di Andrea Martina
Prima della consueta divisione estiva tra terra rossa europea e cemento americano, alcuni protagonisti del circuito saranno chiamati a difendere i colori del proprio paese nel weekend di Coppa Davis. Nel World Group siamo ai quarti, turno solitamente abbandonato dai big poiché va a piazzarsi in calendario alla fine della doppietta Roland Garros – Wimbledon, infatti le presenze che spiccano tra tutti sono quelle dei due semifinalisti del Championship, Andy Murray (unico top 10) e Richard Gasquet, che tra l’altro avranno l’occasione di sfidarsi proprio sull’erba.
Come consuetudine sono proprio le assenze a far rumore prima dell’ingresso in campo, un aspetto che può essere imputato alla sfortunata collocazione in calendario della Davis. Quarti di finale e semifinali, infatti, si trovano subito dopo la seconda settimana di uno Slam, quindi è facile immaginarsi come i migliori che arrivano in fondo al torneo preferiscano recuperare le energie anziché immergersi in weekend impegnativi all’insegna del 3 su 5. Un problema che rimane aperto, ma al momento non vede possibili soluzioni, visto il fitto calendario dell’ATP.
Dall’altro lato, però, abbiamo delle nazioni che sono arrivate fino a questo punto perché incarnano alla perfezione il concetto di “squadra” e, pur non avendo un top 10 da schierare, possono contare su svariate soluzioni.
Senza andare troppo indietro nel tempo, basta guardare l’edizione del 2014 per ricordarsi come l’Italia riuscì ad estromettere la Gran Bretagna di Murray, ovvero grazie ad una prestazione di gruppo. In altri casi, poi, anche quando il pronostico è praticamente sbilanciato subentra la magia di questa competizione che può portare un onesto tennista come Golubev a battere in trasferta mister Wawrinka e costringere Federer a giocare il match decisivo: ovviamente parliamo dello storico 3-2 della Svizzera sul Kazakhistan in quel di Ginevra.
Entriamo quindi nel dettaglio delle sfide di domani, consapevoli che la Davis troverà sempre un modo per sfuggire ai pronostici.
Gran Bretagna – Francia (erba outdoor, Queen’s Club – London)
GBR: Andy Murray, James Ward, Jamie Murray, Dominic Inglot
FRA: Gilles Simon, Jo-Wilfred Tsonga, Richard Gasquet, Nicolas Mahut
Sicuramente è la sfida più affascinante della settimana, dato che verranno a riproporsi le stesse condizioni di Wimbledon, torneo che ha visto i convocati di entrambe le squadre mettersi in luce con ottimi risultati. Andy Murray ha saputo accettare la sconfitta avuta contro un Federer non umano, tutta la squadra fa affidamento sulla sua qualità e nei singolari parte indubbiamente favorito in ogni combinazione. James Ward teoricamente è l’anello debole della squadra, ma negli ultimi mesi i risultati hanno dimostrato il contrario: nel turno precedente di Davis ha battuto Isner sul veloce in un epico quinto set finito 15-13 e a Wimbledon ha fatto il suo miglior risultato in uno slam raggiungendo il terzo turno (cosa che lo ha portato a best ranking). La formazione britannica sembra avere anche un doppio molto interessante: Jamie Murray torna da una finale a Wimbledon e in coppia con Inglot ha giocato un match di grande qualità contro i gemelli Bryan perdendo 9-7 al quinto set.
La Francia, invece, può contare come sempre su tante possibili formazioni. Potenzialmente ha tre singolaristi che partirebbero tutti favoriti contro James Ward, quindi il doppio potrebbe essere l’ago della bilancia. Ma la posizione di Murray non è così immune da pericoli. Non va dimenticato che Gasquet è in uno dei suoi migliori momenti e sull’erba il suo tennis si trova a meraviglia, Simon ha recentemente eliminato Berdych a Wimbledon raggiungendo un ottimo quarto di finale e Tsonga (molto pericoloso su match singolo) ha già dimostrato di sapersi esaltare su queste superfici.
Fatte queste considerazioni è molto probabile che chi esca da questa sfida possa diventare un serio favorito per l’insalatiera.
Australia – Kazakhistan (erba outdoor, Darwin)
AUS: Nick Kyrgios, Samuel Groth, Thanasi Kokkinakis, Lleyton Hewitt
KAZ: Mikhail Kukushkin, Aleksandr Nedovyesov, Andrey Golubev, Dmitry Popko
Superficie e location fanno dell’Australia una facile favorita. I “canguri” possono essere la vera mina vagante della competizione sia per qualità di tennisti da schierare che per quantità. Dalle convocazioni, infatti, notiamo anche un’assenza eccellente, ovvero quella di Bernard Tomic (in lite aperta con la federazione). Ma questo non dovrebbe essere un problema, visti i convocati scelti da Masur.
Il Kazakhistan ormai è una realtà del World Grupo e questo grazie a prestazioni che vanno sempre oltre le aspettative. In questo weekend i match di Kukushkin saranno il punto di riferimento per loro e se dovesse ritrovare la stessa condizione con cui ha affrontato a Marzo l’Italia, il confronto potrebbe regalare qualche sorpresa.
In chiusura occorre specificare che questa sarà l’ultima Coppa Davis giocata da Lleyton Hewitt e riportare l’Australia alla vittoria dopo 12 anni potrebbe essere il passaggio di testimone perfetto per la nuova generazione.
Argentina – Serbia (terra indoor, Buenos Aires)
ARG: Leonardo Mayer, Diego Schwartzman, Federico Delbonis, Carlos Berlocq
SRB: Viktor Troicki, Dusan Lajovic, Janko Tipsarevic, Nenad Zimonjic
Questo confronto ruotava attorno a Novak Djokovic. Ora che il serbo ha deciso di riposarsi dopo la vittoria di Wimbledon, la situazione cambia radicalmente.
Nonostante questa non sia la miglior Argentina degli ultimi anni, potrebbe essere sufficiente per raggiungere un’importante semifinale. Il capitano Orsanic ha scelto intelligentemente di confermare la formazione che ha battuto il Brasile nell’emozionante ottavo di finale di Marzo. Si prevedono sicuramente delle maratone e questa potrebbe essere l’occasione giusta per il salto di qualità di Leonardo Mayer, l’unico che può prendersi sulle spalle la squadra.
I serbi, invece, hanno alcuni certezze su cui puntare (un ottimo Troicki in singolo e Zimonjic in doppio) e diversi dubbi su Lajovic e Tipsarevic. Il primo, finito fuori dalla top 100, in realtà ha dimostrato una crescita tennistica importante negli ultimi mesi ed ha anche messo in difficoltà Wawrinka al Roland Garros, se affronta le partite con personalità potrebbe essere la sorpresa della settimana. Per Tipsarevic, invece, la situazione è molto più complicata: rientrato dopo un lungo stop, non vince un set da oltre due mesi ed è molto più probabile che la sua convocazione sia stata fatta in funzione del doppio.
È ovvio che in tutto questo l’atmosfera del pubblico di Buenos Aires potrebbe fare la differenza.
Belgio – Canada (terra outdoor, Middelkerke)
BEL: David Goffin, Steve Darcis, Ruben Bemelmans, Kimmer Coppejans
CAN: Frank Dancevic, Filip Peliwo, Daniel Nestor, Adil Shamasdin
Il torneo di Wimbledon è stato deleterio per le sorti del Canada in questa competizione. Mancheranno sia Raonic (infortunio al piede) che Pospisil (30 set giocati in 10 giorni di Championshp). Con l’aggiunta della terra rossa come superficie, le speranze canadesi sembrano essere praticamente nulle, solo il doppio potrebbe dare notizie confortanti.
La formazione di casa, invece, arriva nelle migliori condizioni e con un Goffin continuamente in crescita. Al Belgio manca una semifinale da 16 anni e questa sarà un’occasione da cogliere al volo. Ma la situazione apparentemente comoda potrebbe in realtà essere un’arma a doppio taglio. Anche nel turno precedente la squadra di Goffin partiva favorita contro la Svizzera orfana di Federer e Wawrinka, ma bastò uno straordinario Laaksonen per mettere tutto in discussione e portare la sfida al quinto match.
In tutti questi forfait, l’unica certezza è che quest’anno la dea bendata gioca con la formazione belga.
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