Inizierò il diario di questa esperienza raccontandovi di come mi sia avvicinata per caso a questo sport e di come mi sia ritrovata qui a Rijswijk a giocare i Campionati Europei di Padel. Ho iniziato a giocare solo quest’anno a marzo il primo torneo ed è nata subito la forte passione per questo sport, proprio io che ho sempre odiato tutto ciò che assomigliava al tennis e non fosse realmente Tennis. Eppure mi ha conquistato, mi ha divertita sin da subito, mi ha stregata e allora dopo 4 anni di stop dal tennis ho iniziato ad allenarmi: inizialmente con l’aiuto di due grandissimi amici e giocatori di padel David Verde e Victor Soler, successivamente con Adrian Caviglia, un coach professionista del World Padel Tour.
Così dopo questa prima stagione di tornei è arrivata anche la prima convocazione in Nazionale.
Ci troviamo a partire per l’Olanda martedì 1 dicembre da un deserto “Leonardo Da Vinci” una squadra di 7 ragazze e 7 ragazzi accompagnati dal Ct Gustavo Spector. Arriviamo in serata a Rijswijk, una piccola cittadina industriale vicino L’Aia, costituita da poche abitazioni, pochi negozi e molti, moltissimi uffici. Tra una fabbrica ed un’altra, in un vicolo deserto, entriamo in questa struttura che non sembra dissociarsi molto dalle altre, anzi sembra anch’essa un vero e proprio capannone industriale ma…. appena entriamo, riconosciamo subito quel rumore inconfondibile di padel. Quel capannone, infatti, nascondeva 4 campi da padel, 2 campi da beach e un campo da mini-soccer tutto a vista di un piccolo ma accogliente bar, insomma un mini circolo completamente al coperto.
Iniziamo ad allenarci, a provare i campi e le palle, e a cercare di studiare gli avversari dell’indomani: la Svezia per noi e La Francia per i ragazzi. La Svezia sembra avere una coppia molto solida e le altre due coppie che non dovrebbero metterci in grosse difficoltà. La Francia per i ragazzi invece sembra essere molto competitiva, sicuramente una delle favorite.
Iniziamo la prima giornata di gioco mercoledì 2 dicembre alle ore 14:00, tutte le Nazioni riunite in cerchio in un minuto di silenzio per le vittime degli attentati in Francia. Scendiamo in campo contemporaneamente sia noi che i ragazzi. Per entrambe le formazioni azzurre abbiamo scelto la stessa tattica: al primo match schieriamo la nostra squadra più forte, ma anche gli avversari sembrano aver avuto la stessa idea.
Il match della nostra squadra femminile contro la Svezia non inizia al meglio: la nostra capitana-giocatrice Sandrine Testud, famosissima ex tennista top 10, in coppia con la attuale numero uno d’Italia Sara Celata perde il primo set 6-4. Le due iniziano a lottare per il secondo set quando la nostra forte capitana improvvisamente si infortuna un polpaccio. No, non ce la fa…zoppica..non riesce neanche a poggiare il piede a terra. E’ costretta a ritirarsi e a non giocare più per il resto della competizione.
Questa non ci voleva proprio…
Vado a scaldarmi di corsa, tocca a me. Entro in campo, è la mia “prima” sull’1-0 per la Svezia e giocherò a sinistra, non proprio il lato dove sono specializzata, in coppia con me Laura Pollacci, la ex numero uno del padel italiano, una forte giocatrice di destra, per fortuna. Vinciamo un lottatissimo primo set 7-5 e più agevolmente il secondo per 6-3. Sull’1-1 entra l’altra nostra coppia forte , Martina Camorani e Antonella Grimaldi due giocatrici di Bologna con esperienze precedenti nei Mondiali che battono facilmente l’ultima coppia svedese per 6-1 6-3.
Corriamo a vedere i ragazzi, il nostro giocatore più forte Enrico Burzi in coppia con Matteo Spizzica ha perso il primo match contro la coppia numero uno francese 7-6 3-6 0-6, i fratelli Pupillo (Alessandro e Stefano) hanno riportato la situazione in parità vincendo il secondo match 6-1 6-3 e si trovano così Alberto Albertini e Michele Bruno ad affrontare il doppio di spareggio contro la solida coppia numero 2 della Francia, doppio che perdono per 6-1 6-3.
Giovedì 3 dicembre inizia presto: alle ore 9:00 ci troviamo in un teatro del centro per la cerimonia di apertura e la presentazione di tutte le squadre. Giornata impegnativa per noi ragazze che dobbiamo sfidare la Francia ed il Belgio in un doppio turno, giornata di riposo per i ragazzi o meglio….giornata di tifo!
Della Francia femminile sappiamo che ha una coppia molto forte e le altre due coppie solide e di noi sappiamo che una delle nostre giocatrici più forti sarà in panchina a sostenerci come capitano. Entriamo per prime io e Chiara Pappacena, la ragazza più giovane della nostra squadra e perdiamo 6-2 6-4 contro la loro coppia numero 2. Di nuovo la nostra coppia favorita, composta stavolta da Sara Celata e Antonella Grimaldi, si trova ad affrontare sfortunatamente la loro coppia forte Audrey Casanova e Laura Clergue. Perdiamo in un lottatissimo match 7-6 7-5 ed iniziamo a concentrarci per affrontare il Belgio contro cui ci giocheremo dunque il posto in semifinale.
Rientriamo in campo dopo 30 minuti, piene di energie e di desiderio di conquistarci almeno il podio. Del Belgio sapevamo che aveva 3 giocatrici forti e che negli incontri precedenti due di loro avevano giocato in coppia insieme. La nostra coppia affiatata Laura Pollacci e Martina Camorani si prepara a scendere in campo quando vediamo che il capitano del Belgio aveva deciso di dividere tutte le coppie nel tentativo di renderle il più omogeneo possibile. Bene, così non dovremmo avere grossi problemi. E, infatti, Laura e Martina vincono 6-2 6-1 il primo match e subito dopo Antonella e Sara vincono 6-3 6-2.
Siamo in semifinale!
Venerdì 4 dicembre tocca ai ragazzi affrontare il doppio turno contro la Svezia la mattina e la Germania nel pomeriggio. Noi ragazze invece ci prepariamo a cercare di strappare un set o magari un match contro la squadra favorita di questo Europeo, il Portogallo.
La prima coppia azzurra maschile ad entrare in campo contro la Svezia è Albertini-Severini, che in un batter d’occhio si ritrovano subito 6-1 5-1 sotto. Iniziano a giocare meglio, recuperano il secondo set, riescono a portarli al tie-break, si guadagnano anche un setpoint ma poi perdono per 7-6. Sull’1-1 il Ct Gustavo Spector schiera Burzi e Spizzica che vincono agevolmente, nonostante un piccolo infortunio alla schiena di quest’ultimo. Gli azzurri sono di nuovo al doppio di spareggio, dove entrano in campo i fratelli Pupillo. La nostra coppia forte ingaggia un match lottatissimo, dove però perde il primo set 6-3 e si trova 4-2 sotto. I due fratelli recuperano il break di svantaggio e si procurano anche loro 2 setpoint che purtroppo non riescono a sfruttare, vanno al tie-break e perdono per 7-0.
Che sfortuna!
Noi azzurre nel frattempo siamo entrate per la semi contro il Portogallo che schiera Ana Catarina Nogueira, una giocatrice del World Padel Tour che attualmente occupa la posizione numero 19 della classifica mondiale, e le sue compagne che sembrano essere quasi tutte al suo livello. Purtroppo possiamo fare ben poco contro di loro: racimoliamo 6 game in 3 match!
E le altre nazioni prima di noi non sembrano aver fatto di meglio; davvero la squadra più forte, pensiamo subito vincerà a mani basse questo Europeo.
Torniamo dai ragazzi allora, a fare il tifo per loro contro la Germania: nel primo match di nuovo Albertini-Severini che stavolta vincono 5-7 7-5 6-3, perdono Bruno-Stefano Pupillo 6-7 7-6 4-6 e sono le 22:00. Dopo un’intera giornata sotto quel capannone ad assistere a match lottati, a tifare sfegatatamente, a cantare e ad esultare tutti in coro, dopo 13 ore di padel siamo ancora lì, tutta la nazionale italiana schierata in tribuna a sostenere i nostri compagni e ad assistere al match più bello di questi campionati.
Enrico Burzi, ex giocatore professionista di tennis, fenomeno del padel italiano in coppia con Alessandro Pupillo, che di solito occupa la posizione di sinistra insieme al fratello, stavolta giocherà a destra per la prima volta, per sopperire alla mancanza di Spizzica infortunato.
Vincono il primo set 7-6 contro una coppia davvero forte. Il secondo set andiamo al tie-break di nuovo, siamo sopra 4-0 ma i tedeschi non mollano. Abbiamo il primo matchpoint sull’8-7 quando l’ex tennista tedesco Darek Novicki si inventa un passante di dritto in corsa lungolinea puramente tennistico che riporta la coppia in parità, per poi vincere il tie-break del secondo 10-8. Alle 24:00 e alla nostra 15° ora di Padel inizia il terzo set: fortunatamente riusciamo a breccare subito e vincere 6/2 senza soffrire troppo. Dunque nell’ultima giornata di gioco per noi, ci troviamo ad affrontare entrambi l’Olanda. Noi ragazze per il podio e i ragazzi per il 5° posto.
Sabato 5 dicembre, siamo tutti un po’ cotti, ma dobbiamo fare l’ultimo sforzo. Entrano prima le ragazze, di nuovo io per prima, di nuovo Moroni-Pappacena vinciamo il primo match contro le olandesi per 2-6 6-4 7-6; ci seguono le nostre compagne Celata-Grimaldi che soffrono molto meno, vincendo 6-0 6-0 e facendo salire tutta la squadra sul PODIO!!
Anche i maschi stavolta si comportano bene e vincono sull’Olanda per 3 match a 0, conquistando il 5° posto di questi Europei.
Arriva domenica: giorno di finali, giorno di spettatori e giorno di premiati. Nella finale maschile c’è la Francia contro la Svezia e nel femminile, sempre la Francia contro il fortissimo Portogallo. Le finali hanno inizio alle 10:00 e quando sono le 12:00 le francesi avevano già fatto la nostra fine contro il Portogallo. Nel maschile c’è stata un po’ più di battaglia, poiché la Svezia aveva vinto il primo match ma poi la Francia ha avuto la meglio sugli altri due incontri, dimostrandosi la squadra maschile più preparata del campionato. Quindi Portogallo per le donne e Francia per gli uomini si sono guadagnati il titolo di Campioni d’Europa. Noi azzurre abbiamo conquistato la medaglia di bronzo, uno dei migliori risultati del padel italiano ma soprattutto abbiamo conquistato la fiducia gli uni degli altri, siamo stati uniti fino alla fine, abbiamo arricchito il nostro bagaglio di questa nuova esperienza e abbiamo riportato in valigia tanta voglia di crescere e di competere di nuovo insieme in un altro Campionato. Torneremo….e torneremo ancora più forti!