, ha recuperato ed ha chiuso in quattro set. Alla luce della prova comunque buona dell’austriaco, ci si chiede perché Schaller abbia mandato in campo Koubek nella prima giornata. Ad ogni modo transalpini avanti.
Croazia-Germania (2-3): non c’è stato bisogno di maratone, stavolta, dopo tre match finiti al quinto set. Prima Cilic ha regolato in tre frazioni Kohlschreiber, poi è arrivato l’ultimo singolare: opposti Petzschner, schierato al posto di Mayer e Karlovic, che ha sostituito un Dodig evidentemente stanco dopo due autentiche maratone. Al buon Ivo il servizio non è neanche girato al meglio e non c’è stata storia: “Picasso” Petzschner ha prevalso in tre set portando all’eliminazione dei croati.
Serbia-India (4-1): non è tremata la mano di Troicki, opposto a Devvarman, nonostante la consapevolezza che un’eventuale sconfitta avrebbe messo la Serbia in una situazione problematica. 6-4 6-2 7-5 il punteggio finale a favore del serbo, bravo anche ad annullare due palle break all’avversario sul 6-5 del quarto set evitando un antipatico tie-break. A giochi fatti Tipsarevic porta il quarto punto passeggiando contro il modesto Rastogi.
Svezia-Russia (3-2): con il confronto deciso già dopo la fine del doppio, la Russia rende meno pesante il passivo. Al posto di Soderling va un campo Aspelin e Tursunov lo regola in due set. Stessa storia per Andreev contro Joachim Johansson.
Argentina-Romania (4-1): Crivoi si porta in vantaggio di un break contro Schwank, ma l’argentino non ci sta, recupera e chiude in due set. Il punto della bandiera per i rumeni arriva comunque da Ungur, che supera Monaco in tre set.
Cile-Usa (1-4): ci ha provato, Capdeville, a ripetere l’impresa della prima giornata, e fino alla fine del secondo set i cileni ci credevano, visto un Roddick tutt’altro che brillante. Sul 6-3 6-6 il tie-break decisivo, che consegna il secondo set all’americano riequilibrando l’incontro. Da quel momento in poi A-Rod sale di tono quanto basta per regalare il punto decisivo agli americani. Chiude la giornata un Isner tutt’altro che brillante, superando in tre set Rivera-Aranguiz.
Belgio-Spagna (1-4): Rafa Nadal ha bisogno di giocare dopo l’infortunio. Solo in questa ottica si può leggere la sua presenza in campo a risultato già acquisito: il numero uno del mondo ha superato senza troppi problemi Olivier Rochus e solo Darcis, contro Feliciano Lopez, ha portato ai belgi il punto della bandiera dopo tre tie-break.
Slovenia-Finlandia (3-2): come previsto, dopo che Nieminen aveva superato Kavcic, l’ultimo punto della giornata lo porta a casa la Slovenia. Tillikainen ha provato a giocarsi la carta di Micke Kontinen, fratello minore del talentuoso Henri, assente, ma la mossa non è servita: il finlandese si è battuto, ma alla fine ha ceduto a Kavcic. Saranno gli sloveni ad affrontare l’Italia nella sfida per accedere agli spareggi.
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