Il pomeriggio nella città di Leopardi comincia con la finale di doppio qui al TC Guzzini dove si sta svolgendo il più importante torneo italiano su cemento indoor della stagione tennistica: da una parte la coppia azzurra composta dai giovanissimi Andrea Vavassori e Julian Ocleppo, dall’altra la coppia francese Halys/Eysseric. I due azzurri erano alla prima finale a livello challenger in assoluto ma non hanno minimamente tremato al cospetto dei più titolati e esperti avversari. Questa dimostrazione di grande personalità fa ben sperare. Andrea Vavassori è cresciuto a Pinerolo col papà Maestro Davide ed ora fa base a Tirrenia essendo entrato nel progetto FIT Over 18 coordinato da Umberto Rianna, Julian Ocleppo è il figlio del davisman anni 80 Gianni, che ovviamente da bimbo lo ha formato ed ora fa base al Match Ball Bra dei Fratelli Puci, seguito qui a Recanati da Coach Dmitry Morolev e dal preparatore Mauro Atencio. Si muovono bene in campo i due azzurri e questa finale se la sono meritata per come hanno giocato. Il primo set è stata la dimostrazione della grande grinta e capacità di stare sul pezzo di questi due ragazzi: lo hanno portato a casa al tie break, nonostante per tutto il primo set non riuscissero a far punti sul servizio degli avversari. Hanno però servito divinamente e lottato punto su punto meritando il successo nella prima partita. Il secondo set cominciava addirittura meglio con i due azzurri che si portavano avanti 3-1 e servizio, quando un breve ma doloroso black out della coppia piemontese gli toglieva quella sicurezza e ne regalava in quantità agli avversari. Il break subito a zero nel quinto gioco del secondo set segnava il cambio di rotta del match, l’inerzia del match si spostava a favore dei francesi che nel tie break finale a 10 punti si portavano nettamente avanti. A quel punto Vavassori e Ocleppo, con più nulla da perdere, han cominciato a forzare anche risposte e colpi di apertura e han recuperato rimettendo in piedi il match sul 10 pari! 2 punti di fila dei francesi però han consegnato il trofeo in mani transalpine con buona pace del tifo azzurro e comunque si defnisce una settimana positiva questa dei due giovani emergenti del tennis italiano.
Nella prima semifinale del singolare continua il sogno di Viktor Galovic, proveniente dalle qualificazioni, e quindi in fiducia massima. In questa settimana il croato che parla un italiano perfetto, figlio di un campionista eliminando così il clichè che vede il tennista sempre proveniente da classi sociali agiate, sta trovando ritmo e sicurezza nelle sue giocate, che uniti ad una potenza e una classe innata ne stan facendo una vera e propria mina vagante. Una mina esplosa anche oggi purtroppo deflagrando in prossimità di Caruso e spegnendone le velleità, con due set dall’andamento simile. Galovic che bombardava a destra e manca comandando il gioco, Salvo caruso invece un filo meno “cattivo” del solito, meno dinamico. Si tratta ovviamente di piccoli dettagli che a questo livello fanno la differenza. Una sola palla break lasciata nel primo parziale da Caruso con Galovic che l’ha sfruttata a dovere. Nel secondo set il primo ad avere chance è stato proprio Caruso, ma nell’unica occasione Galovic ha sfoderato un ace frustrandone l’ardire. Subito dopo Caruso è andato a servire sotto 4-5 ed ha subito un po’ di pressione finendo col perdere il match, che in fondo è girato su pochi punti. Per Caruso anche settimana comunque positiva suggellata dal best ranking conquistato.
Galovic in finale affronterà Mirza Basic che ha sconfitto il nostro Luca Vanni in 3 set tutti finiti al tie break, dopo 3 ore di gioco durissimo. Primo set per il Lucone nazionale al tie break. Partito malino nel set, con un break subito presto, Vanni è riuscito a controbrekkare immediatamente l’avversario non lasciandolo andar via e stoppando uno scatto che a livello emotivo poteva dir molto. Il toscano , attualmente numero 121 ATP, poi al tie break non lasciava scampo a Basic, tennista bosniaco sempre complicato da affrontare perché serve bene e scambia con altrettanta sicurezza. Il match va avanti con scambi intensissimi e i due giocatori di nuovo si brekkano e controbrekkano ad inizio set, per poi mantenere il servizio. Sembrano entrambi stanchissimi, e si lamentano spesso dei giudici di linea. Vanni chiede di pulire il campo, sia per le gocce di sudore che lo rendono scivoloso sia perché sporcato da non si capisce cosa. Lucone ha due match point sul servizio dell’avversario, ma su uno è bravo Basic a trovare una prima palla ingiocabile, sul secondo Vanni manda in corridoio una risposta su cui poteva fare meglio. Nervosi entrambi si ritrovano al tie break, dove però stavolta è Basic ad avere la meglio. Nonostante Vanni apparisse meno mobile e Basic, pur stanchissimo, più centrato, il toscano porta all’ennesimo tie break il bosniaco che chiude con 2 ace 7-2.
La finale di domenica si presenta incerta, perché da una parte Basic ha una classifica superiore e maggiori abitudine a questo livello, tanto da aver già vinto questo torneo nel 2015, dall’altra Galovic ha dovuto pur facendo piùi ncontri, sprecare meno energie atletiche. Il croato è alla prima finale a livello Challenger.
GUZZINI CHALLENGER – RECANATI, ITALY
€43,000
3-9 JULY 2017
RESULTS – JULY 08, 2017
Men’s Singles – Semifinals
[5] M. Basic (BIH) d [1] L. Vanni (ITA) 67(3) 76(4) 76(2)
[Q] V. Galovic (CRO) d [7] S. Caruso (ITA) 63 63
Men’s Doubles – Final
[1] J. Eysseric (FRA) / Q. Halys (FRA) d [WC] J. Ocleppo (ITA) / A. Vavassori (ITA) 67(3) 64 12-10
ORDER OF PLAY – SUNDAY, JULY 09, 2017
CENTRALE start 9:00 pm SINGLES FINAL
[5] M. Basic (BIH) vs [Q] V. Galovic (CRO)