Mentre nelle sale cinematografiche esce il film biografico dedicato a Borg e McEnroe, protagonisti di un’epoca in cui il tennis aveva un sapore romantico, possiamo archiviare questa stagione sportiva, come una delle più esaltanti degli ultimi tempi. In particolare quello che abbiamo visto e a cui abbiamo assistito durante la prima settimana di ottobre è stato il preludio per il grande autunno del tennis maschile, in particolare. Proprio in questi giorni Milano con il Next Gen ATP Finals sarà protagonista del torneo indoor con un premio di 1 milione e 275 mila dollari. La cinque giorni di tennis milanese farà quindi da preludio alle ATP Finals di Londra che si disputeranno tra il 12 e il 19 novembre. Ed è proprio qui che ci si raccorda con la fiction di Borg e McEnroe, passando poi ai vari Sampras, Agassi, per arrivare ai contemporanei Federer e Djokovic.
Naturalmente nel corso di questi quasi 50 anni, sono cambiati nome, sede e superficie. Non è cambiato però il periodo in cui questi ATP Finals vengono disputati. Appuntamento fisso del tennis che più conta, dal 2009 l’evento di svolge a Londra nella O2 Arena, sede che è ormai confermata fino al 2020, fatto che rende Londra quasi come New York, dove al Madison Square Garden sono state disputate 13 edizioni, contro le 12 inglesi. Così le ATP Finals, nate come Masters Grand Prix, nell’epoca ormai storica a cavallo tra anni settanta e fine ottanta, sono stati ospitati in 14 città sparse per il mondo, da Tokyo a Parigi e da Melbourne a Boston. Dopo il periodo newyorkese invece si sono svolte tra Francoforte, Sydney e Shanghai. Londra quindi è diventata la casa delle ATP Finals da poco tempo. Il campione Roger Federer è quello che più di tutti ha attraversato questa fase di transizione, ottenendo sei successi tra il 2003 e il 2011, senza contare le quattro finali perse per un soffio in qualche caso.
Ed è proprio il tennista svizzero l’atleta che conta il maggior numero di partecipazioni alle Finals, ben 15. Si tratta dell’ennesimo record, visto che ha così scalzato con questa nuova partecipazione Agassi, fermo a quota 14. Ricordiamo poi le 11 partecipazioni di Boris Becker e di Pete Sampras. Durante questa nuova edizione seguita in esclusiva da William Hill il numero uno per le scommesse in Italia non ci sarà Novak Djokovic, il quale vincendo le ultime 4 edizioni è entrato di diritto nel gotha con Lendl e Sampras. Il serbo però ha centrato tutte le finali che ha disputato a differenza degli altri tennisti. Queste sono le premesse per le ATP Finals di Londra, dove il tennis torna ancora una volta protagonista come abbiamo già potuto vedere dopo gli Open asiatici dello scorso mese di ottobre. Il tennis che più conta sarà quindi tutto sintonizzato su Londra e su questa nuova otto giorni di gare che potrebbe dirci molto per quanto riguarda una stagione che già fino a questo punto ha mostrato di essere sempre imprevedibile e ad alto contenuto tecnico e dello spettacolo visto durante le singole gare.
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