di Giulio Gasparin (@GiulioGasparin)
Non c’è luogo forse più adatto della città di Trieste per ospitare un evento giovanile in una cornice di apertura internazionale come un torneo di Tennis Europe, perché il capoluogo friulano è ancora memore di un trascorso mitteleuropeo che si respira per le vie del centro ed in Piazza Unità che si affaccia sul mare adriatico e che scorge le alpi che sembrano a portata di mano quando la bora la spazza con forza.
L’accoglienza del meteo non è delle migliori per le giovani leve che arrivano al circolo TC Triestino sulle alture del carso per confermare la loro iscrizione al torneo che partirà con il tabellone principale lunedì 22. Per il circolo sarà un periodo intenso, perché questo weekend ci sarà anche un fondamentale incontro di playoff per la promozione in Serie A della squadra maschile, mentre le donne saranno impegnate nel tentativo di raggiungere la A2. Un triplo impegno, con quello del torneo Tennis Europe, che testimonia lo sforzo di questo circolo nella promozione del tennis a 360°, in accordo con la storia e la filosofia di un club fondato molto prima che la città entrasse a far parte del territorio nazionale, nel 1898.
Giancarlo Di Meo (nella foto), direttore del torneo, mi ha incontrato a pochi giorni dall’inizio del torneo under 12, raccontandomi quanto segue in questa intervista, con cui ci ha rilevato qualche dettaglio sul circolo e sulla città che lo ospita.
Il TC Triestino ha più di 100 anni di storia ed è uno dei più prestigiosi club, sicuramente di Trieste, ma forse anche della regione tutta. Questa poi sarà la 14a edizione del torneo Tennis Europe di categoria Under 12, ma vuoi introdurci tu alla storia del club?
Questo è un torneo a cui il tennis club triestino è molto legato da sempre, perché è un torneo che si è sempre mostrato valido per le numerose delegazioni nazionali provenienti da tutto il mondo, per vedere queste promesse future all’opera e il circolo ogni anno ha cercato sempre di riconfermarlo perché era una delle sue priorità. Quest’anno abbiamo annullato il 10k, ma abbiamo confermato questo. Per di più quest’anno è il primo Memorial Claudio Giorgi, ex presidente del tennis, che è il fautore, praticamente, di questo torneo, perché l’ha sempre richiesto lui, ha sempre combattuto per averlo lui. Quindi siamo contenti di potergli dedicare questa manifestazione.
Avete qualche ragazzo o ragazza del circolo che prenderà parte?
Abbiamo dato una wild card al nostro tesserato Pietro Pampanin che ha ottenuto dei buoni risultati durante l’anno. Speriamo che faccia la sua partita, lottando, difendendosi per come può, siccome è anche un po’ piccolino fisicamente. Magari c’è qualcuno molto alto e molto grosso che lo sovrasta, ma speriamo che si comporti bene.
Quest’anno ho visto che nelle entry list ci sono giocatori un po’ da tutto il mondo…
Mancano purtroppo gli australiani, che erano sempre un esempio di team giovanile bellissimo, perché ogni anno sono sempre venuti, hanno sempre fatto molto bene, oltre che sul campo da tennis, come educazione e comportamento esemplare, quindi ci dispiace che quest’anno abbiano fatto un’altra scelta.
A livello italiano ci sono anche un paio di nomi interessanti…
Sinceramente sono presto da playoff, per la serie A2 maschile, la B femminile, quindi sono full al momento. Non ho guardato, però sai i nomi a quest’età poi non mantengono le aspettative, mentre poi ci sono delle belle sorprese che fanno molto bene, quindi, l’unica cosa certa è l’invito a tutti a vedere questi ragazzi giovani che comunque offrono un buono spettacolo.
Mi hai bruciato un po’ le tappe perché volevo chiederti a riguardo dei playoff, con cui il club si dimostra in crescita anche a livello italiano. Da parte vostra grande orgoglio…
Il playoff della serie A era un pochino inaspettato, siccome neopromossi, invece siamo andati tutti oltre le aspettative tutti quanti e ci giochiamo questa finale difficilissima per provare a sognare ancora. Contemporaneamente, anche le ragazze giocano i playoff per andare in serie A2, purtroppo in questa settimana che è quella della maturità abbiamo le nostre prime due giocatrici che sono malate tutte e due, per cui questa prima partita di andata non sarà assolutamente promettente, però come si suol dire la palla è tonda, per cui vediamo se riusciranno a superarsi.
Trieste ha sempre avuto una grande tradizione di sport, da quelli più tipici di una città di mare come la vela, ai più inaspettati come lo sci. In questo panorama, come si presenta il tennis a trieste?
Il tennis penso che da un po’ di anni a questa parte abbia ripreso sicuramente vigore e il triestino sicuramente è stato sicuramente il fiore all’occhiello della città e adesso anche della regione, perché squadre ai massimi livelli come noi non le ha nessuno e quindi, bene. Peccato che il triestino in sé non è uno che vuole tutto senza mai fare niente, per cui di conseguenza a me dispiace molto che ci sia poca partecipazione sotto tutti i punti di vista, dagli sponsor ai soci stessi, perché per creare qualcosa di importante bisogna unire le forze e qui questo meccanismo ancora sfugge: penso alla pallacanestro che ogni anno non sanno se iscrivono o non iscrivono la squadra, poi la ritirano dopo che si sono già salvati…quindi vuol dire…anche nel calcio con la triestina che era in serie B o serie A adesso è sparito, quindi vuol dire che c’è qualcosa a livello sportivo cittadino che non va. Tutto qua, comunque rimane una città splendida e speriamo che piano piano dal punto di vista sportivo cambi un po’ mentalità.
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