In questa puntata dello Scofield’s Corner, il nostro Fabio Colangelo ci porta alla scoperta della Svezia, prossimo avversario degli azzurri in Coppa Davis. Quante sono in effetti le possibilità dell’Italia? Quali le maggiori insidie? L’impressione è che possa essere decisivo il doppio, come ci spiega il nostro Congy… Fateci sapere la vostra impressione sulla sfida
di Fabio Colangelo
Siamo stati di nuovo sfortunati? O questa volta è andata meglio? Tutti noi, dopo la Svizzera di Federer e la Spagna di Nadal (ultime nostre avversarie nei play off per tornare nel world group), speravamo in un regalo da parte dell’urna chiamato Israele o Ecuador, per riguadagnarci senza troppi patemi la Davis che conta. Purtroppo questo non è avvenuto, ma i nostri ragazzi hanno comunque la possibilità di tornare in serie A ai danni di un avversario di grande prestigio. Dal 17 al 19 settembre infatti affronteremo su un tappeto rapido indoor (non è ancora ufficiale, ma non esiste la minima possibilità che decidano altrimenti) la Svezia di Robin Soderling. Fino a poco tempo fa l’incontro sarebbe stato quasi proibitivo, mentre dopo il ritiro di Bjorkman e T.Johansson, gli svedesi si trovano con una squadra “zoppa”. A parte il finalista dell’ultimo Roland Garros infatti, nelle ultime loro sfide, gli scandinavi hanno dovuto “riciclare” come secondo singolarista Andreas Vinciguerra, che da qualche anno frequenta il circuito più per seguire altri giocatori che per se stesso. Nonostante alcune buone prestazioni del simpatico “vinci”, nell’ultimo incontro perso con l’Argentina, il capitano Enqvist ha provato a “riesumare” (senza successo) addirittura Joachim Johansson come secondo singolarista. I nostri si troveranno quindi presumibilmente ad affrontare un incontro in cui il doppio sembra l’unico punto veramente in bilico. E’ chiaro che da qui a settembre molte cose potrebbero cambiare, ma ad oggi Soderling è troppo superiore ai nostri giocatori per poter sperare in un miracolo, soprattutto al meglio dei 5 set, mentre nessuno degli altri svedesi sembra poter essere in grado di impensierire per più di un set i Bolelli e Starace visti in Olanda. Cerchiamo quindi di analizzare quello che potrebbe succedere nell’incontro di sabato. Per quanto abbiamo visto a Zoetermeer, Barazzutti ha piena fiducia nella coppia Bolelli-Starace. Nonostante avesse convocato Daniele Bracciali e si trovasse in vantaggio per 2 a 0, il nostro capitano ha preferito schierare i due singolaristi, dimostrando di voler puntare su questa coppia. Quando si vince si ha sempre ragione, però a mio avviso si sarebbe potuto e dovuto “rischiare” Bracciali per capire che rendimento avrebbe potuto offrire in un doppio di Davis al meglio dei 5 set. L’esito finale dell’incontro era ormai segnato, e considerati anche gli avversari, siamo portati a pensare che anche con l’aretino in campo l’incontro sarebbe terminato in nostro favore. Nonostante il successo finale però, il nostro doppio non è stato del tutto convincente. Su un campo rapido infatti, la tattica di non seguire praticamente mai il servizio a rete non è cosi redditizia come sulla terra battuta. Potito e Simone sono degli eccellenti colpitori da fondo, ma si è visto in più di un’occasione che se chi è alla risposta riesce ad essere aggressivo e a prendere la rete, diventa avvantaggiato rispetto a chi colpisce da fondo. Considerando anche che i nostri prossimi avversari saranno decisamente superiori a Sisljing e Haase, l’impressione è che quel tipo di tattica potrebbe non essere sufficiente. Dico potrebbe, perché dopo l’uscita di scena di Bjorkman la Svezia non è riuscita a trovare un doppio all’altezza della sua tradizione. Nonostante il miglior svedese nella classifica di specialità sia indubbiamente Simon Aspelin (attuale numero 10 e da anni in quelle posizioni), negli ultimi due incontri al fianco di Soderling è stato schierato Robert Lindstedt, buonissimo specialista (attuale numero 31), ma non al livello di Aspelin. E’ indubbio che tra i due doppisti non corra buon sangue, considerando che non hanno praticamente mai giocato insieme, e che Soderling preferisca giocare con Lindstedt (col quale partecipa anche a qualche torneo del circuito). La coppia Lindstedt-Soderling però non sembra irresistibile. Pochissime vittorie insieme nel circuito, e una sconfitta piuttosto netta contro Nalbandian e Zeballos nel primo turno contro l’Argentina, ci devono far ben sperare. In più il finalista dell’ultimo Roland Garros è tutt’altro che un buon interprete della specialità, ma trovandosi di fronte due giocatori che non seguono il servizio a rete potrebbe far valere la sua maggior potenza negli scambi da fondo. In conclusione, l’impressione è che Bolelli e Starace (sempre ipotizzando un loro impiego) non siano nettamente sfavoriti nei confronti del duo svedese, ma avrebbero bisogno di un match perfetto da fondo campo o in alternativa di trovare delle soluzioni di gioco alternative (più discese a rete, più “cambi” da parte di chi è a rete…) per superare una coppia non irresistibile, ma sicuramente superiore, come già detto, al duo olandese.
(Fabio Colangelo)
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