Scofield’s Corner – L’opinione di Congy (8)

Juan Martin Del Potro
di Fabio Colangelo
US OPEN, SORPRESA FINALE
Ieri notte si è concluso l’ultimo slam stagionale che come previsto ha rispecchiato piuttosto fedelmente i valori del ranking e non ha regalato grossissime sorprese.
Il peggior giocatore in termini di classifica nei quarti era Cilic (comunque già numero 17) che nel turno precedente aveva decretato la più grossa sorpresa del torneo eliminando Murray in 3 set.  Sorpresa non cosi grossa però, perchè da Cilic ci aspettavamo un pò tutti un exploit del genere vista la sua giovane età e il suo grande potenziale.

Cilic si stava ripetendo anche nei quarti contro il futuro vincitore del torneo, ma dopo un set e mezzo giocati a livello del turno precedente si è spento e ha lasciato strada al coetaneo argentino.  Un’altra sorpresa era stata l’eliminazione di un Roddick apparso in buona condizione al terzo turno contro Isner.  Purtroppo per lui quando si gioca contro giocatori con quel servizio su una superficie rapida si rischia sempre, soprattutto quando al quinto set c’è il tie break dove può succedere di tutto.
Dopo l’eliminazione di Murray, nella parte bassa del tabellone, Del Potro era diventato l’ovvio favorito visto il suo ottimo stato di forma e le non ottime condizioni fisiche di Nadal, e non ha tradito le attese “demolendo” lo spagnolo in semifinale.
Nella parte alta invece,dopo l’uscita di Roddick, tutto procedeva regolare fino alla semifinale dove Federer ha nuovamente incrociato e sconfitto Djokovic.
In finale partiva nettamente favorito Federer, più che altro per i precedenti (6-0 Roger) e l’abitudine a giocare questi match,perchè nel corso del torneo sul piano del gioco Del Potro mi era sembrato addirittura “più in palla” dello svizzero.
Il momento più importante del match è stato a mio avviso il secondo set. Del Potro stava pagando l’emozione e Federer era padrone del campo. Se lo svizzero  avesse concretizzato tutte le chance che ha avuto per portarsi 2 set a 0 non avrebbe certamente mancato il suo 16esimo slam.
A quel punto l’argentino, come ha detto lui stesso, si è reso veramente conto di poter vincere, ha alzato molto il livello del suo gioco, è stato bravissimo a non abbattersi dopo aver perso un terzo set dove era in vantaggio 4-2,e ha meritato ampiamente la vittoria.
L’unica cosa che mi ha un pò sorpreso è stata come Federer,avanti di un set, non sia riuscito a vincere neanche uno dei 2 tie break dopo che a Parigi e Londra aveva costruito i suoi successi proprio grazie ai set vinti al tie break.

DAVIS…VERRA’ O NON VERRA’?
Venerdi a Genova inizierà lo spareggio che potrebbe riportare l’Italia nel World group dopo troppi anni di serie B.
Ovviamente tutto dipende da quello che oggi deciderà di fare il numero 1 dei nostri avversari,nonchè del mondo.
Se Federer decidesse di venire purtroppo per noi ci sarebbero pochissime chance di vittoria. Sicuramente la finale di ieri, il viaggio, il fuso orario e il cambio di superficie non lo aiuterebbero a esprimersi al meglio, ma credo che la sua presenza sarebbe comunque sufficiente per regalare alla Svizzera la salvezza nel World Group. A mio parere infatti Roger, oltre a rendere per noi il doppio Svizzero quasi imbattibile (campioni olimpici battendo i Bryan), darebbe anche molta più sicurezza in singolare a Wawrinka che non dovrebbe giocare col peso di vincere per forza, cosa che invece dovrebbe fare nel caso il secondo singolarista svizzero fosse Chiudinelli o Bohli.
Se invece Federer non dovesse giocare, ecco che allora l’Italia sarebbe nettamente favorita. Prima di tutto, non vedo come uno dei nostri possa perdere sulla terra 3 su 5 contro Chiudinelli o Bohli. Secondo me diventeremmo favoriti anche in doppio (dove dovrebbero giocare Bolelli e Seppi), e inoltre credo che sarebbe meno difficile vincere un punto contro Wawrinka che come ho già detto giocherebbe con una pressione enorme addosso.
Insomma, è ovvio dirlo ma tutto dipende dal Re.
Per quanto riguarda la nostra squadra le convocazioni, con il reintegro in squadra di Bolelli, erano piuttosto scontate. In singolare sono nettamente i migliori giocatori che abbiamo, e anche in doppio Seppi e Bolelli sono la miglior coppia possibile al momento, visto che giocano sempre insieme nel circuito e hanno ottenuto alcuni risultati importanti soprattuto negli slam. Credo che il capitano abbia anche pensato a Bracciali per il doppio, e sono quasi certo che senza Bolelli lo avrebbe convocato. Credo comunque che se Braccio dovesse continuare cosi (ora è a ridosso dei primi 100 in doppio giocando solo challenger), l’anno prossimo troverà sicuramente un posto in squadra perchè a mio avviso rimane il miglior doppista d’Italia.
I 2 singolaristi dovrebbero essere Seppi e Bolelli, anche se non mi stupirei giocasse Fognini almeno uno dei due giorni.

ALMENO UN PO’ DI … FORTUNA
La settimana passata è stata piuttosto avara di buoni risultati dei nostri giocatori a livello Challenger e Futures.
Nessuna vittoria e nessun risultato di rilievo a parte la semifinale ottenuta dal giovane siciliano Claudio Fortuna nel future di Siena.
Più che la semifinale in se che non è un risultato straordinario per un 19enne, bisogna fare i complimenti al ragazzo per come l’ha raggiunta. Battere Piccari e Giorgini di fila in un 10000$ e poi perdere con match point contro un ottimo giocatore come Poerschke significa avere già un livello di gioco molto molto alto per i futures.
Ho visto giocare Fortuna solo in un’occasione,nelle qualificazioni del Challenger di Caltanisetta, dove per un set aveva creato parecchi problemi a Motti, per poi cedere di schianto (75 60).
Aveva fatto vedere alcuni ottimi colpi e un tennis con molti margini di miglioramento,ma non mi sarei mai aspettato che nel giro di 6 mesi potesse diventare cosi competitivo con certi giocatori. Quindi complimenti a lui e speriamo che continui su questi livelli.


A proposito di Motti che ho citato prima, volevo concludere facendogli i complimenti per le vittorie nei Challenger di Como e di Genova che gli hanno permesso finalmente di entrare per la prima volta in carriera nei primi 100 giocatori del ranking di doppio (91 per l’esattezza).
So quanto ci teneva e quanto ha lottato per raggiungere questo traguardo e sono felice per lui.

Fabio Colangelo

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