Mentre fioccano le dichiarazioni di rinuncia agli US Open, lo sguardo si volge verso il recupero dell’attesissimo Roland Garros, programmato dal 27 settembre all’11 ottobre. Spalti aperti, con un massimo di 20.000 spettatori al giorno e le finali con 10.000: questi i numeri annunciati a luglio e per ora non ancora smentiti dalla Federazione Tennis Francese. Una riduzione di almeno la metà della possibile capienza, dunque, e naturalmente altre misure contenitive per l’emergenza Coronavirus, dall’obbligo di mascherine, alla misurazione della temperatura, all’igienizzazione delle mani, come oramai d’abitudine negli ultimi mesi.
Entriamo nel merito di questo Roland Garros 2020, che sarà atipico per periodo dell’anno ma in quanto a previsioni e aspettative non si discosta da tutti quelli alle sue spalle. In campo maschile, il favoritissimo dello slam francese, neanche a dirlo, è Nadal. Le scommesse sul Roland Garros vedono lui e quasi solo lui, il re della terra rossa (The King of Clay) che dal 2005 ha infilato 12 vittorie a Parigi, primo tennista della storia a vincere così tante volte lo stesso Slam, l’ultimo e il penultimo nei due anni appena trascorsi, contro Thiem. Lo stesso Thiem che, da terzo della classifica ATP e sconfitto delle ultime due finali, è tra le insidie probabili al dominio di Nadal e un ottimo nome su cui puntare nelle scommesse Roland Garros.
Non da solo, però, perché se da una parte c’è The King of Clay, dall’altra abbiamo Djoković, primo anche quest’anno della classifica ATP, proprio davanti al maiorchino, e capace di strappargli, nel 2016, uno dei soli tre trofei che gli sono sfuggiti in 15 anni. Il torneo femminile non registra un dominio così netto e spudorato negli ultimi anni, perciò le favorite per le scommesse Roland Garros oscillano tra una prudente preferenza a Simona Halep, vincitrice nel 2018 e seconda della classifica WTA, e Ashleigh Barty, l’australiana vincitrice lo scorso anno e attuale numero 1 del mondo. Ma il tennis femminile può essere molto meno scontato di quello maschile, non vi sono certezze di sorta né eredità simili a quelle in campo maschile, ed è per questo che anche Muguruza (vincitrice nel 2016) ha chances da giocarsi.
Teniamo per ultima l’immensa Serena Williams, due volte trionfatrice a Parigi e all’inseguimento del ventiquattresimo Slam della sua straordinaria carriera, quello che le permetterebbe di affiancare in cima alla classifica di tutti i tempi la campionessa Chris Evert, sua connazionale. Vi sembra una buona motivazione per portarsi a casa il torneo parigino?