di Sergio Pastena
La stagione del cemento americano ormai è entrata nel vivo, i punti in palio sono tanti e già le classifiche cominciano a risentirne. Purtroppo uno dei cambiamenti più vistosi è quello della nostra Flavia Pennetta, che in questo mese si trova a dover difendere i risultati eccezionali dell’anno scorso. A guardare i tabelloni, anche questa settimana a Cincinnati Flavia ha fatto bene, arrivando ai quarti di finale da testa di serie numero 11 e impegnando Kim Clijsters, che poi ha vinto il torneo. A guardare la classifica, però, anche questi risultati purtroppo non bastano: la brindisina scende ancora in classifica, al numero 20, in virtù delle semifinali dell’anno scorso che non è riuscita a difendere. In realtà l’impressione è che sia in crescita e che i risultati non siano da buttare, ma il metro di paragone è di quelli difficili da sostenere. Resta ancora da difendere la cambiale più importante, quella degli Us Open, ma prima ci sono New Haven e, soprattutto, la Rogers Cup di questa settimana, unica nota stonata del fulminante agosto 2009 di Flavia: solo 60 i punti da difendere, c’è la possibilità di recuperare qualcosa in graduatoria.
Ma veniamo alle altre: come detto il torneo l’ha vinto Kim Clijsters, che fino alla finale non ha avuto praticamente rivali e non ha lasciato un solo set per strada. All’ultima partita è anche arrivata fresca, perché in semifinale ha beneficiato del ritiro dopo pochi games di Ana Ivanovic, che ha comunque dimostrato di poter tornare a buoni livelli. La dimostrazione più impressionante da questo punto di vista, però, l’ha data Maria Sharapova. Masha ha giocato un torneo impeccabile: opposta al primo turno alla Kuznetsova (sorteggio davvero sfortunato) l’ha superata in tre set per poi spazzare via Petkovic, Radwanska e Bartoli. In semifinale ha faticato di più contro la Pavlyuchenkova e si è arresa solo all’ultimo atto contro la Clijsters dopo essersi trovata avanti 6-2 5-3 e aver sprecato tre match point. Roba da mangiarsi le mani, anche perché vincendo il torneo la Sharapova sarebbe rientrata nella Top Ten, invece tocca alla belga fare un bel salto in classifica dal numero 7 al numero 4, confermando l’impressione di essere una delle poche avversarie credibili, se non l’unica, per Serena Williams. Ancora non pervenuta la Jankovic, che cede al secondo turno contro la Amanmuradova, l’uzbeka famosa per il suo fisico a forma di armadio Ikea, che era scivolata fuori dalle Top 100. Escono presto anche Dementieva e Wozniacki, a testimonianza di uno stato di forma non eccezionale per gran parte delle top players che mischia un po’ le carte in tavola.
Male, purtroppo, le altre italiane. Sara Errani fa il suo, battendo la qualificata italiana Hampton prima di cedere alla Na Li, Roberta Vinci non riesce a battere una Dinara Safina ancora in crisi, ma soprattutto delude ancora Francesca Schiavone, eliminata subito dalla Vesnina. La leonessa, ormai è cosa nota, dopo l’impresa del Roland Garros non ci ha più capito granchè, ma dovrebbe cercare di cambiare marcia prima possibile, se non altro per difendere il quarto turno agli Us Open. La milanese può vivere di rendita ancora per un po’ con i punti del Roland Garros, ma deve sfruttare questo periodo per cercare di ritrovare il suo gioco. In generale, comunque, lo stato di forma del nostro tennis non pare malvagio (Schiavone a parte), ma manca lo spunto, la vittoria fuori programma, specie dalle seconde linee.
Questa settimana il carrozzone della Wta si sposta in terra canadese, a Montreal, dove è in programma la Rogers Cup. Un altro torneo che assegna punti pesanti e che dovrebbe definire gli equilibri di classifica in vista dello slam americano. Tra le iscritte figurava anche Venus Williams, che però si è cancellata: Serena non si era proprio iscritta, quindi la prima testa di serie toccherà ancora a Jelena Jankovic, anche se la serba non è più la numero due delle classifiche, scavalcata dalla Wozniacki. Francesca Schiavone avrà un bye e poi incontrerà la vincente di Makarova-Hradecka. Al terzo turno avrebbe probabilmente un impegno molto complesso contro una Sharapova decisamente “on fire”. Flavia Pennetta, invece, parte con la Hantuchova e quindi trova la vincente di Kleybanova-El Tabakh. Al terzo turno, eventualmente, ci sarà la Wozniacki. Presente anche Sara Errani, che affronta la qualificata Benesova e poi eventualmente la Jankovic: visto come sta giocando la serba, il sorteggio non è necessariamente malvagio. Purtroppo le altre azzurre impegnate nelle qualificazioni sono andate tutte fuori al secondo turno e tutte in match nei quali partivano favorite (la Vinci contro la Mattek-Sands, la Garbin contro la El Tabakh e la Brianti contro la Halep) quindi la pattuglia italiana sarà meno nutrita del solito (ma si spera non meno combattiva).
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