di Fabio Colangelo
Bisogna proprio dirlo: quando ci vuole, ci vuole! Dopo mesi di delusioni e (comprensibili) critiche, i ragazzi del tennis azzurro hanno “tirato su la testa”, e nelle ultime settimane hanno ottenuto risultati di tutto rispetto. I primi “segni di vita” erano arrivati da parte di Fabio Fognini, che grazie al terzo turno di Wimbledon e Roland Garros, aveva indirizzato i risultati dei Nostri su standard decisamente migliori rispetto agli ultimi mesi. Il “botto” però è arrivato nelle ultime due settimane, nelle quali Potito Starace e Andreas Seppi sono stati tra i protagonisti dei tornei di Amburgo e Umago. Due semifinali per l’altoatesino e un quarto di finale (Amburgo) più una splendida finale (Umago) per il campano, sono gli ottimi risultati che li hanno riportati a ridosso dei primi 50 giocatori del ranking. Vediamo ora di analizzare questi risultati, e di capire come possono incidere in prospettiva sul loro prosieguo di stagione. Andreas Seppi veniva da una prima parte di annata a dir poco disastrosa. Nei primi sei mesi di questo 2010 non si era mai spinto oltre il secondo turno. Nessuna prestazione di rilievo, e tante sconfitte contro giocatori (Lacko, Tomic, Marchenko, Kamke…) di un livello decisamente più basso rispetto al suo. Il suo continuo progresso tecnico-tattico sembrava essersi quasi fermato, e anche il suo atteggiamento in campo lasciava talvolta trasparire sfiducia e delusione per quanto stava accadendo. Seppi si presentava così al via della parentesi su terra battuta tra Wimbledon e Us Open senza la certezza di rimanere nei primi 100 giocatori del mondo. A Bastaad sono arrivati i primi quarti di finale della stagione, impreziositi da una sconfitta sul filo di lana contro Robin Soderling. Un match che Andy avrebbe potuto e dovuto portare a casa, vista la giornata non felice dello svedese, ma comunque un ottimo punto di partenza per le ottime prestazioni delle settimane successive. Ad Amburgo – il “suo” torneo – ha vinto quattro match consecutivi, prima di cedere in semifinale ad un ispiratissimo Jurgen Melzer. Molto importante è stata la vittoria su Bellucci nei quarti di finale, dopo una battaglia di oltre tre ore. Un successo di questo genere, contro un avversario di spessore e dopo un periodo così buio, ha sicuramente contribuito a riempire il serbatoio della fiducia di Seppi che era da troppo tempo in riserva. La conferma di quanto detto la si è avuta a Umago, dove, prima di arrendersi a un ottimo Ferrero in semifinale, si era preso la rivincita nei confronti di Melzer, regolandolo con un convincente 6-1 6-4. Questa ritrovata continuità di risultati a un certo livello sarà sicuramente uno stimolo per affrontare l’imminente stagione sul cemento americano, dove per caratteristiche di gioco Seppi può ben figurare. L’altro protagonista di queste settimane è stato Potito Starace, che dopo esser stato vittima anche lui di Melzer ad Amburgo (a seguito di un ottimo torneo dove aveva superato Robredo), si è spinto a un passo dal primo titolo della carriera in terra croata. Purtroppo per lui Ferrero si è dimostrato superiore nell’atto conclusivo, ma la settimana di Potito è stata estremamente positiva. Per lui il discorso rispetto a Seppi è differente. Starace non ha mai amato i campi rapidi, e veniva da una stagione per lui discreta con due semifinali Atp sull’amata terra. Il suo obiettivo dichiarato è quello di tornare al suo best ranking (27), per farlo però, dovrà per forza di cose ottenere dei risultati anche sui campi in cemento, visto che i tornei su terra sono conclusi. Bisognerà vedere se alla soglia dei 30 anni avrà ancora voglia di rimettersi in gioco per raggiungere il suo scopo. I punti in scadenza sono pochi e le potenzialità per fare bene sul duro ci sono. Basta crederci…
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