(Tim Goransson – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Goransson b. Aranguren 57 62 75
Il ventunenne svedese Tim Goransson si è aggiudicato una gara di semifinale molto equilibrata, anche se non altamente spettacolare. Aranguren, prima testa di serie del torneo, si è aggiudicato il primo set grazie alla maggiore esperienza ed ad alcuni errori di Goransson (sul 5-6 30-30 clamoroso diritto in rete a campo aperto). Nel secondo set Goransson ha iniziato martellare con il proprio diritto mancino, chiudendo l’argentino nell’angolo sinistro, accelerando alla prima palla utile; poca storia nel secondo parziale che finisce 62. Il terzo set ha visto partire bene Aranguren, che è salito 2-0, senza però incantare. Goransson ha ribaltato la situazione, portandosi a servire per il match sul 5-4. Qui Aranguren gioca un buon game, rientrando sul 5-5. Nel gioco successivo però l’argentino ha concesso un nuovo break e Goransson, dopo un game interminabile, ha chiuso la pratica qualificandosi per la finale. Aranguren ha corso molto e il suo tennis, meno potente, è stato maggiormente condizionato dal vento. Goransson, nonostante nei momenti importanti abbia pagato la tensione, ha dimostrato di avere una grande pesantezza di palla, grazie in particolare ad un diritto con traiettoria molto alta, che ha dato molto fastidio all’argentino. Anche il rovescio, giocato piuttosto piatto, è un colpo non indifferente.
(Juan Martin Aranguren – Foto Nizegorodcew)
Del Bonis b. Fioravante 60 63
Il tennista azzurro ha pagato le tante fatiche di questi giorni (era la settima partita in otto giorni), lasciando la strada spianata all’ottimo Del Bonis. In campo l’argentino, mancino classe ’90, ha messo in mostra un repertorio davvero vario: due fondamentali davvero inviadibili, potenti e precisi, una buona mano ed un discreto servizio. Fisicamente piuttosto tonico e possente, sembra essere un giocatore futuribile in tutto e per tutto. Fioravante conclude qui un torneo molto positivo. La partita ha avuto poco storia, con un leggero equilibrio nel secondo set, deciso solamente da un break. Il giocatore campano non ha però mai avuto alcuna palla break.
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