(Stefano Ianni e Fabio Colangelo)
Questa settimana Congy ci parlerà di tre argomenti molto interessanti: si inizierà con la Serie A e con le tante sorprese della prima giornata; in seguito occhio di riguardo al grandissimo Stefano “Jean” Ianni, vincitore a Napoli, per chiudere analizzando i progetti e la mentalità della federazione canadese, che tanto bene sta facendo in questi ultimi anni.. forse hanno anche loro qualcosa da insegnarci? Parola a Fabio Colangelo..
di Fabio Colangelo
Una Serie A sorprendente..
La prima domenica di serie A ha regalato moltissime sorprese, delle quali un paio mi sento di dire quasi clamorose. Ma andiamo con ordine: nel primo girone, che io reputo il più forte, visto che ci sono tre delle quattro squadre più forti del campionato, Alba ha vinto agevolmente come da pronostico sul Castellazzo Parma e l’Anzio ha vinto altrettanto facilmente sulla neopromossa Pistoia, che a mio avviso farà molta fatica a confermarsi nella massima serie. Nel big match di giornata a Bassano si è verificata la prima grossa sorpresa della giornata. Il Capri campione d’Italia infatti non è riuscito ad andare oltre il pareggio nonostante “sulla carta” non ci fosse storia. Dopo i singolari i campani erano in vanataggio 3 a 1, con il Bassano tenuto a galla dalla vittoria a sorpresa (considerando superficie e stato di forma dei due) di Torresi su Giorgini. Ma come sempre accade nelle competizioni a squadre sono stati i doppi a fare la differenza e a regalare i risultati più sorprendenti. Infatti nel primo doppio Aldi e Torresi superavano in 2 set Giorgini e Volandri mentre nel secondo doppio Lopez e Arnaboldi (non certo uno specialista) riuscivano a fare altrettanto contro Gicquel e Starace. Onestamente credo che fuori da Bassano e dintorni nessuno avrebbe pensato che questo sarebbe potuto accadere in 2 doppi che a mio avviso vedevano Capri favorita, soprattutto nel secondo, dove oltre ai fattori tecnici avrebbe dovuto pesare l’esperienza dei due top 100. Solo per la cronaca tengo a precisare che mancavano i rispettivi numeri 1 (Seppi per Capri e Lorenzi per Bassano), ma ritengo sia giusto parlare di chi ha giocato e non degli assenti, altirmenti si inizierebbe coi “se” e i “ma” che non portano da nessuna parte.
Nel secondo girone, come da pronostico, l’ATA di Trento ha superato 5 a 1 il TC Schio, mentre negli altri due incontri sono maturati dei pareggi, uno dei quali veramente inaspettato. Il Canottieri Aniene, finalista lo scorso anno, è stato fermato in casa sul 3 pari dal T.C. Sarnico. I valori in campo e la superficie (il Sarnico ha e ha sempre avuto una squadra costruita per le superfici rapide) suggerivano una vittoria dei romani, ma soprattutto la vittoria di Giraudo su Di Mauro ha “scombussolato” i piani dell’Aniene e ha permesso ai lombardi di tornare a casa con un pareggio insperato alla vigilia. E’ stato dall’altro incontro però che è uscito il risultato più sorprendente di giornata e forse di tutta la serie A. Il T.C. Udinese infatti è riuscito a fermare in casa il Geovillage di Olbia soprattutto grazie alle vittorie di quello che mi dicono essere un medico di 37 anni, che è riuscito prima a sconfiggere Dell’Acqua per 76 al terzo (ricordo che a Udine giocano sull’erba sintetica, quindi campo congeniale per Dell’Acqua) e poi in coppia con Commisso (2.3) è riuscito a sconfiggere Tenconi e Dell’Acqua. L’altro punto per i friulani l’ha portato lo stesso Commisso che ha sconfitto Tenconi mai a suo agio su quelle superfici. I 3 punti dell’Olbia sono arrivati da Galvani e Bracciali che hanno sconfitto facilmente sia in singolo che in doppio Viola e Iannuzzi. Se posso permettermi, io fossi stato il capitano dell’Olbia avrei affiancato Bracciali a Tenconi per essere sicuri di vincere entrambi i doppi, sia per la miglior attitudine di Braccio al doppio, sia perchè non credo sia il massimo far giocare insieme due giocatori che avevano appena perso match lottati e soprattutto in cui partivano nettamente favoriti. Complimenti comunque ai friulani che hanno festeggiato l’esordio in A1 nel miglior modo possibile.
Il Ritorno alla vittoria di Jean..
Settimana scorsa, dopo 15 mesi di digiuno, è tornato alla vittoria in un 10000$ il mio amico nonchè “nonno” Stefano Ianni. (lui sa perchè… 🙂 ) Onestamente non saprei proprio da dove partire per parlare di lui, visto il rapporto che ci lega. La sua vittoria di settimana scorsa non può che rendermi felice per lui, visto che sapevo bene quanto lui stesse soffrendo a non ottenere risultati consoni al suo valore e a navigare in posizioni di classifica che obiettivamente non gli competono. Jean era consapevole di non aver fatto le cose al meglio nella prima parte di stagione e da maggio-giugno si è rimboccato le maniche; ha optato per una programmazione un pò meno ambiziosa, ma che gli permettesse di giocare qualche match in più e dopo aver lavorato bene in questi mesi ne ha raccolto i frutti settimana scorsa a Napoli (nonostante in agosto si fosse già qualificato a Trani e Manerbio rendendosi conto che la strada era quella giusta). Mi spiace che dopo Frascati la sua programmazione sarà complicata dalla serie A, perchè lui ancora più di altri, quando entra in fiducia, può ottenere diversi buoni risultati senza fermarsi. Questo successo, indipendentemente da come chiuderà la stagione, sarà per lui comunque un grosso stimolo per affrontare il 2010 convinto di poter raggiungere il suo obiettivo che è quello di migliorare il suo best ranking (300 Atp), e io spero proprio che possa fare anche meglio,perchè per quanto mi riguarda si merita tutto il bene e tutti i successi possibili nel tennis e nella vita.
Canada, progetto vincente..
Parlando la scorsa settimana di Pospisil, mi è venuto in mente l’altro giovane canadese che ho conosciuto l’anno scorso nella neve del Quebec: Raonic, un ragazzo che avevo visto quest’estate lottare alla pari con Gonzalez al master 1000 di Montreal dopo essersi qualificato e mi sono chiesto a che punto fossero i due ’90 canadesi rispetto ai loro coetanei italiani. Purtroppo ho constatato che oltre a essere avanti anni luce rispetto ai nostri ’90, sono tutti e due più avanti anche dei nostri migliori ’89 (Trevisan-Fabbiano…) Mi ero molto stupito l’anno scorso a Montreal di come questi due ragazzi in particolare, ma anche tutti i migliori giovani canadesi, fossero seguiti, aiutati e stimolati da una federazione di uno stato che col tennis ha sempre avuto poco a che fare. Non solo in casa, visto che ho avuto modo di incontrare i due anche qui in Europa. Avevo avuto modo di parlare un pò con un ex giocatore francese (Guillaume Marx) che era andato li a lavorare dalla Francia convinto dalle ambizioni e dalla bontà del progetto della federazione canadese, che gli aveva chiesto espressamente di portare la sua esperienza del ricchissimo e preparatissimo tennis francese. Mi è venuta un pò di rabbia nel pensare che uno stato che rispetto a noi non c’entra niente come cultura tennistica, sia riuscito a creare un sistema di lavoro per i giovani che qui fatichiamo ancora a trovare. Penso solo ai tantissimi tecnici di valore che sono passati da Tirrenia e sono durati pochissimo, considerando il tempo che serve per lavorare bene e instaurare un certo rapporto con dei giocatori giovani. Il discorso andrebbe approfondito ulteriormente ma sarebbe troppo lungo e io non sono la persona adatta per farlo, ma spero veramente che i primi segnali di miglioramento che sto vedendo abbiano seguito,in modo tale da avere anche noi al più presto tanti Pospisil e Raonic pronti per il grande salto,visto che più se ne hanno più ci sono chances che qualcuno arrivi dove si spera. (Tra poche ore online su Spazio Tennis una lunga intervista con il giovane canadese Vasek Pospisil)
(Alberto Giraudo – Foto Nizegorodcew)
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