Inevitabile quest’oggi analizzare la totale debacle azzurra in terra statunitense. Fabio Colangelo ci spiega perché, a suo avviso, la giustificazione delle preparazione alla Coppa Davis non sia sufficiente
di Fabio Colangelo
Vista l’assenza di altri temi interessanti, l’idea è oggi quella di approfondire la debacle a NY con 10 sconfitte tra qualificazioni e tabellone principale. Dico 10 e non 11, perché non ritengo Luigi D’Agord italiano; Vassallo quantomeno parla italiano, D’Agord arriva a malapena ad un “ciao”.
Disastro Quali..
Quasi tutti i nostri avevano sorteggi ostici, però da Stoppo e Ghedo potevamo aspettarci una vittoria, vista la loro attitudine al cemento e il valore degli avversari (anche se a me Janowicz piace molto). L’unica vera delusione è stata Lorenzi. Paolino ha perso contro uno spagnolo abbastanza “nuovo” a questo livello e non avrei mai pensato potesse vincere con l’azzurro sul cemento! Peccato, perché era una buona occasione per qualificarsi e cercare di avvicinarsi ulteriormente ai top-100. Paolo è comunque giustificato, visto l’ottimo periodo che ha avuto in primavera; un leggero calo è fisiologico. Petra già non è un “velocista”, in più ha pescato Bellucci.. premio sfiga per lui! Crugno, nonostante sia arrivato in extremis da Trani, da quanto ho saputo ha avuto moltissime chance per far girare il match (contro un ex top-80) e considerando il tabellone (Olaso e poi Rosol) ha perso una buona occasione per qualificarsi; anche se, dalla sua scelta di giocare le quali a Trani la settimana prima, si può intuire che la sua priorità al momento è la terra.
Main Draw, Disastro Doppio…
Se possibile la situazione è addirittura peggiorata nel main draw, visto che solo Cipo ha vinto un set e nessuno ha perso contro avversari ingiocabili. E’ vero che Kohlschriber e Stepanek sono due ottimi giocatori, ma da Seppi e Bolelli potevamo aspettarci una vittoria o quantomeno un match alla pari. Cipo è stato bravo a lottare e onestamente gli si può rimproverare poco, dato che è andato a NY senza match sul cemento e con pochissimo allenamento, mentre Benneteau arrivava da un periodo decisamente migliore! Fabio ha perso una buona occasione, contro un giocatore più adatto di lui al cemento, ma fermo da molti mesi. Non avendo visto il match non posso però giudicare in maniera adeguata la prestazione di Fognini. La delusione più grossa però è stata Potito, che aveva giocato due discreti match a New Heaven e onestamente non mi aspettavo potesse perdere con Chiudinelli, per di più in 3 set e con un 6-0 finale che spero tanto sia figlio di qualche problema fisico e non di una semplice “sciolta”, dopo aver perso due set molto lottati.
I motivi della disfatta
Cerchiamo di capire i motivi di questa debacle. Questa volta i sorteggi c’entrano povo, visto che i match erano tutti duri ma abbordabili. Sento tanto dire che avevano tutti la testa già all’incontro di Davis contro la Svizzera.. Innanzitutto mi sento di poter dire che è IMPOSSIBILE, visto che sono tutti dei grandi professionisti e non snobberebbero mai un Grand Slam per un qualsiasi incontro di Davis (neanche per una finale, figuriamoci per uno spareggio che ci vede oggettivamente nettamente sfavoriti). I problemi e le motivazioni di queste sconfitte, secondo me, sono altri. Di Cipo ho già parlato, mentre non saprei che dire su Fabio. Secondo me il ligure ha un buon potenziale anche per il cemento e ha sempre fatto una programmazione coraggiosa e giusta, disputando sempre quasi tutti i tornei americani; quest’anno invece ha giocato solo New Heaven, dove tra l’altro si è fatto anche male. Un solo set di torneo per preparare gli Us Open, è forse troppo poco per battere Nieminen. Potito, come detto, aveva l’incontro più agevole e ha perso una bella chance! E’ un peccato che a lui non piaccia per niente giocare sul rapido, perché ha dimostrato più volte (a Pechino contro un Nadal imbattibile per esempio) che potrebbe adattarsi molto bene. Può capitare quindi che, con soli due match nelle gambe dopo 5 mesi lontano dal cemento, non si riesca a battere un giocatore 70 posti indietro in classifica, ma specialista della superficie, come Chiudinelli. Seppi, come già avevo scritto, secondo me invece sta pagando la mancanza di match e fiducia, derivati da una stagione con tantissimi sorteggi sofrtunati e qualche occasione persa (Wimbledon su tutte). Nel suo match ho visto proprio come nei momenti importanti dei vari set, gli mancasse quella convinzione che deriva dalla confidenza a giocare e vincere certi punti. E’ vero che ha vinto diversi match tra Umago e San Marino, ma se mi posso permettere ha battuto solo giocatori inferiori a lui. Purtroppo per battere uno tosto e solido come Kohlschriber serviva molto di più! Anche Bole, per vari motivi, ha giocato e vinto pochi match quest’anno; in più Stepanek è un giocatore con un tennis fastidiosissimo per lui, quindi purtroppo la sconfitta ci sta tutta!
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