di Sergio Pastena
Sorteggiati i tabelloni delle Olimpiadi di Londra: andiamo a vedere cosa prevede quello del torneo femminile.
Azarenka (1) – Petrova (16): uno degli “anelli deboli” delle teste di serie era proprio la russa Nadia Petrova, e Vika l’ha beccata. In generale il suo tabellone non è affatto malvagio fino alle semifinali, dove potrebbe ritrovarsi di fronte Serena Williams. A quel punto, però, la sfida difficile ci sta tutta. Per il resto primo turno con la Begu per poi affrontare una Hercog in buona forma, ma certo non insormontabile per lei. Poche le mine vaganti, ma attenzione alla Zheng che a Wimbledon ha fatto soffrire Serenona.
Errani (9) – Kerber (7): finire nel quarto della Azarenka non è mai un piacere, ma vale quanto detto sopra: a quel punto non si possono pretendere avversare facili. Il primo turno, però, vede Sarita impegnata contro Venus Williams ed è davvero difficile fare pronostici: se l’americana non avrà recuperato un po’ di condizione da Wimbledon, non sarà uno scoglio insormontabile, ma è tutto da vedere. Nei quarti la Errani potrebbe trovare Angelique Kerber, tedesca particolarmente in palla quest’anno.
S.Williams (4) – Zvonareva (13): parlavamo di anelli deboli. Ecco, la Zvonareva è uno di quelli, almeno in teoria. Per la minore delle Williams, però, sarà bene partire subito col piglio giusto considerando che la attende subito una “nobile decaduta” come la Jankovic. In questa zona troviamo anche Francesca Schiavone, che esordisce contro la ceca Zakopalova per guadagnarsi un secondo turno proprio contro la Zvonareva (sempre che la russa batta la Arvidsson).
Li (10) – Wozniacki (8): riuscirà la principessa Caroline ad uscire dal bosco? Dubitare è lecito, ma quanto meno le urne non sono state cattive con lei: esordio contro la Keothavong, secondo turno contro una tra Medina Garrigues e Wickmayer, terzo con una Li sempre competitiva sull’erba ma che a Wimbledon non ha combinato granchè. Parecchie le possibili incognite, a partire dalla Hantuchova (primo turno contro la cinese) per proseguire con una tra Cornet e Paszek, abbinate al primo turno.
Stosur (5) – Ivanovic (11): non può certo dire di essere stata fortunata, Robertina Vinci. Primo turno contro la mina vagante per eccellenza, Kim Clijsters, secondo contro Sam Stosur e poi, dopo un terzo paradossalmente più abbordabile contro la Ivanovic, eventuale quarto con la Sharapova. Più che un tabellone sembra un percorso di guerra. Condividono con lei la sfortuna di essere capitate in una delle slot peggiori la promettente americana McHale e la beniamina di casa Baltacha.
Lisicki (15) – Sharapova (3): niente di impossibile per Masha, che se non inciampa clamorosamente dovrebbe avere via libera agevolmente fino ai quarti. Subito la Peer, che in giornata può comunque essere insidiosa, ma per il resto non si vedono avversarie da non dormirci la notte. Più attenzione dovrà fare la Lisicki, non tanto per l’esordio contro la tunisina Jabeur quanto per il secondo turno con la Shvedova, ovvero l’altra che, oltre alla Zheng, ha fatto soffrire Serena Williams a Wimbledon.
Kvitova (6) – Cibulkova (12): la Kvitova negli ultimi mesi non ha incantato, la Cibulkova ha mostrato costanti progressi. E’ qui la chiave di questa fetta di tabellone, potenzialmente aperta a sorprese. Tanto per dire, la slovacca dovrà comunque sudarsela: all’esordio è stata sorteggiata contro la Pironkova, che su questi campi si trasforma, mentre il secondo turno potrebbe vederla impegnata contro la nostra Flavia Pennetta, che dovrà però prima battere la rumena Cirstea.
Kirilenko (14) – A.Radwanska (2): non c’è nè da piangere, nè da ridere per la polacca. Il primo turno con la Goerges non è forse l’ideale, ma dovrebbero seguire un paio di partite “abbordabili” (Lepchenko e Kirilenko) prima della sfida nei quarti con Petra Kvitova, non proprio la migliore possibile delle quattro avversarie teoriche. In compenso Serena Williams non è finita dalla sua parte di tabellone. Gli occhi dei tifosi di casa saranno puntati sulla giovane Watson.
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