Solo ieri saremmo stati appagati per una semifinale storica di due italiane agli US Open, ma Roberta Vinci e Flavia Pennetta non si sono accontentate, non hanno ceduto né alla stanchezza, né all’emozione che il campo centrale di New York è capace di suscitare. Loro, due ragazze di una semplicità disarmante, senza sovrastrutture mentali da Vip, hanno combattuto contro due avversarie abituate a vincere e a non sentire la pressione del momento e della sconfitta. Ma stavolta l’hanno sentita eccome.
Oggi è un gran giorno per il tennis, un giorno perfetto per il tennis italiano. Due talenti dello sport sono in finale, due talenti italiani, che hanno un tennis profondamente diverso e ugualmente bello e tecnico. È una favola, la favola delle due ragazzine pugliesi, oggi donne e professioniste, che già si sfidavano ai tempi dell’Under 12, quando mostravano la loro superiorità sui campi di periferia per ben altri trofei. Oggi, alle 21 italiane, si sfideranno per vincere gli US Open, con la stessa semplicità di quando vincevano il primo trofeo a Brindisi o a Taranto.
Ripensandoci bene, il giorno è quasi perfetto. Non è perfetto perché una delle due vincerà e l’altra no. È il tennis che è così, non esiste pareggio, deve esserci per forza una vincitrice e questo, probabilmente, rende poca giustizia a due tenniste che hanno la sola colpa (merito, in realtà) di aver compiuto due imprese sportive nello stesso momento storico e nello stesso torneo. È una di quelle sfide che dovrebbero disputarsi in gran segreto, alla sola presenza delle due contendenti, per mantenere quell’alone da favola e la magia del momento per sempre. Purtroppo, anzi per fortuna, la partita la vedremo e ci emozioneremo ancora una volta.
Per entrambe ci sarà un balzo avanti in classifica, con Roberta Vinci che, in caso di vittoria siederebbe sulla poltrona n.11 del ranking, già assaporata in passato come best ranking, mentre Flavia Pennetta acquisirebbe il miglior piazzamento in carriera, al n.8, contro il precedente n.10 del 2009. In caso di sconfitta, la tarantina sarebbe comunque al n.19 della classifica mondiale, mentre la brindisina si assesterebbe al n.16.
I precedenti sono a favore di Flavia Pennetta per 5-4, ma il dato non è attendibile perché l’ultimo match risale al 2013, sempre agli US Open, in un quarto di finale che Flavia vinse per 6-4 6-1. I risultati precedenti sono tutti precedenti al 2010 ed è curioso osservare che nessuna delle due è riuscita a prevalere sull’amica-rivale per due volte consecutive. I risultati, infatti parlano di una perfetta alternanza di vittoria-sconfitta. Se questa regola dovesse essere perfetta, sarebbe il turno di vittoria della Vinci.
Fato a parte, rispetto al passato qualcosa è cambiato nel gioco di Roberta. Da un po’ di tempo, infatti, è dimagrita, anche molto, cosa che le consente di muoversi in maniera più leggera e veloce, di sprecare meno energie e di resistere molto di più nello scambio. La Williams, ieri, è letteralmente impazzita nel vedere che la palla tornasse a lei troppo spesso. Tutto ciò va sommato alla tecnica che la tarantina possiede, al back velenoso e al gioco che tende a far stare le avversarie lontano dalla “fire zone”. Flavia Pennetta possiede, però, tecnica, potenza e visione di gioco tutt’altro che comuni e, sicuramente, reagisce meglio di Serena Williams al gioco in back. Inoltre, la brindisina possiede ottima mano e soluzioni al servizio piuttosto valide, si muove molto bene sulla riga di fondo ed è capace di chiudere con un piede nel campo. Entrambe possiedono un ottimo gioco di rete e ci si presentano con buona continuità.
Roberta punterà a muovere Flavia e a portarla lontano dalla riga di fondo, mettendola fuori posizione e cercando di farla giocare in maniera scomoda, mentre Flavia cercherà la soluzione offensiva per abbreviare lo scambio. L’incognita resta sul servizio della tarantina, che, nonostante l’esito, contro Serena Williams ha servito troppe seconde, frangente in cui Flavia Pennetta può far davvero male sia di dritto che di rovescio.
Considerando i freddi numeri, tra precedenti e posizione in classifica, Flavia Pennetta è al 55% di probabilità di successo, contro il 45% di Roberta Vinci, ma il tutto va contestualizzato e l’aspetto mentale avrà molto più peso rispetto agli incontri precedenti. Va considerato il momento “on fire” di Roberta, senza nulla togliere a Flavia, che battendo Serena Williams ha fatto il carico di energie positive. Per questo motivo, una previsione più emotiva del risultato è 52% Roberta Vinci, contro il 48% di Flavia Pennetta.
Comunque vada, avremo di che gioire, prepariamoci all’incontro e facciamo provviste. Ma niente Pop Corn, stasera saranno d’obbligo i tarallini pugliesi doc.
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