Foto e articolo di Giulio Gasparin (@giuliogasparin)
(in foto Giorgio Tabacco, in homepage Maria Bondarenko)
Il match di giornata, purtroppo, quest’oggi non è stato segnato dal tennis di altissimo livello, come successo in altre partite di cui potrete leggere in seguito, ma dal genitore di una delle bambine che oggi sono scese in campo, che si è reso protagonista di uno degli eventi più brutti a cui abbia assistito durante un match tennistico. Nell’ultimo singolare in programma sul centrale si sono affrontate Matilde Paoletti e la qualificata di passaporto polacco Giulia Barberini. Quest’ultima ha mostrato le doti con un si è fatta strada fino a questi quarti di finale, mettendo in luce grande potenza da fondo, soprattutto con il dritto da ferma. La Paoletti però dal canto suo si è dimostrata più solida in tutti i fondamentali, scardinando la potenza della sua avversaria con abili variazioni di angolo e profondità, tenendola sempre sulla difensiva e costringendola a rischiare più del necessario per uscire dalla posizione di scacco sotto cui era tenuta. Anche il servizio non ha aiutato la polacca come avrebbe sperato, regalando troppi punti con doppi falli di cui si è spesso lamentata con il suo angolo, senza però trovare una soluzione.
Sul 6-0 3-0 a favore della Paoletti, il giudice è sceso in campo per dare un penalty point alla ragazzina polacca, causa un padre molto vocale nelle sue indicazioni da bordo campo. A quel punto la ragazzina è scoppiata in lacrime, ma quanto sarebbe successo nei minuti successivi non era prevedibile. Il padre allora è scattato in piedi urlando alla figlia parole che suggerivano una cospirazione a loro danno a cui ha aggiunto: “Non dargli questa soddisfazione, stringi la mano e vattene.” La bimba è andata a raccogliere le palline per andare a servire, ma il padre ha ripetuto con insistenza quanto sopra e alla fine la bimba, nello stupore generale, si è ritirata tra mille singhiozzi.
A questo punto possiamo andare per ordine cronologico, iniziando dal match di apertura sul campo centrale, dove si sono sfidati l’azzurro Simone Cavalleri e il russo Aristarkh Safonov. Il russo si è dimostrato avversario tosto, grazie al suo gioco mancino carico di spin sul dritto e ad un rovescio bimane preciso e potente, con cui spesso ha costretto Cavalleri alla difensiva. L’azzurro ha pagato gli sforzi di ieri, soprattutto a livello mentale, aspetto che ha segnato soprattutto il secondo set in cui è stato particolarmente nervoso. Proprio nel secondo set ha ceduto il servizio nell’ottavo gioco, dando al proprio avversario la possibilità di portare a casa il match. Safonov non se l’è lasciato ripetere e con precisione e calma glaciale ha chiuso con il punteggio di 6-3 6-4.
È stata invece una partita molto complessa quella tra Giulio Perego e lo sloveno Lun Obrul. L’azzurro ha iniziato il match molto bene, forte anche delle tante partite vinte consecutivamente tra il torneo di consolazione di Padova e quelle qui al Tennis Club Triestino. Sfruttando questa inerzia l’italiano ha portato a casa il primo set per 6-3, ma nel secondo parziale ha cominciato a soffrire il gioco del piccolo sloveno, che nonostante l’altezza svantaggiosa riusciva ad anticipare bene i topspin del tennista azzurro, che ha perso la calma e la solidità nei propri colpi nel tentativo di accelerare con continuità. Nonostante un tentativo di rimonta nel secondo set in cui ha recuperato dal 5-1 al 5-3, Perego ha perso nuovamente il servizio nel nono gioco al termine di un game molto lungo che ha consegnato il set allo sloveno.
Perego ha provato a darsi una scossa, ma il minuto sloveno sembrava arrivare su ogni palla senza mai cedere un punto, aspettando paziente l’errore dell’italiano salendo fino al 4-0 e servizio a favore. Perego però non aveva intenzione di mollare senza lottare e ha provato a cambiare strategia, sfruttando a Braccio libero il potente dritto, soprattutto quello inside-in. Il cambio di tattica ha fermato l’emorragia di game, portando il punteggio sul 4-2. Lo sloveno ha poi subito trovato le contromisure spostando il gioco sul rovescio dell’azzurro. Alla terza palla match però lo sloveno ha chiuso 3-6 6-3 6-2 guadagnandosi un posto in semifinale.
Sul centrale intanto la vincitrice della scorsa settimana del torneo Tennis Europe di Padova, Lisa Pigato, si è trovata di fronte un’avversaria molto potente ed aggressiva come la russa Maria Bondarenko, che a suon di martellate da fondo si è aggiudicata il primo set per 6-2. Per ancora tre giochi la russa è sembrata essere in pieno controllo, mentre la Pigato faceva il gioco della sua avversaria affrettato gli scambi e dandole ritmo. Poi però qualcosa si è sbloccato e l’atteggiamento dell’azzurra si è fatto propositivo, mettendo per la prima volta il naso davanti nel punteggio. Di pari passo ha cominciato ad insinuare dubbi nella mente della russa, che anzi, sotto 4-2 ha marchiato il segno sbagliato su una palla centrale della Pigato, perdendo il punto dopo l’intervento del giudice che le ha spiegato che il segno che lei mostrava era di una scarpa. Con autorità poi l’azzurra ha chiuso con una serie di splendidi vincenti che le hanno consegnato il set per 6-2.
La Bondarenko ha chiesto di andare alla toilette, ma al ritorno ha preso un warning per coaching in quanto seguita dall’allenatore fuori dal campo. La pausa ha comunque portato benefici alla russa, che è rientrata spingendo come non faceva da qualche gioco. Complice anche qualche errore di troppo della giocatrice azzurra, la russa si è involata sul 3-0, con il rischio concreto di scivolare sotto di un secondo break, evitato dalla Pigato salvando due palle consecutive per il 4-0 grazie al servizio. La Bondarenko non ha mollato, mentre la vincitrice di Padova si è vista abbandonare dalle energie sia fisiche che mentali, subendo anche il rumoroso angolo della russa. Complici troppi errori di dritto la giovane azzurra si è arresa 6-1 al terzo, un risultato troppo severo per la qualità di gioco espressa da entrambe.
Nell’altro quarto che si giocava in contemporanea, la svizzera Maria Michaela Fiacan, reduce dalla vittoria nel torneo di consolazione di Padova, si è vista opposta ad un’altra qualificata, la tailandese Punnin Kovapitukted. La tennista asiatica è patita molto forte, sfruttando un gioco inusuale, fatto di palle molto piatte e variazioni di ritmo, specie con i lob di dritto. La svizzera non ha trovato le contromisure ed è scivolata sotto di un set, perso per 6-0. Nel secondo qualcosa è cambiato, ma la solidità e la pazienza della tailandese hanno dato i loro frutti. Trovatasi sotto 3-1 ha infilato quattro giochi consecutivi per andare a servire per il match. Una volta lì però le è tremato il braccio ed è andata sotto 0-40, perdendo il servizio dopo che sull’ultima palla break ha perso la racchetta in uscita dal servizio. Non è stato che un piccolo ritardo però, perché nel game successivo ha trovato l’ennesimo break con un si è assicurata un posto in semifinale.
Sul centrale intanto, Giorgio Tabacco, vincitore la scorsa estate dei campionati italiani under 11, ha mostrato al croato Roko Baskovic che l’altezza non è tutto. Anzi, sfruttando una tecnica solida con entrambi i fondamentali da fondo e ottime capacità di movimento e anticipazione, ha inferto una durissima lezione al proprio avversario, a cui ha lasciato solamente un game nel seconda set stampando con un netto 6-0 6-1 il biglietto per le semifinali.
Sul campo secondario intanto, Jon Lan Suntar ha battuto in un match lunghissimo e molto combattuto Alexander Gammariello 7-6(1) 6-2, mentre il sole si faceva più rovente sul Carso. In contemporanea è iniziato anche il match conclusivo di questa giornata, quello tra l’austriaca Johanna Halper e l’italiana Alice Gubertini. L’austriaca, già giustiziere di due azzurre in questo torneo, si è dimostrata avversaria molto ostica, perché solidissima con entrambi i fondamentali, ma soprattutto letale con il rovescio bimane in lungolinea. La Gubertini ha dimostrato una tecnica molto efficace con il dritto, ma ciononostante ha faticato sfondare la difesa ad oltranza della sua avversaria, che sfruttava palle alte e cariche sul suo rovescio per riprendere campo ed eventualmente entrare con il lungolinea. Così la Halper ha portato a casa il quinto set contro una tennista italiana in questo torneo per 6-2, un punteggio severo per l’azzurra che ha giocato punto a punto con la sua avversaria ma ha subito nei punti chiave. Stessa storia e stesso punteggio nel secondo set, con cui l austriaca ha staccato un biglietto per la semi finale di domani contro la Paoletti.
Nella giornata odierna si sono anche giocati anche i tornei di consolazione, riservati agli atleti sconfitti nei primi turni. I due tornei, femminile e maschile, si sono giocati con set accorciati, e supertiebreak al terzo. Tra le ragazze ha vinto Asia Serafini in finale su Giulia Paterno con un nello 4-1 4-2, mentre tra i ragazzi ha vinto il Pietro Pampanin, ragazzo di casa qui al TC Triestino, rimontando un set di ritardo a Francesco Castellano. 3-5 5-3 10-8 il risultato a favore del triestino.
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