Diario da Linz: vince la Pavlyuchenkova!

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di Michele Galoppini

Oggi la giornata è più breve ed il lavoro da fare è fortunatamente meno di quello degli altri giorni. Il primo compito da affrontare è la valigia: l’appartamento è da abbandonare a breve e quindi raccogliamo tutti i vestiti e le cianfrusaglie che abbiamo sparso in giro (spade laser comprese, ci mancherebbe!) e chiudiamo i bagagli.

CRmcTSNWoAAU-s8Fatto questo, tocca a quei video attorno alla città che in questi giorni non eravamo ancora riusciti a girare. Il tempo non è eccelso, ma questa è l’ultima nostra possibilità e quindi non abbiamo scelta; inoltre cerchiamo qualche informazione su Barbara Schett, poiché ci aspetta all’ora di pranzo una chiacchierata con lei.

Barbara è una bellissima donna e soprattutto un’interessantissima donna. Ci risponde molto volentieri e molto approfonditamente a tutte le nostre domande, e parliamo anche del più e del meno, di cosa voglia dire essere giornalisti, delle vacanze, dei futuri prospetti austriaci ed italiani, dei Krampus (googlate e capirete) e dell’accento curioso dei sudtirolesi.

CRmadw9W0AAM8UkOltre alla Schett, abbiamo brevemente intervistato anche Patricia Mayr-Achleitner, la tennista austriaca che aveva annunciato il ritiro dall’attività agonistica a luglio e che è stata protagonista qui a Linz di una cerimonia di addio al tennis. È stata molto carina la 29enne austriaca e sentirete le sue parole nel podcast che Giulio sta già preparando.

Tocca finalmente al tennis giocato, quello della finale tra Anastasia Pavlyuchenkova e Anna-Lena Friedsam. La russa si è presentata in campo con un problema muscolare ad entrambe le gambe e la gamba destra è quella che poi piano piano con l’avanzare del match l’ha fatta patire di più. Anna-Lena, dal canto suo, fisicamente era prontissima a dar lotta alla russa e ci anche a tratti riuscita, senza purtroppo per lei completare appieno l’opera, tornando a casa con la prima finale WTA in carriera.

La chiave del match è stata l’incapacità di trovare, da parte della tedesca, le soluzioni adatte per sfondare il gioco potente ma anche altamente difensivo della russa. Sostanzialmente, nessuna arma nel bagaglio della giovane tedesca era atta a sconfiggere la Pavlyuchenkova e la ricerca di variazioni e/o di discese a rete non ha sortito gli effetti desiderati. Peraltro, la russa è apparsa, soprattutto nel secondo set, in chiara difficoltà fisica e rallentata dai problemi muscolari suddetti, ma non ha mollato un punto e conquistato match e torneo.

6-4 6-3 è il risultato finale. Molto divertente è stata anche la conferenza stampa, anch’essa presente nel podcast in inglese, ma la Pavlyuchenkova aveva già scatenato alcune risate durante le premiazione, quando oltre allo staff ed a Sandra Reichel aveva ringraziato calorosamente anche le mascotte di nome Floewi, i tre leoni che hanno tenuto compagnia a tutti durante la settimana.

Abbiamo avuto anche il tempo di seguire la finale di doppio, che ha premiato Kops-Jones/Spears su Hlavackova/Hradecka, consegnando il titolo alle americane e soprattutto qualificando le americane al Master di Singapore. Le abbiamo intervistate, ed ancora una volta non perdetevi tutte le loro parole e la bella intervista nel podcast in fondo al pezzo!

Ora devo andare, questa splendida settimana termina qui, ma speriamo che la stagione 2016 arrivi presto per poter tornare a seguire dal vivo uno dei tornei WTA. Michele Galoppini e Giulio Gasparin vi salutano! Alla prossima!

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