Il sorteggio del tabellone principale della Coppa Davis 2016 è stato effettuato, per cui possiamo lanciarci in una breve analisi degli otto match di primo turno: le squadre debutteranno nel weekend dal 4 al 6 marzo, pochi giorni prima del torneo di Indian Wells e questo potrebbe già essere un fattore determinante per capire quali giocatori risponderanno alla chiamata e quali no. La Svizzera, che sfiderà fuori casa l’Italia (e quindi sulla terra) potrà contare su Federer e Wawrinka? Già nel primo turno di questo 2015 i due campioni avevano declinato la convocazione ed è altamente probabile che ciò avvenga anche il prossimo anno, considerando anche il fatto che l’insalatiera l’hanno già vinta nel 2014 (per la disperazione di molti tifosi, che sperano sempre di vedere Federer dal vivo). Ma andiamo più nel dettaglio, analizzando tutte le sfide.
Gran Bretagna – Giappone
Torna una sfida che non si disputa addirittura dal 1931 (i britannici, sull’erba, vinsero 5-0, il leader di quel gruppo era un certo Fred Perry): la squadra di Leon Smith giocherà davanti al suo pubblico, per cui il capitano sceglierà quasi sicuramente una superficie rapida (cemento indoor?). Il Giappone punterà tutto su Kei Nishikori e sull’emergente Yoshihito Nishioka, un classe 1995 da tenere d’occhio, ma il vero ago della bilancia sarà per forza di cose Andy Murray: se a novembre la Gran Bretagna vincerà la Davis, nella finale contro il Belgio, lo scozzese potrebbe anche disimpegnarsi e senza lui in campo le speranze di passaggio del turno dei britannici sarebbero quasi nulle. Staremo a vedere.
Serbia – Kazakhstan
Primo scontro di sempre tra queste due nazioni, nate meno di trent’anni fa a seguito degli sgretolamenti di Urss e Jugoslavia. Novak Djokovic non ha ancora ufficializzato il suo programma per il 2016, ma giocando in casa (e su un campo veloce) difficilmente salterà la convocazione: con lui i serbi partirebbero nettamente favoriti e solo un miracolo potrebbe salvare i kazaki, ormai stabilmente nel World Group dal 2011. Andrey Golubev e Mikhail Kukushkin tirano la carretta da anni, Aleksandr Nedovyesov è un buon cavallo che in Davis sa esaltarsi (chiedete a Fognini) ma il numero 1 al mondo sposterebbe di molto gli equilibri a favore dei padroni di casa.
Italia – Svizzera
3-3 il bilancio delle sfide precedenti, ma la Svizzera ha vinto le ultime tre (1999, 2009 e 2014, con Federer sempre decisivo): gli azzurri non battono gli elvetici dal 1980, quando a Torino il Dream Team Panatta-Bertolucci-Barazzutti-Ocleppo liquidò 5-0 una squadra trainata da Heinz Gunthardt (che poi sarebbe diventato un ottimo coach, tra i suoi allievi anche Steffi Graf). La carta terra rossa, che con tante squadre è un punto a favore per l’Italia di Fognini&co, non è necessariamente un vantaggio, perché se Federer non si esprime al suo meglio sul rosso (e comunque è uno dei migliori), Wawrinka è l’attuale vincitore del Roland Garros e su terra si è sempre ottimamente espresso. Sfortuna in teoria che potrebbe tramutarsi in fortuna all’atto pratico, poiché la presenza di Federer e Wawrinka è, come detto, fortemente in dubbio.
Polonia – Argentina
Altra sfida inedita, tra due nazioni che hanno vissuto un 2015 totalmente diverso. L’Argentina insegue la Davis da una vita, non l’ha mai vinta e anche quest’anno si è dovuta arrendere in semifinale contro il Belgio: per l’albiceleste questa insalatiera è diventata una vera e propria ossessione, passano gli anni e cambiano i giocatori, ma il risultato è sempre il medesimo. Rivedremo con la maglia della nazionale Juan Martin Del Potro? Al momento è difficile dirlo, il gigante di Tandil è fermo da mesi per i cronici problemi al polso ma in caso di completa guarigione potrebbe anche accantonare i dissapori con la propria federazione e scendere in campo, anche per rendersi eleggibile per Rio 2016 (il regolamento potrebbe tuttavia salvarlo a causa del suo lungo stop per infortunio). Per i sudamericani, tuttavia, questa potrebbe essere la classica trasferta trappola: la Polonia sceglierà di giocare sul veloce, Jerzy Janowicz è sempre un animale ingestibile (nel bene e nel male) e nel doppio la squadra partirebbe nettamente favorita, grazie agli specialisti Marcin Matkowski e Lukasz Kubot.
Francia – Canada
Quando la Francia gioca in casa è sempre difficile intuire quali saranno le decisioni del capitano, soprattutto ora che la squadra è stata riaffidata ad Yannick Noah (il quale vinse da capitano due insalatiere, nel 1991 e nel 1996). Terra o cemento? Chi saranno i singolaristi? Tutte domande che avranno risposta tra qualche mese: in teoria i francesi potrebbero scegliere un campo veloce considerando la vicinanza con Indian Wells, ma il modo migliore per disinnescare il servizio bomba di Milos Raonic sarebbe la terra battuta (dove Gael Monfils e Gilles Simon si esaltano). Anche Richard Gasquet e Jo-Wilfried Tsonga sarebbero in lizza per un posto da titolare, mentre nel Canada non ci sono molte scelte da fare: con Raonic l’impresa sarebbe più fattibile. Due i precedenti, l’ultimo nel 2012 (quando la Francia vinse 4-1 a Vancouver nel primo turno).
Germania – Repubblica Ceca
Nessun problema per i tedeschi nel playoff contro la Repubblica Dominicana: al primo turno del tabellone principale 2016 li aspetta ora la Repubblica Ceca, formazione attualmente al numero 1 della classifica mondiale (e vincitrice sull’India nei recenti spareggi). Le due squadre non si affrontano dai playoff del 2005: la Germania di Nicolas Kiefer, Rainer Schuettler e Tommy Haas vinse a fatica 3-2, Tomas Berdych conquistò entrambi i punti per il suo team (10-4, in totale, i precedenti a favore dei teutonici). Il capitano dei cechi Jaroslav Navratil dovrà essere bravo a convincere Berdych, assente contro gli indiani: con lui in campo le possibilità di qualificazione aumenterebbero, anche perché ormai Radek Stepanek può solo aiutare in doppio mentre Lukas Rosol e Jiri Vesely non danno solide garanzie. Molta curiosità attorno alla Germania: Michael Kohlmann darà una chance al giovanissimo Alexander Zverev?
Australia – Stati Uniti
Dopo 17 anni, tornerà una delle grandi classiche della Coppa Davis, ovvero la sfida tra australiani e americani (squadre che per oltre 50 anni si sono contese il prestigioso trofeo: 25-20 i precedenti, con gli Stati Uniti in vantaggio). Quante battaglie tra queste due importantissime scuole di pensiero del tennis mondiale, che però non si affrontano dai quarti di finale del 1999: l’Australia di Lleyton Hewitt e Patrick Rafter vinse 4-1 in trasferta, nello specifico “Rusty” (il quale si ritirerà agli Australian Open e quindi non ci sarà) sconfisse l’attuale capitano degli Usa Jim Courier, mentre Pete Sampras giocò solo il doppio insieme ad Alex O’Brien. Vedremo Hewitt in panchina? Chi lo sa, di sicuro i canguri sceglieranno di giocare sull’erba (o comunque su un campo velocissimo): tra i padroni di casa tornerà quasi certamente Nick Kyrgios, mentre gli Stati Uniti si affideranno a Jack Sock, il quale ha esordito in Davis nei playoff in Uzbekistan ottenendo due vittorie.
Belgio – Croazia
C’è un solo precedente tra queste due nazioni: nel 2004 i croati (guidati da Ivan Ljubicic e Mario Ancic) vinsero 3-2 nei playoff di settembre, contro un Belgio che invece schierava Olivier Rochus, Dick Norman e Gilles Elseneer. David Goffin e compagni giocheranno in casa per la quinta volta consecutiva e potranno fare di nuovo affidamento sulla terra rossa, ma la Croazia ha già dimostrato nei recenti playoff di saperci fare sul mattone tritato: vincere in Brasile senza la punta di diamante Marin Cilic è tanta roba, Borna Coric ha fatto vedere ancora una volta di avere carattere a volontà e in doppio Ivan Dodig è sempre una certezza. Cilic ci sarà senza dubbio: il campione degli Us Open nel 2014 non ha giocato alcun match di Davis nel 2015 e il regolamento per partecipare alle Olimpiadi parla chiaro: “fare parte della squadra definitiva di Coppa Davis in almeno tre occasioni nel quadriennio olimpico (requisito che Cilic ha), a patto che una di quelle occasioni sia nel 2015 o nel 2016”.
Ricordiamo infine che i quarti di finale si disputeranno dal 15 al 17 luglio, mentre semifinali e finale si giocheranno rispettivamente dal 16 al 18 settembre e dal 25 al 27 novembre.
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