Ci siamo! Giovedì prenderà il via la quarantunesima edizione del torneo di Indian Wells, dal 2009 noto ufficialmente con la denominazione di BNP Paribas Open. E’ la prima tappa del circuito Master 1000, è il torneo che per ragioni di grandezza, storia e prestigio può essere considerato il più importante di categoria, quello più ambito. A differenza delle altre tappe a livello 1000 (insieme a Miami) si svolge in dieci giorni anziché nella canonica settimana e, soprattutto, ha un tabellone a 128 (come gli Slam) con 32 bye però riservati ad altrettante teste di serie.
Storia recente del torneo. Il prestigio di un torneo lo si vede spesso anche dal calibro dei suoi vincitori. In questo senso l’appuntamento californiano può dirsi in linea con gli Slam. Ben 10 delle ultime 11 edizioni sono state, infatti, fagocitate dal formidabile trio Federer-Nadal-Djokovic. L’unico a riuscire a ritagliarsi un posto tra i cannibali fu Ivan Ljubicic, che nel 2010 con dieci giorni magici firmò l’ultimo capolavoro della carriera. Il giocatore che detiene il record di successi ad Indian Wells è, manco a dirlo, Roger Federer: lo svizzero vanta quattro titoli sui campi dell’Indian Wells Tennis Garden in virtù della tripletta conseguita dal 2004 al 2006 nell’Età dell’oro, divenuta poi poker grazie al trionfo nel 2012 in finale su john Isner. Per il resto, tre titoli più una finale a testa per Rafa Nadal e Novak Djokovic, così come sono tre i successi di Michael Chang e Jimmy Connors. Dodici mesi fa ad imporsi fu proprio il fuoriclasse di Belgrado che riuscì a venire a capo di un ottimo Federer, domato solo al tie break del terzo set dopo una rimontona nella frazione decisiva.
Il tabellone. Nella nottata italiana è stato sorteggiato il tabellone che gode della presenza di tutti i più forti giocatori del mondo. Come al solito, si è scatenata la caccia a trovare chi dei big è stato più fortunato nel sorteggio. Un discorso piuttosto inutile a priori ma, tuttavia, inevitabile da affrontare in sede di commento. Passiamo, quindi, ad analizzare quarter by quarter il tabellone partendo, ovviamente, dalla parte alta.
Primo quarto. A presidiare la parte alta del tabellone è ovviamente Novak Djokovic, primo giocatore del mondo. Il serbo aprirà la sua campagna da defending champion con Baghdatis o Vesely. Al terzo turno potrebbe concretizzarsi il derby con l’amico e connazionale Troicki, anche se la testa di serie è Benneteau. Ottavi di finale contro un big server (Isner o Anderson) per poi fronteggiare nei quarti presumibilmente David Ferrer. Dalla parte dello spagnolo sarà molto interessante assistere al ritorno in gara di Marin Cilic, fermo dalle Finals dello scorso anno.
Secondo quarto. Dalla parte di Djokovic c’è Andy Murray. Abbastanza fortunato (sulla carta) lo scozzese che dovrebbe avere ben pochi problemi fino ai quarti di finale. Esordio non morbidissimo per Andy che se la vedrà col vincente tra due degli eroi dello scorso weekend di Coppa Davis: Kukushkin o Pospisil. Dopodiché terzo turno abbastanza agevole con Kohlschreiber non al top ed ottavi di finale dove, a rigor delle teste di serie, dovrebbe incontrare Fognini o Gulbis ma, visto lo stato di forma di entrambi, difficilmente li troverà. A livello di quarti, invece, il giocatore più accreditato ad entrare in rotta di collisione con Murray è Kei Nishikori, quel Nishikori appena risorpassato nel ranking ma col quale ha perso l’ultimo match disputato alle Finals londinesi.
Terzo quarto. A dominare il terzo quarto di tabellone è Rafa Nadal. Lo spagnolo, che torna sulla terra dopo la trasferta sudamericana su terra, ha la strada spianata fino ai quarti di finale dove ad attenderlo troverà presumibilmente Milos Raonic. Esordio soft con un qualificato o Sijsling per proseguire con Young o Chardy fino ad affrontare Simon o Gasquet in ottavi. Cammino più che agevole anche per un Nadal non al top. Molto interessante, invece, l’ottavo di Raonic: per il canadese possibile terza sfida stagionale con Bolelli al terzo turno, mentre in ottavi Raonic potrebbe trovare Dimitrov, anche se la scarsa forma di quest’ultimo ed un possibile esordio con Kyrgios non strizzano l’occhio a tale soluzione.
Quarto quarto. Si arriva, infine, nell’ultima porzione di tabellone. Qui a comandare è Roger Federer, numero due del seeding e del mondo. Esordio non banale per lo svizzero che se la vedrà col vincente di Schwartzman-Janowicz col secondo favorito. Al terzo turno possibile rivincita con l’azzurro Seppi, suo giustiziere a Melbourne. L’avversario degli ottavi di finale, invece, uscirà probabilmente dalla sfida tra Leo Mayer e Bautista Agut, mentre ai quarti in rotta di collisione c’è l’amico e connazionale Wawrinka. Tuttavia Stan, prima di arrivare ai quarti, dovrà vedersela con Tomas Berdych, l’avversario più pericoloso al di fuori delle prime otto teste di serie.
Capitolo italiani. Sono tre i portacolori azzurri nel torneo californiano, due dei quali inseriti tra le teste di serie e, quindi, esonerati dal primo turno. L’unico che già è a conoscenza del suo avversario è, dunque, Simone Bolelli. Il talento di Budrio per cancellare parzialmente la delusione-Davis dovrà battere Thomaz Bellucci col quale ha perso due match su tre, vincendo però l’unico sul cemento. In caso di vittoria, ci sarà una nuova sfida a Raonic, la terza nel 2015 col parziale momentaneamente in equilibrio. Per quanto riguarda, invece, Fabio Fognini, questi avrà il bye al primo turno ed esordirà col vincente della sfida tra un qualificato e Mannarino. Col francese il ligure ha il bilancio in parità (1-1), ma ha perso nettamente l’ultimo precedente a Flushing Meadows la scorsa estate. Brutto sorteggio per Andreas Seppi, che affronterà al secondo turno Youzhny o un qualificato (5-1 pesante per il russo negli head to head), per guadagnarsi la rivincita con Federer.
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