In una storia felice iniziata nel lontano 2005, di talenti dal torneo “Città di Crema” ne sono passati tanti, impegnati nel processo di formazione che avrebbe reso molti di loro dei tennisti di altissimo livello, fra i quali Jannik Sinner (era il 2016, uscì al secondo turno) e gli altri top-10 Andrey Rublev e Grigor Dimitrov; ma anche altri futuri campioni Slam come Dominic Thiem e Jelena Ostapenko. Un elenco di nomi di enorme spessore che si allargherà ancora, perché il Tennis Club Crema rilancia ogni anno ed è pronto a proporre la diciottesima edizione del suo evento internazionale under 16, in programma dall’8 al 15 giugno. Un appuntamento ormai immancabile nel calendario del circuito Tennis Europe, che in Italia propone sette tornei under 16, fondamentali per favorire la crescita delle nuove leve. Quello di Crema è uno dei più prestigiosi e si appresta a spegnere 18 candeline con l’entusiasmo di sempre, in attesa di promesse da (almeno) una dozzina di nazioni. Quasi 300 gli iscritti fra maschile e femminile, che verranno scremati a 56 per sesso: i migliori 24 (in ordine di classifica) avranno direttamente accesso ai tabelloni principali, mentre in 32 parteciperanno alle qualificazioni in programma fra sabato e domenica, con gli ultimi otto posti in palio per il main draw. Al momento, a guidare l’elenco dei partecipanti ci sono nel maschile il portoghese Jorge Vanine (n.63 del ranking Tennis Europe) e nel femminile la croata Nika Cakarun, numero 128. Tuttavia, lontano dal mondo dei “pro” le classifiche contano poco e anche la storia del torneo diretto da Jessica Festari l’ha confermato, proponendo spesso delle piacevoli sorprese.
A Crema sarà particolarmente folta la pattuglia italiana, col sogno di una doppietta tricolore riuscita solo nel 2017, quando fra le ragazze vinse Lisa Pigato e fra i ragazzi quel Luca Nardi che oggi è fra i primi 100 della classifica Atp, e a marzo nel Masters 1000 di Indian Wells ha sconfitto niente meno che il n.1 del mondo Novak Djokovic. L’anno successivo al successo del pesarese è arrivata l’ultima vittoria italiana maschile con Saverio Trippetti, mentre l’ultimo titolo azzurro al femminile è del 2022, grazie a Noemi Maines. Numerosi i giovani che arriveranno a Crema per provare a ricalcarne le orme, fra i quali – curiosità – anche un figlio d’arte come Mattia Pescosolido, il cui padre Stefano ha difeso i colori dell’Italia in Coppa Davis negli Anni ’90. Da lunedì i tabelloni principali di singolare e doppio, con almeno un incontro programmato nella sessione serale sul Campo Centrale. Venerdì le finali dei doppi, sabato pomeriggio quelle dei singolari che eleggeranno i successori dell’argentino Ian Luca Vertberger e della giapponese Yui Komada, campioni a Crema nel 2023. L’ingresso sarà gratuito per l’intera durata della manifestazione.
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