Scrivere qualcosa su David Ferrer in questi giorni è veramente complicato. Il rischio di cadere nel banale è molto forte, ma il mio “amore” per questo giocatore è talmente forte che ho deciso di provarci lo stesso. La grandissima stima che non si può non avere per un atleta del genere divenne qualcosa di più nel luglio del 2008. Durante il torneo di Bastad ero a fare colazione con il mitico Giorgio Di Palermo (storico tour manager dell’Atp). Arrivò Ferrer che chiese di potersi sedere con noi (i giocatori facevano a gara per passare del tempo con Giorgio). “Certo, figurati se non vogliamo il numero uno del mondo al tavolo con noi”, fu la risposta. Vedendo Ferrer piuttosto interdetto Giorgio gli spiegò. “Lo so, tu sei numero 4, ma quei tre sono marziani, quindi sul pianeta Terra tu sei il numero uno”. La felicità sul suo volto dopo aver sentito quelle parole fu quasi commovente, e mi fece toccare con mano l’umiltà e la semplicità di un giocatore straordinario. Quello che sta facendo in queste ultime settimane è per certi versi ancora più grande di quanto ha fatto in carriera. Avrebbe potuto tranquillamente “rilassarsi” e godersi il saluto dei tifosi. Invece è ancora li, a dare tutto se stesso sul campo, provando gioia nel farlo. Perché per lui non potrebbe essere diversamente. Un esempio sotto tutti i punti di vista, come ce ne sono stati pochi nel nostro sport. Non so a voi, ma a me mancherà…e parecchio!
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