La settimana ATP ha regalato diversi spunti di riflessione, a partire dal ritorno alla vittoria di Dolgopolov all’ingresso in top-10 di David Goffin passando per Memphis che nel primo anno senza Nishikori cade nella più totale anarchia oltre a sancire il momento molto cattivo di due giovani americani tra i più attesi come Donaldson e Fritz, mentre Kozlov riappare…
- Alexander Zverev (340 pt.). Pensare che un diciannovenne possa avere una bestia nera sembrerebbe quasi prematuro se questo diciannovenne non fosse l’under-21 più atteso del pianeta e se non avesse già incontrato lo stesso avversario cinque volte in meno di un anno perdendoci in quattro occasioni. Zverev-Thiem è ormai un piccolo classico, l’austriaco sembra avere l’arma segreta per annullare le armi del poco più giovane collega e l’ha dimostrato al primo turno dell’ATP 500 di Rotterdam estromettendo al primo turno il fresco campione di Montpellier. Niente punti per Zverev questa settimana quindi, ma la testa della race resta saldamente sua, in attesa di vedere se l’aria di Marsiglia somiglierà a quella di Montpellier.
- Daniil Medvedev (205 pt.). Settimana a bocce ferme per il russo di Antibes dopo i quarti di Montpellier e la sua race resta invariata. Ripartirà anche lui, come Zverev, da Marsiglia dove le condizioni veloci potrebbero favorire il suo gioco rapido ed esplosivo.
- Noah Rubin (165 pt.). Anche il newyorkese Rubin è rimasto fermo dalle competizioni questa settimana dopo i fasti australiani della precedente e il ping-pong da una costa all’altra dell’oceano pacifico. Pausa meritata per lui che ha già cinque tornei registrati da inizio 2017.
- Andrej Rublev (159 pt.). Mentre scriviamo il giovane moscovita è impegnato nel tabellone di qualificazioni del torneo di Marsiglia dove spera di accedere al tabellone principale. A livello challenger in Francia Rublev ha dimostrato di sapersi fare ben valere e nelle condizioni finora mostrate quest’anno, di continuità di allenamento e risultati, pensare che possa far bene a livello ATP non è un’idea peregrina. La settimana in analisi non gli ha portato alcun punto per via dell’eliminazione, un po’ a sorpresa, subita nel primo turno delle qualificazioni dell’ATP500 di Rotterdam, dove avrebbe potuto sicuramente riscuotere qualcosa di più contro la wild card locale Van de Zandschulp, ma le sostanziali immobilità della race non lo hanno scostato dal quarto posto.
- Hyeon Chung (157 pt.). Ancora in scarico il coreano dopo il probante fine-settimana di Davis, rimane quinto nella race in virtù dei punti accumulati in precedenza. Impegnato questa settimana a Delray Beach ha precocemente finito la sua corsa perdendo, un po’ a sorpresa, nell’ultimo turno di qualificazioni dal belga Coppejans (36 62 62).
- Omar Jasika (135 pt.). Settimana a racchette ferme anche per Jasika questa dopo che anche lui, come Rubin, ha già messo a bilancio cinque tornei giocati quest’anno.
- Frances Tiafoe (111 pt.). Dopo San Francisco è tempo di riposare anche per Tiafoe che si tiene lontano dal challenger di Tempe e anche dall’ATP 250 di Delray Beach.
- Ernesto Escobedo (97 pt.). Torna in classifica il rappresentante in quota latinos dell’attuale multiculturale scuderia USTA. Ancora pochi match giocati per lui nel 2017 e non tutti all’altezza del suo tennis di indubbia qualità e solidità. Dopo il flop di Maui, con l’eliminazione al primo turno subita da Go Soeda, è tornato a giocare nel challenger di Tempe dove ha eliminato in relativa scioltezza Ramanathan e l’azzurro Caruso salvo poi perdere in tre set ai quarti di finale da Dennis Novikov (64 67 64).
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