di Giovanni Cola
Un mare di affetto e solidarietà si è propagato attraverso i social network per trasmettere forza alla giovanissima Victoria Duval dopo che lei stessa, tramite la sua pagina Facebook, aveva comunicato di essere costretta ad assentarsi dal circuito Wta per curare una forma di cancro che le è stata diagnosticata in Inghilterra proprio all’inizio del torneo di Wimbledon. Ulteriori analisi compiute negli Stati Uniti hanno confermato che si tratta del linfoma di Hodgkin. I trattamenti medici dureranno per alcuni mesi, ma la scoperta molto precoce lascia ben sperare per un suo positivo percorso di recupero.
La brutta notizia legata alla salute della 18enne americana ha fatto il giro del web in poche ore e tantissimi appassionati e dirigenti del mondo del tennis hanno voluto stringersi attorno a questa ragazza che nella sua breve vita finora ha dovuto fare fronte ad innumerevoli avversità. In questi Championships comunque, dopo essere stata informata dai sanitari della malattia, aveva addirittura passato un turno, sconfiggendo la rumena Sorana Cirstea, prima di arrendersi a Belinda Bencic. La scelta di continuare a giocare in questo torneo è maturata insieme al suo team perchè essere in campo l’ha aiutata non poco dal punto di vista psicologico in particolare nei primi giorni dopo la diagnosi.
Victoria tuttavia è una combattente nata, a 7 anni venne tenuta in ostaggio per ore da una banda di malviventi che avevano fatto irruzione nella casa della zia a Port-au-Prince ad Haiti. Attimi di puro terrore prima di essere liberata dall’intervento della polizia. Il padre inoltre è un sopravvissuto del terremoto che ha scosso il paese caraibico nel 2010, dopo essere stato sepolto per alcuni interminabili minuti sotto le macerie della sua abitazione, venne salvato in extremis dai soccorritori.
La Duval è cresciuta tennisticamente in Florida, all’Accademia Bollettieri. I suoi risultati da junior sono stati incoraggianti, anche se di lei ricordiamo soprattutto il successo contro la campionessa Slam Samantha Stosur al primo turno degli scorsi Us Open. Ancora sotto shock per quanto avvenuto ad Elena Baltacha, tutto il circuito auspica che la 18enne a stelle e strisce possa prendere esempio e trarre ulteriori motivazioni dalla vicenda di Alisa Kleybanova. Lo spirito e la voglia di combattere, in ogni caso, a Victoria non mancheranno certamente.
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