di Michele Galoppini
È fatta! È la Gran Bretagna trascinata da Andy Murray a vincere l’edizione 2015 della Coppa Davis ed a riportare in terre britanniche il trofeo, ormai mancante addirittura dal 1936. Il campione scozzese ha completato l’opera oggi, vincendo il terzo punto sui tre giocati e superando il giovane talento belga David Goffin, che aveva l’arduo se non quasi impossibile compito obbligato di superare il numero 2 al mondo per tenere vive le speranze del Belgio. Una vittoria britannica praticamente conquistata dal solo Murray, unica vera punta di una squadra ancora particolarmente priva di veri giocatori di livello, ma fortunatamente dotata di un campione come lo scozzese. Risultato finale 6-3 7-5 6-3 per Murray.
È subito una dura e divertente lotta quella tra i due protagonisti (e tra i protagonisti ed il pubblico molto rumoroso), che si concretizza in ottimi scambi fin dai primi colpi. Murray serve benissimo fin dai primissimi scambi, Goffin è invece protagonista di ottime accelerazioni di dritto, come quella con cui ha chiuso, salvando una palla break, uno scambio lunghissimo e di alta qualità. Sul 2-1 senza break, in favore della Gran Bretagna, è il Belgio a tentare di ribaltare le sorti del parziale: tiene molto facilmente Goffin al servizio e con un game in risposta molto coraggioso ed in spinta arriva anche un palla break. Purtroppo per Goffin, la seconda di Murray, rischiosissima, è quasi vincente e poi il britannico tiene e mostra il pugno.
La striscia di punti consecutivi, da quel break point, si ferma solo dopo 8 scambi: la conseguenza è un break vinto a zero per Murray, che ha ormai superato le difficoltà iniziali col dritto, spesso corto ed attaccabile, e ha mostrato risposte di rovescio di primissima qualità. Al contrario Goffin non riesce a sfondare e viene portato ad andare fuori giri dalla situazione. Murray non si ferma più e sale 5-2. L’emorragia di punti lascia il segno su Goffin, che prima si salva al servizio dopo aver annullato quattro set point, ma poi cede 3-6.
Comincia bene per entrambi il secondo parziale, ma soprattutto per il belga, che di nuovo vede tra le sue mani una palla break, ma ancora una volta non convertita. Come nel primo set, la palla break non convertita porta poi grossi problemi nel game di servizio successivo, ma questa volta, dopo 12 minuti di grandissimo tennis, salvando anche numerose palle break, Goffin tiene il servizio e si carica non poco mentre va a sedersi in panchina.
Dopo questo grosso brivido belga, il match prende una direzione più lineare per coloro che sono al servizio. Sia Murray che Goffin tengono più facilmente e trascinano il punteggio verso la fine del set senza scossoni. Il livello è altissimo da parte di entrambi, Goffin ha ritrovato il suo miglior tennis e gestisce al meglio gli scambi, anche quando i due si incastrano sulla diagonale di rovescio, più a favore generalmente del britannico, Murray continua a servire molto bene, a rintuzzare i colpi d’attacco del belga ed a segnare il vincente nel momento più appropriato.
Ora anche la sfortuna vuole accanirsi su Goffin e portarsi a favore della Gran Bretagna. Avanti 5-4 sul servizio di Murray, Goffin perde due punti su vincenti davvero fortunati del britannico, che tiene a 30 con vari brividi. Sul 5-5, il nastro nega un vantaggio rassicurante nel game e Goffin perde poi il servizio. Infine, sotto 5-6 con Murray al servizio, avanti 30-0 a due punti dal break, sbaglia un attacco lungolinea vincente di un nulla e poi risponde lungo di un niente. Cede quindi il set e Murray si carica come non mai: 6-3 7-5.
Sull’orlo di un irrecuperabile tracollo psicologico, Goffin reagisce come non ci aspetterebbe. È suo il primo vantaggio importante nel set, quando il belga ruba, finalmente, il servizio a Murray e sale avanti 2-0. Chiamato a confermare il break al servizio, il belga però fa due passi indietro ed al contrario il britannico alza di nuovo il livello. Il break se ne va, ma arriva una nuova chance per il belga, quando c’è una palla break del possibile 4-2, in un game dove Murray segna però 3 ace ed una prima vincente, recuperando e impattando sul 3-3.
Come è già capitato spesso in questo match, dopo un game tenuto con grosse difficoltà, il britannico non concede nulla in risposta nel game successivo. Arriva il break addirittura a zero, contro un Goffin che sbaglia l’impossibile e consegna nelle mani di Murray un vantaggio quasi decisivo. Infatti, il servizio è una delle chiavi che sta facendo la grossa differenza: tanti gli ace di Murray, tante le seconde spinte e complicate ma soprattutto tante le prime non controllate dal belga, che al contrario troppo spesso si è affidato ad una seconda attaccabile. Così è: Murray tiene ai vantaggi, sale 5-3 e poi brekka addirittura per la terza volta nel set il belga e può festeggiare assieme a tutta la sua nazione. 6-3 7-5 6-3 il risultato finale.
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