di Fabio Colangelo
Leggendo i tantissimi commenti d’auguri natalizi dei lettori di Spaziotennis, in cui bene o male tutti esprimevano i propri desideri riguardo la stagione tennistica che è alle porte, anche a me è venuto da pensare a cosa possa regalarci questo 2012 per quanto riguarda il tennis maschile, poiché quello in gonnella negli ultimi anni è stato talmente generoso che potrebbe anche permettersi una stagione di transizione. Nel corso degli anni si è sempre rimarcato come in mancanza del campione (e noi quello lo stiamo ancora aspettando), le altre nazioni siano state brave a produrre tanti buoni giocatori. Sulla definizione di “buon giocatore” si è detto e ridetto milioni di volte, e premettendo che sono pienamente d’accordo con Alessandro che dice se un calciatore qualsiasi del Genoa o del Catania è un buon giocatore, allora lo è anche chi è magari numero 40-50 d’Italia, in questo frangente parlo di top 100. Negli ultimi anni siamo già migliorati, poiché abbiamo cinque rappresentati stabilmente nei primi 100, contro i due-tre scarsi di poche stagioni or sono. Abbiamo vinto un torneo (Seppi ad Hertogenbosh), raggiunto i quarti in una prova dello Slam (Fognini a Parigi), e riconquistato la serie A in Coppa Davis, come non succedeva da diversi anni.
Quali possono essere quindi gli obiettivi per il prossimo anno? Innanzitutto potremmo alzare il numero di tornei vinti: Seppi, Fognini e Starace hanno dimostrato di esserne capaci, e non sarebbe cosi strano se tutti e tre riuscissero nell’impresa. Magari anche in più di un’occasione. Impossibile pensate voi? Se Chela ha vinto 6 titoli in carriera, Montanes 5 e Granollers 3 (solo per citare i primi tre battuti dai nostri che mi sono venuti in mente), credo lo possano fare anche i nostri ragazzi. I nostri due migliori giocatori potrebbero ambedue chiudere tra i primi 25-30 del ranking. Sia Seppi che Fognini hanno raggiunto una maturità tale da poter ambire a questo traguardo. Hanno ottenuto risultati che se supportati da continuità, li proietterebbero tranquillamente in posizioni dalle quali sarebbe sempre più facile ottenere successi, considerando lo status di testa di serie che avrebbero nella maggior parte dei tornei. Inoltre hanno entrambi compiuto scelte professionali molto importanti, che denotano la volontà di credere nei propri mezzi e nel voler investire su se stessi. Starace, Volandri e anche Cipolla potrebbero essere dentro o molto vicini ai primi 50. Potito sono anni che staziona in certe zone e pare quasi scontato aspettarsi da lui almeno questo traguardo. Volandri sembrava finito, ma con grande umiltà e tanti challenger si è guadagnato sul campo una classifica che gli permetterà di giocare tutto l’anno in tabellone i tornei del circuito maggiore. Ha già disputato in questo 2011 due semifinali a livello Atp, e se il fisico dovesse assisterlo potrebbe tranquillamente migliorarsi.
Cipolla non finisce mai di stupire, nessuno (a parte lui e il suo staff) se lo sarebbe mai aspettato cosi in alto. Ed allora perché no? Ha il potenziale ed il gioco per dare fastidio a tanti, quindi perché dopo aver acquisito la consapevolezza di essere competitivo a certi livelli, non potrebbe sorprendere tutti un’altra volta? A mio avviso poi ci sono almeno altri tre quattro ragazzi che potrebbero stazionare nei primi 100 del ranking. Paolo Lorenzi ci è già stato ed è vicinissimo a rientrarci. Di Simone Bolelli si è parlato tanto da annoiarsi, ha dimostrato molte più difficoltà di quanto ci si aspettasse a tornare sui suoi livelli, ha forse perso il treno (ma sottolinerei il forse) per fare una carriera di un certo tipo, ma pensarlo un altro anno su certe posizioni riesce difficile considerando le sue potenzialità. Alessandro Giannessi ha fatto un balzo considerevole in questi mesi, e non è facile confermarsi quando si migliora cosi tanto ed in cosi poco tempo, ma i quarti di Bucharest e la finale di Napoli sono sintomo di un livello già molto alto. Inoltre non ha praticamente scadenze fino a giugno, ed un ingresso diretto nei tabelloni principali dei grandi tornei lo agevolerebbe nel periodo in cui ha raccolto tanto, oltre ad accrescere ulteriormente il suo livello di gioco e la sua esperienza contro i migliori. Il quarto giocatore potrebbe essere una sorpresa. Qualcuno che inizia la stagione intorno alla 200esima posizione e fa il botto. Come ha fatto Cipolla, o come hanno fatto il tedesco Stebe o l’australiano Ebden. C’è chi tra i nostri ha le potenzialità per farlo, ma per scaramanzia preferisco non fare nomi…
So già quello che starete pensando. Che tra questi nomi l’unico giovane è Giannessi. E’ vero, ma sono tanti a mio avviso quelli che a breve potrebbero regalarci delle soddisfazioni. Penso a Travaglia, Gaio, Cecchinato, a Trevisan che potrebbe dare ancora molto, Fabbiano che avrà solo 23 anni ed al gruppetto di 95 e 96 che tanto bene sta crescendo, e sicuramente mi sto dimenticando di qualcuno. Penserete che sono troppo ottimista, ma io credo in questi ragazzi, e poi parlavamo di desideri… Tanti auguri a tutti!
Scofield
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