Una partita splendida, combattuta, in bilico fino all’ultimo istante, rovinata da un giudice di sedia bisognoso di protagonismo. E’ quanto accaduto nella giornata di ieri, intorno alle ore 20.45, sul campo 12 del Roland Garros, dove Matteo Donati e Alessandro Giannessi stavano dando spettacolo in un match valevole per il secondo turno delle qualificazioni.
La prima parte del match è appannaggio di Donati, che sale 6-3 1-0 e servizio. “Ho iniziato molto bene – racconta Donati – e forse Alessandro era un po’ sottotono. Non sono riuscito a sfruttare il vantaggio all’inizio del secondo parziale e mi sono fatto recuperare. Sapevo che Giannessi prima o poi sarebbe entrato in partita, è ormai a ridosso dei top-100 e ha grandi qualità”. E in effetti il ligure rientra, gioca un grande secondo set e chiude il parziale 6-3 in proprio favore.
Il terzo set è una girandola di emozioni. Entrambi i giocatori sono molto attenti sui propri turni di battuta e annullano quelle pochissime opportunità di break (due in favore di Donati, una per Giannessi) presentatesi. Nel frattempo chiudono Hamou, idolo francese del tabellone cadetto, Rublev e De Greef cosicché il campo 12 sia l’unico con un match in corso. Il pubblico arriva numeroso, ci sono coach e giocatori a seguire il match. Inizia il tiebreak. Andre Sa e il suo allenatore sono con le mani nei capelli per quanto sta accadendo: Donati e Giannessi, con grande coraggio, cercano sempre il punto, sono propositivi, aggressivi, ma difendono con grinta e rabbia quando costretti. Il match, già di buon livello, diventa stupendo.
Il tiebreak è equilibratissimo: Donati si procura match point ma Giannessi lo annulla, dopo uno scambio infinito, con un rovescio lungolinea in avanzamento di pregevole fattura (a proposito, quanto è migliorato il rovescio di Giannessi). Il match point è dunque per lo spezzino, ma Donati serve bene e chiude con un grande dritto. Soffrono in “panchina” Puci e Infantino, Sanguinetti prova a incitare il suo compaesano, il pubblico francese si divide equamente nel tifare per l’uno o per l’altro. Ogni punto è una meraviglia, ogni applauso è convinto.
Sul punteggio di 8-7 in suo favore Giannessi, che aveva già ricevuto nel corso del match un warning, si vede comminare una nuova “ammonizione” per time violation e, conseguentemente, è costretto a servire la seconda. Un warning totalmente assurdo per varie ragioni: la prima, molto semplice, è che le palle erano ovviamente dalla parte del campo di Donati e i raccattapalle si erano un po’ attardati nel passarle a Giannessi. Il tutto dopo uno scambio, quello avvenuto sul 7-7, tra i più lunghi e combattuti dell’intero match. Inoltre per l’intera durata dell’incontro Donati e Giannessi si erano sostanzialmente arbitrati da soli, anticipando le chiamate dalla sedia. Non c’era, dunque, alcun motivo per dare un nuovo warning.
Giannessi si innervosisce comprensibilmente anche se va detto che in quel punto, giocato con la seconda, riesce a procurarsi uno smash non semplice da chiudere sul quale Donati fa un mezzo miracolo annullando il match point. Un errore di Giannessi consegna di lì a poco il tiebreak e il match, chiusosi 12-10, a Donati, che con merito (ma avrebbero meritato entrambi) raggiunge per il secondo anno consecutivo l’ultimo turno di qualificazione (che si giocherà domani, 26 maggio). I due giocatori escono tra gli applausi convinti di tutto il pubblico, come giusto che sia.
“Non aveva alcun senso rovinare così un match del genere”, sono state le comprensibili parole a fine incontro di Giannessi, supportato anche da Matteo Donati, che si è detto dispiaciuto per l’accaduto.
L’impressione è di aver assistito a un grande match tra due ragazzi italiani. Alessandro Giannessi, giustamente arrabbiato, deve però subito ritrovare motivazioni e grinta per i prossimi torneo, perché il livello per entrare e rimanere nei top-100 è ormai raggiunto. E’ infatti migliorato di rovescio ma, soprattutto, è tornato a spingere con grande intensità e incisività con il suo dritto mancino. Matteo Donati, dopo un inizio di stagione sfortunatissimo, può ora provare a spiccare il volo verso il gotha del tennis. A voi ragazzi, continuate a dare spettacolo…
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