Tennis nel mese di gennaio vuol dire Australian Open e i tornei che si giocano nelle due settimane che precedono lo Slam down under sono spesso relegati ad essere un semplice antipasto per pubblico e giocatori stessi. Non tutti nel circuito possono però permettersi il lusso di giocare a rodaggio ridotto nelle prime partite della stagione e per coloro che non hanno l’opportunità di mettersi in mostra nella sfavillante vetrina di Melbourne è fondamentale riuscire a racimolare il maggior numero di punti possibile nel “ricco” calderone offerto da challenger e futures.
Non a caso l’MVP delle prime due settimane di challenger è Janko Tipsarevic che non è stato minimamente sfiorato dall’idea di mettere piede in Australia a dispetto del suo ranking che gli avrebbe dato l’opportunità di entrare nel tabellone di qualificazione. Il serbo ha preferito iniziare il 2017 giocando i due challenger di Bangkok ed è stato ripagato con il trionfo in entrambe le occasioni battendo nelle due finali rispettivamente Kavcic e il cinese Li Zhe e con un salto di ben 40 posizioni in classifica che gli hanno permesso di portarsi nuovamente a ridosso della top 100. Convincenti le prestazioni offerte da Tipsarevic che è riuscito ad imporre il suo gioco ed ha lasciato per strada un solo set nelle due settimane passate nella capitale thailandese, complice un field di partecipanti non entusiasmante specialmente nel secondo torneo dove l’assenza dei giocatori impegnati in Oceania in ottica Slam ha aiutato il trentaduenne di Belgrado che non si è lasciato sfuggire l’occasione. A trarre maggior profitto del livello particolarmente basso del torneo è stato il finalista Zhe Li, che è riuscita ad agganciare la prima finale a livello challenger in singolare della sua carriera (attualmente vanta due successi a livello di doppio). Il percorso del cinese verso la finale non è stato particolarmente impegnativo eccezion fatta per la vittoria ottenuta in semifinale contro Garin, tra le vittime del cinese nella settimana anche Alessandro Bega (unico italiano impegnato a Bangkok).
In contemporanea al secondo successo di Tipsarevic in Thailandia è maturata la vittoria di Dudi Sela nel challenger di Canberra, che ha visto ai nastri di partenza ben otto top 100. In finale il tennista di Kiryat si è imposto col punteggio di 3-6 6-4 6-3 sulla testa di serie numero 1 del torneo Jan-Lennard Struff; per l’israeliano è il 21esimo successo Challenger in carriera a conferma dell’ottimo inizio di stagione che lo ha visto arrivare in semifinale nell’Atp 250 di Chennai la settimana precedente.
Torneo della capitale australiana che ha visto tre over 30 tra i quattro semifinalisti (unica eccezione il finalista Struff), complici anche le premature eliminazioni di Gerald Melzer ed Herbert rispettivamente seconda e terza testa di serie del torneo. Oltre al vincitore del torneo i due “anziani” ad essere arrivati al penultimo atto del torneo sono Steve Darcis e Alejandro Falla. Il colombiano per la seconda settimana consecutiva si è fermato ad un passo dalla finale in Nuova Caledonia; la sua eliminazione è avvenuta per mano di Mannarino che il giorno dopo ha interrotto con un 6-3 7-5 la grande cavalcata del serbo Milojevic.
Nella prima settimana del 2017 si è giocato anche il challenger di Happy Valley dove la vittoria di Gojowczyk è stata messa in secondo piano dallo straordinario torneo giocato dall’australiano classe ’97 Omar Jasika, che ha sfruttato la wild card assegnatogli dagli organizzatori. Il diciannovenne di Melbourne ha giocato un ottimo torneo e ha imposto il suo tennis per buona parte del torneo, seppur non abbia portato a casa scalpi di rilievo ma in compenso i punti della finale sono risultati fondamentali per poter provare la corsa verso le Nextgen Atp Finals.
Tra gli under 21 che hanno iniziato la stagione in modo positivo c’è anche Christian Garin, che a differenza del collega australiano non ha avuto un exploit ma si è mostrato continuo raggiungendo un quarto di finale e una seminale nei due tornei giocati a Bangkok. L’unico rammarico del cileno potrebbe essere quello di non essere riuscito ad approdare all’ultimo atto del torneo nella seconda settimana alla luce della sconfitta nella partita contro il cinese Zhe Li, che lo vedeva favorito.
Un altro giocatore ripagato dalle sue scelte di programmazione è Daniel Altmaier, che a differenza di Garin aveva chiuso il suo 2016 in Thailandia giocando dei futures. Il tedesco classe ’98 alla sua prima apparizione nel main draw di un challenger ha raggiunto un insperata semifinale approfittando di un tabellone che lo ha messo di fronte ad avversari tutt’altro che irresistibili (aiutato dalle sconfitte delle teste di serie nella sua parte di tabellone), prima dell’inevitabile sconfitta nel match contro Tipsarevic.
Dal circuito futures difficilmente in questa stagione usciranno nomi per il master di Milano ma i prospetti che al momento frequentano il gradino più basso del circuito professionistico sono numerosi e alcuni di loro dalla prossima stagione potranno senz’altro fare la voce grossa a livelli più alti. A partire dal canadese Felix Auger-Aliassime (attualmente numero 2 del Ranking Itf U18) che ha iniziato la nuova stagione raggiungendo la finale nel futures di Plantation (Florida), anche se il suo torneo è stato parzialmente rovinato dal tracollo avuto in finale contro il domenicano Cid Subervi che ha avuto la meglio col parziale finale di 6-7 7-6 6-0. Ma l’under 21 che ha avuto il miglior rendimento a livello futures in questo avvio di 2017 è stato senz’ombra di dubbio lo svedese Carl Soderlund. Il classe ’97 che dallo scorso giugno ha iniziato l’avventura in NCAA con i Virginia Cavaliers è riuscito a collezionare una finale e una semifinale nelle due settimane passate in California. Risultati non del tutto inaspettati per il 19enne che nella scorsa stagione era riuscito ad ottenere vittorie di rilievo con giocatori del livello di Groth, Gimeno Traver e l’azzurro Fabbiano.
Capitolo futures che ha visto il tennis azzurro impegnato solo in Tunisia dove ben otto giocatori italiani si sono presentati in main draw, anche se l’unico risultato degno di nota è il quarto di finale raggiunto da Fabrizio Ornago che è stato fermato con un doppio 6-2 dall’ungherese Balazs.
Leggi anche:
- None Found