(Enrico Sellan – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Vi sono delle giornate in cui ci si rende davvero conto di quanto la propria passione per il tennis sia smodata (termine preso in prestito dalla “velocità smodata” di Balle Spaziali); ci si rende conto di come una veronica incrociata stretta possa dare una scarica adrenalinica incredibile, che sia giocata da Roger Federer o da un 2.6 impegnato in un match di Serie B.
Domenica mattina si sono disputati i playout di serie B al circolo Canottieri Roma, dove la squadra di casa doveva recuperare, contro lo Sporting Torino, il 2-4 subito all’andata.
Il tennis può dare emozioni incredibili a qualsiasi livello, che tu sia in campo o in tribuna o anche in casa davanti alla tv. Sellan, Baldassarri, Merone, Abbruciati hanno ribaltato completamente il risultato dell’andata, regalandosi una bellissima salvezza.
(Dal basso: Merone, Baldassarri, Sellan, Abbruciati)
Vedere in campo la grinta, la determinazione, la voglia di portare a casa un risultato, un traguardo, è sempre emozionante; almeno è così per chi ama profondamente lo sport e il tennis in particolare. Un “forza” gridato a gran voce, una racchetta che vola, la gioia e la disperazione, sono più facce della stessa medaglia, sono la linfa dell’agonismo. E chi è “malato” di agonismo non può non apprezzare qualsiasi tipo di competizione, che sia la finale di Wimbledon o il primo turno di un 10.000$. Questo è ciò che provo a spiegare da anni a chi dice di Spazio Tennis: “Parlate solo dei giocatori scarsi, dei quali non frega niente a nessuno..”
Liberi di pensarla in qualsiasi modo, ma Spazio Tennis non racconta dei tennisti, bensì del TENNIS, nel senso più aulico del termine..
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