L’antipasto delle due finali del Challenger di Cortina, in campo domenica alle 11 (il doppio) e alle 15 (il singolare), è il premio Chiarino Cimurri, svolto nella serata di sabato 6 e giunto alla terza edizione. La manifestazione, dedicata alla memoria di uno degli uomini di sport (e di tennis) più influenti degli scorsi decenni, ha premiato un mito della racchetta italiana come Adriano Panatta. Proprio nel quarantennale degli storici successi al Foro Italico, al Roland Garros di Parigi e in Coppa Davis a Santiago del Cile, il più vincente giocatore italiano di tutti i tempi ha ricordato l’amico Chiarino, scomparso nell’agosto 2004. “Era una persona vera, molto generosa e genuina. Forse anche troppo – ha detto Panatta -. Chiarino era acqua fresca. Queste sue caratteristiche mancano molto oggi”. Panatta e Cimurri hanno trascorso molti anni fianco a fianco: “Tra le tante cose è stato il nostro accompagnatore in molte trasferte di Coppa Davis, quando io ero capitano, e ne abbiamo viste e fatte di tutti i colori. Ricordo – sorride Panatta – che una volta gli feci uno scherzo tremendo. Omar Camporese, da sempre pupillo di Chiarino, doveva giocare un singolare proprio in Davis e la sera prima convinsi il dottore a ingessargli il braccio destro. Quando Chiarino lo vide ci rimase malissimo. Inutile dire che poi, quando scoprì lo scherzo, me ne disse di tutti i colori”.
A consegnare i premi, e a fare da gran cerimoniere della serata, è stato il direttore del torneo Andrea Mantegazza, affiancato al microfono e al tavolo dei relatori da Giorgio Cimurri, fratello di Chiarino. La cerimonia, svolta all’Hotel de La Poste in pieno centro a Cortina, ha visto premiati altri due grandi personaggi del mondo dello sport. Legati a doppio filo con la Conca ampezzana. Da una parte Giovanni Di Bona, grande ex dello sci azzurro, dall’altra Enrico Valle, presidente del comitato organizzatore delle gare di coppa del mondo di sci di Cortina d’Ampezzo nonché membro della Federazione Internazionale Sport Invernali. “Per noi è sempre motivo di grande orgoglio ricordare anno dopo anno una figura come quella di Chiarino Cimurri – ha detto il direttore tecnico del Tennis Country Club Cortina Andrea Mantegazza -, perché era un uomo di sport di assoluto valore nonché grande amico di questa città incantevole”. Durante la serata anche un curioso intermezzo ‘telefonico’, quando a chiusura della premiazione di Panatta, uno degli intervenuti in sala ha passato il proprio cellulare ad Adriano, che al di là della cornetta si è trovato il saluto di un vecchio amico come Paolo Villaggio.
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